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2018: Venantino Venantini, all’anagrafe Enrico Venantino Venantini, attore italiano. Attore atletico e prestante, ha interpretato oltre 150 film esordendo negli anni ’50. Con i pochi soldi così guadagnati sui set, si trasferisce a Parigi per vivere la sua grande passione per la pittura, effettuando il viaggio verso la capitale francese in una settimana, alla guida di una Lambretta. Attivo anche in diverse produzioni televisive, è padre dell’attore Luca Venantini, con cui ha recitato nei film. (n. 1930)Venantino_Venantini_perfettamente_chic.jpg

2017: Jean Rochefort, Jean Raoul Robert Rochefort, attore francese. Nel 1960 sposò Alexandra Moscwa, dalla quale ebbe due figli: Marie (1962) e Julien (1965). Partecipò ai primi tre film della saga cinematografica di Angelica: Angelica (1964), Angelica alla corte del re (1965) e La meravigliosa Angelica (1966). In seguito ebbe un figlio, Pierre, dall’attrice Nicole Garcia: Pierre Rochefort è attore come i genitori e anche cantante. Dalla seconda moglie Françoise Vidal ebbe infine le figlie Louise e Clemence. (n. 1930)Jean_Rochefort_perfettamente_chic.jpg

2013: Norma Bengell, all’anagrafe Norma Aparecida Almeida Pinto Guimarães D’Áurea Bengell e conosciuta anche come Norma Benguel, attrice, cantante e regista brasiliana. Attiva nel cinema dal 1959, comparendo nel corso della carriera anche in numerose produzioni internazionali, incluso il periodo degli anni sessanta in cui era coprotagonista in film italiani, nei quali era spesso l’oggetto del desiderio del protagonista. Bengell fu anche la prima attrice brasiliana del grande schermo ad essere ripresa completamente nuda in un film, che destò scalpore. Diresse alcuni film. Dal 1963 al 1967 era stata sposata con l’attore italiano Gabriele Tinti. (n. 1935)Norma_Bengell_perfettamente_chic.JPG

2003: Ruth Hall, nata Ruth Gloria Ibáñez, attrice statunitense. Partecipò anche a un buon numero di film western. Nel 1933 sposò Lee Garmes, il direttore della fotografia che aveva vinto l’anno prima il premio Oscar per la fotografia con Shanghai Express, ed ebbe due figlie. Con il matrimonio, diradò le sue partecipazioni. Hall partecipò ancora come comparsa a una decina di film. (n. 1910)Ruth_Hall_perfettamente_chic.JPG

1997: Arch Johnson, Archibald Winchester Johnson, attore statunitense . Ha recitato in 18 film dal 1953 al 1984 ed è apparso in 120 produzioni televisive dal 1956 al 1988. È stato accreditato anche con i nomi Arch. W. Johnson e Archie Johnson. Interpretò numerosi personaggi in episodi di serie televisive dagli anni cinquanta fino agli anni ottanta.  (n. 1922)Arch_Johnson_perfettamente_chic.jpg

