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Pronto a scoprire una giornata mondiale che potrebbe sembrarti un po’ “da nerd del mare”, ma in realtà è un appuntamento importantissimo per la salute dei nostri oceani? Parliamo della

Giornata Internazionale per la Lotta contro la Pesca Illegale, Non Dichiarata e Non Regolamentata

 un nome lunghissimo, quasi una sfida per la lingua, ma che nasconde una battaglia fondamentale per il nostro pianeta.

Mi spiego meglio …

La pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (abbreviata in inglese IUU: Illegal, Unreported and Unregulated Fishing) è una vera e propria piaga che mette a rischio la biodiversità marina, la sicurezza alimentare mondiale e la vita di chi lavora onestamente in mare. In parole semplici: è quella pesca fatta al di fuori delle leggi e dei regolamenti, senza rispetto per i limiti di quantità, specie protette o zone marine protette. Insomma, i “pirati dei mari” moderni, ma senza la simpatia di Jack Sparrow (Pirati dei Caraibi)!

La Giornata internazionale si celebra ogni anno il 5 giugno, proprio in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Ambiente, un’idea geniale per far risaltare l’importanza della protezione degli oceani all’interno del più ampio discorso ecologista.

Ma chi ha deciso questa giornata così specifica? Tutto nasce dall’ONU, precisamente dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che nel 2018 ha ufficialmente istituito questa ricorrenza per sensibilizzare governi, aziende e cittadini sull’importanza di combattere la pesca illegale.

La prima celebrazione ufficiale è stata il 5 giugno 2019 e da allora ogni anno si moltiplicano iniziative, eventi, campagne e – perché no? – anche qualche meme virale a tema mare e pesci!

Per il 2025, la giornata punta tutto su un messaggio chiaro e carico di speranza:

Oceani puliti, pesca sostenibile!

Una chiamata a combattere non solo la pesca illegale, ma anche a ridurre l’inquinamento marino, così da garantire un futuro più sano ai nostri amici pesciolini e ai pescatori onesti.

Naturalmente si festeggia in tutto il mondo! Ma con un occhio di riguardo per quei paesi che vivono direttamente del mare e della pesca, come la Norvegia, il Giappone, il Senegal, l’Indonesia e, ovviamente, anche l’Italia💚🤍❤️. Diverse organizzazioni internazionali, come la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), promuovono eventi e collaborazioni a livello globale.

Alcuni ristoranti “green” italiani, proprio in occasione del 5 giugno, offrono menù speciali a base di pesce🐟 certificato, raccontando la storia dietro ogni piatto 🍽️ per sensibilizzare i clienti.


Curiosità dal mondo della pesca🎣… e non solo!

  • In Islanda, paese famoso per la pesca 🎣 sostenibile, si dice che i pescatori abbiano una superstizione: non si può mai parlare del tempo mentre si è in barca, altrimenti si rischia di attirare una tempesta… o una grossa multa per pesca illegale!
  • In Senegal, alcune comunità di pescatori hanno messo in scena spettacoli teatrali per spiegare ai più giovani l’importanza di rispettare le regole marine, un mix di tradizione e lotta ecologica che sembra uscito da un film.
  • La pesca 🎣 illegale non è solo un problema per i pesci🐙: si stima che ogni anno provochi perdite economiche di miliardi di dollari e comprometta la sicurezza alimentare di milioni di persone.

Questa giornata internazionale, pur parlando di pesca 🎣 e mare🏖️, è molto di più: è un invito a prenderci cura del nostro pianeta con gesti concreti, a livello globale e locale. E a ricordarci che dietro ogni filetto di pesce 🍣che arriva sulla nostra tavola, c’è un mare da proteggere e pescatori da rispettare.

Il 5 giugno, quindi, non dimenticate di fare un brindisi 🍻 con acqua salata (va bene anche una bottiglia di acqua naturale🫗, promesso) a questo piccolo, grande gesto per il mondo marino.

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: web
Immagine: AI