Annabella_perfettamente_chic_Gilio_Giuliano1992: Giuliano Ravizza, è stato uno stilista, imprenditore e medico italiano, inventore del prêt-à-porter nella pellicceria. Rimarrà nella storia del costume e della moda italiana della seconda metà del XX secolo per avere reso la pelliccia un “lusso accessibile”. Figlio di Gilio Ravizza, abile sarto, rinomato nella propria città di Pavia per cinque negozi di abbigliamento, Giuliano Ravizza sceglie inizialmente una strada diversa: si era laureato in medicina e per cinque anni aveva svolto la professione ma si divideva tra questa professione e la passione per il mondo della moda. Il 21 febbraio 1952 Giuliano sposò Antonietta De Silvestri, conosciuta otto anni prima nei corridoi del Liceo. Nel 1953 nacque la figlia Simonetta. Nel 1957 nacque il figlio Ruggero, detto Gegio. Nel 1960 Ravizza aprì i magazzini ‘La Tex’, il primo negozio di prêt-à-porter per uomo, donna e bambino. Un negozio rivoluzionario per l’epoca, molto simile agli attuali department store, caratterizzato da una scala mobile, una vera innovazione. Nello stesso giorno, il 19 marzo, era nato il figlio Riccardo, detto Dado. Nel 1963 aprì la boutique ‘Annabella’, in piazza della Vittoria, a Pavia. Nel 1965 il complesso, tra sarti, commessi e lavoranti, raggiunse 250 dipendenti. Il 25 aprile 1965, convinto da una offerta «nettamente superiore al valore di quello che noi possedevamo», Gildo e Giuliano Ravizza firmarono l’atto di vendita dell’avviamento dei magazzini La Tex che divennero i magazzini Standa. I Ravizza mantennero però la proprietà immobiliare. Nel 1965, la morte del padre impone una decisione esistenziale e Giuliano sceglie la moda, punta su Annabella, chiude gli altri negozi e, nel giro di pochi anni, la trasforma da boutique femminile in pellicceria. Con una felice intuizione fa entrare la pelliccia nel mondo del prêt-à-porter, cavalcando l’onda del boom economico e della conseguente democratizzazione del lusso. Annabella_perfettamente_chic_boutiqueIl 26 dicembre 1969 un violentissimo incendio, provocato da un corto circuito, si sprigionò all’interno di ‘Casanova’, uno dei negozi di maggior prestigio della famiglia Ravizza, illuminato da centinaia di lampadine per le festività natalizie. Le fiamme devastarono l’intera struttura, tra corso Cavour e via XX Settembre. Ravizza dichiarò che Casanova avrebbe riaperto. Fu così, solo dieci giorni dopo, il 6 gennaio 1970, in corso Cavour.  Vendette tutti i negozi tranne le boutique Annabella, che ampliò: una superficie di 2000 metri quadrati, dove si aprivano tredici vetrine. Acquistò lo storico e vicinissimo ‘Caffè Demetrio’, un punto di riferimento per Pavia. Dai laboratori degli artigiani della pelliccia, che Ravizza frequentava assiduamente, uscirono prima decine, poi centinaia di pellicce. Nel 1974 ebbe dalla città di Sanremo il premio Delfino d’oro per le sponsorizzazioni del Festival della canzone. Nel 1975 ricevette, a Milano, il premio Madonnina insieme con Sophia Loren. Era negli Stati Uniti e il premio venne ritirato dal figlio Ruggero, all’epoca diciottenne. Nel 1981, esattamente il 24 settembre, Giuliano Ravizza viene rapito sotto casa. Un sequestro di persona che durerà tre mesi ad opera della ndrangheta calabrese. Dopo il pagamento di un ingente riscatto, Giuliano viene liberato il giorno di Natale e può finalmente riabbracciare i suoi tre figli Simonetta, Ruggero e Riccardo e la moglie Antonietta. Un’esperienza, quella del sequestro di persona, che lo segnerà per tutta la vita; scriverà un libro su questa esperienza (“Dentro una Vita” edito da Rusconi il cui ricavato andrà in beneficenza per i figli dei carcerati.) Nel 1990, si ammala di tumore al polmone; lotta strenuamente contro la malattia ma dopo due anni a soli 66 anni, Giuliano Ravizza lascia la moglie, i figli ed un’azienda a cui aveva dedicato tutta la propria vita. Uomo generoso, la sua vicinanza concreta ai più bisognosi, alle persone in difficoltà, fu continua e soprattutto riservata e silenziosa, tanto da essere conosciuta, in parte, soltanto a distanza di anni. (n. 1926)Giuliano_Ravizza_perfettamente_chic.jpg1987: Clare Boothe Luce, nata Ann Boothe,  è stata una giornalista, scrittrice, attrice, politica, sceneggiatrice e ambasciatrice statunitense. Ann comincia a lavorare come attrice bambina con lo pseudonimo di Joyce Fair. Tra il 1914 e il 1922 prende parte, con buon successo, a un totale di 19 pellicole. Nel 1923, a venti anni, sposò George Tuttle Brokaw, ricco erede di una catena di abbigliamento di New York, dal quale ebbe una figlia: Ann. Dopo il divorzio nel 1929, intraprese la carriera giornalistica. Lavorò nella rivista di moda Vogue e, nel 1931, assunse la direzione di Vanity Fair. Nel 1935 sposò in seconde nozze Henry Luce, fondatore ed editore di alcuni tra i più importanti periodici americani, quali Time, Life e Fortune. La morte della figlia Ann, avvenuta in un incidente automobilistico nel 1944, provocò in lei una crisi che la condusse, nel 1946 a convertirsi al cattolicesimo. Dal 1953 al 1956 fu ambasciatrice statunitense in Italia. Grande apprezzatrice dell’alta moda italiana, fu a Roma, assidua frequentatrice e cliente degli ateliers Gattinoni, Ferdinandi, Schuberth e Sorelle Fontana. (n. 1903)Clare_Boothe_Luce_perfettamente_chic.jpg

1972: Miriam Hopkins, nata Ellen Miriam Hopkins, attrice cinematografica e attrice televisiva statunitense. A vent’anni, diventa chorus girl a New York; qualche anno dopo, nel 1930, firma un contratto con la Paramount e debutta sullo schermo. Dopo numerosi successi, recitando in commedie dai toni leggeri ma, spaziando fino al dramma, ottiene una candidatura all’Oscar per il film Becky Sharp (1935). Nel periodo a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta, si parlò molto di una sua rivalità con Bette Davis la quale aveva una relazione con Anatole Litvak, marito della Hopkins. Miriam fu una delle pioniere della tv, interpretando in trent’anni numerosi telefilm, film a episodi, programmi tv. La Hopkins si sposò e divorziò quattro volte: la prima volta con l’attore Brandon Peters; la seconda con l’aviatore Austin Parker; quindi con il regista Anatole Litvak, e la quarta volta con il corrispondente di guerra Raymond B. Brock. Nel 1932, adottò un figlio, Michael Hopkins. Morì a New York per un attacco di cuore nove giorni prima del suo settantesimo compleanno. (n. 1902)Miriam_Hopkins_perfettamente_chic.jpg

1967: Edith Storey, è stata un’attrice statunitense del cinema muto. La sua abilità nel cavalcare le consentiva di ricoprire ruoli in numerose pellicole western senza bisogno di controfigure. Gran parte dei suoi 167 film, li girò nell’arco di dieci anni, dal 1908 al 1918. Diradò poi la sua presenza sugli schermi, apparendo in rare pellicole nei primissimi anni venti, fino a ritirarsi definitivamente a soli 29 anni. (n. 1892)Edith_Storey_perfettamente_chic.jpg

1956: Marie Doro, pseudonimo di Marie Katherine Steward, è stata un’attrice statunitense. Nata in Pennsylvania, fu una popolare attrice di teatro e poi una delle prime dive del muto. Durante tutti gli anni dieci, Marie Doro fu una delle attrici più apprezzate e popolari. La gran parte delle sue pellicole però sono andate perdute. Negli anni venti, delusa dal cinema decise di lasciare Hollywood. Interessata alla filosofia e alla religione, si iscrisse a New York all’Union Theological Seminary. Si trasferì poi in Europa, girando alcuni film in Italia. Tornata negli Stati Uniti, passò i suoi ultimi anni da reclusa. Marie Doro si sposò solo una volta con l’attore di vaudeville e del muto Elliott Dexter. Il matrimonio si risolse presto con un divorzio. Marie Doro non si risposò più. (n. 1882)Marie_Doro_perfettamente_chic.jpg

1956: Lucie Höflich, pseudonimo di Helene Lucie von Holwede, attrice e insegnante tedesca. Figlia di Georg Polite (1854-1906), attore e regista, sin da bambina, la Höflich respirò l’atmosfera del teatro e all’età di sedici anni debuttò al Teatro. Le sue qualità artistiche che la misero in evidenza risultarono la spontaneità, la naturalezza, la completezza delle caratterizzazioni, il senso della misura, la vitalità. I suoi migliori risultati li ottenne con interpretazioni di tendenze realistiche e naturalistiche e personaggi ossessionati. La sua carriera cinematografica incominciò nel 1913 con i film muti, e se questa carriera non le diede i grandi successi di quella teatrale, le consentì di togliersi belle soddisfazioni con importanti parti in vari film. Negli anni quaranta alternò qualche apparizione teatrale con gli insegnamenti e la direzione delle scuole di recitazione e della Accademia teatrale di Berlino. La Höflich si sposò una prima volta con lo storico dell’arte Georg Anton Mayer e successivamente con l’attore Emil Jannings, assieme al quale collaborò in svariate pellicole. (n. 1883)Lucie_Höflich_perfettamente_chic.jpg

1955: Alice Joyce, è stata un’attrice cinematografica statunitense. Soprannominata The Madonna of the Screen, girò durante la sua carriera – durata dal 1910 al 1930 – circa duecento film. Viene ricordata per la sua interpretazione in La dea verde. Terminò la sua carriera cinematografica con l’avvento del cinema sonoro. Dopo due matrimoni, il primo con l’attore Tom Moore, i due ebbero una figlia Alice Moore (1916-1960) che recitò in sei film con suo padre negli anni tra il 1934 e il 1937, e il secondo con James B. Regan, da cui ebbe una seconda figlia, si sposò per la terza volta nel 1933 con il regista Clarence Brown ma anche questo matrimonio finì nel 1945. Dopo il divorzio, l’attrice conservò il cognome Brown e si ritirò a vivere a Northridge, in California. Morì dopo una lunga malattia durata anni. (n. 1890)Alice_Joyce_perfettamente_chic.jpg

1941: Helen Morgan, nome d’arte di Helen Riggins, cantante e attrice statunitense.  Ricordata per essere stata la prima grande stella di Broadway. Nel 1957 la Warner Brothers realizzò un film sulla sua vita: Quando l’amore è romanzo, con Ann Blyth. Helen era la perfetta antitesi delle altre cantanti della cosiddetta Jazz Age. Mentre tutte le sue contemporanee esibivano uno stile allegro e disinvolto, la sua voce profonda e malinconica si adattava meglio a dolci melodie malinconiche. I gangster e i contrabbandieri di Chicago impazzivano per le sue interpretazioni delle più famose torch song dell’epoca, che lei eseguiva elegantemente seduta sul pianoforte, tenendo in mano una sciarpa di seta, che divenne il suo tratto peculiare (anche se in principio lo faceva per allentare i nervi). Molti criminali dell’epoca del proibizionismo finanziarono i club dove lei si esibiva, che divennero presto famosi e mal frequentati. 1929 interpretò un brano destinato a rimanere nella storia Why was I born?. Tuttavia la sua fragilità caratteriale non riuscì a superare tutti i problemi che dovette affrontare nel decennio successivo. Un matrimonio fallito, l’instabilità emotiva e la dipendenza dall’alcool presero il sopravvento su di lei. Dopo cinque anni passati in questo modo, tentò di risollevarsi ed ebbe un notevole successo nel 1936 con la versione cinematografica di Show BoatLa canzone di Magnolia. Provò allora a rilanciarsi anche come cantante, ripartendo dai club che l’avevano resa celebre, ma era troppo tardi. Dopo anni di abuso di alcolici morì di cirrosi epatica a soli 41 anni. (n. 1900)Helen_Morgan_perfettamente_chic.jpg

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: wikipedia.org, web