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Il mondo intero si lascia travolgere, oggi, dalle good vibes, dai ritmi sincopati e dallo spirito rivoluzionario del reggae, grazie all’International Reggae Day, che in italiano suona come la

Giornata Internazionale del Reggae

Una festa globale che ha il potere di unire i popoli attraverso la musica, i colori e una filosofia di vita che inneggia alla pace, all’amore e alla libertà. Praticamente una vacanza emotiva sotto una palma virtuale… anche se sei bloccato nel traffico dell’ora di punta.

La Giornata Internazionale del Reggae nasce …

L’International Reggae Day è stato celebrato per la prima volta nel 1994, grazie all’idea brillante della giornalista e imprenditrice culturale Andrea Davis, fondatrice dell’organizzazione Jamaica Arts Holdings. Ispirata dalle parole del professor Rex Nettleford, che nel 1991 definì il reggae come

una forza culturale globale

Andrea ha deciso di creare una giornata per celebrare ufficialmente l’impatto mondiale di questo genere musicale nato in Giamaica.

E perché proprio il 1º luglio? Perché è in questo giorno che nel 1962, la radio giamaicana JBC (Jamaica Broadcasting Corporation) andò in onda per la prima volta. Un piccolo passo per la radio, un passo gigantesco per la diffusione della musica giamaicana nel mondo.

Ma cos’è davvero il reggae …

Per chi ancora lo associa solo a Bob Marley e alle trecce rasta, ecco una mini guida chic:

  • Il reggae è nato nei tardi anni ’60 in Giamaica, come evoluzione di generi come lo ska e il rocksteady.
  • È più di un genere musicale: è un movimento culturale, spesso portatore di messaggi sociali, spirituali e politici.
  • Il reggae è patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO dal 2018. Ebbene sì, è ufficialmente “di tutti”!

L’epicentro delle celebrazioni è naturalmente Kingston, in Giamaica, dove si tengono concerti, mostre d’arte, conferenze ed eventi culturali. Ma la festa ha conquistato il mondo. Da Londra a Johannesburg, da Tokyo a New York, fino ad arrivare a Milano, Roma e Bologna, il reggae risuona forte e chiaro ogni 1º luglio, anche tra chi di solito ascolta solo musica classica.

💚🤍❤️E in Italia?💚🤍❤️

Anche noi non siamo rimasti immuni al fascino reggae. In Italia, questa giornata viene celebrata soprattutto nelle città con una forte presenza di cultura musicale alternativa e multiculturale, come Roma, Bologna, Milano e le coste della Sardegna, che in estate si trasformano in veri e propri palchi naturali al ritmo del reggae. Eventi, DJ set, jam session e festival con band locali e internazionali rendono l’estate italiana ancora più calda e colorata.

Curiosità chic: a Bologna esiste una community chiamata Reggae Roast Bologna, che organizza eventi reggae in contesti davvero inaspettati, tipo… nelle librerie. E a Lecce? C’è chi giura di aver ballato reggae con i sandali di cuoio mentre un nonno salentino improvvisava con il tamburello.

Curiosità da tutto il mondo, in puro stile reggae

🌴 In Giappone, il reggae ha una scena vivacissima: i “rastafari del Sol Levante” sono noti per i loro dreadlocks impeccabili e per i festival estivi che sembrano usciti da una cartolina caraibica… con sushi e wasabi!

🎨 In Sudafrica, durante l’International Reggae Day, si dipingono murales ispirati a Marley & co. e i bambini recitano poesie sulla libertà.

🐶 A Los Angeles, nel 2023, si è tenuta la prima “Reggae Dog Parade”: cani vestiti da Bob Marley, complete di mini percussioni e treccine. Un evento che ha avuto più visualizzazioni su TikTok di molti videoclip ufficiali!

🎤 In Colombia, in particolare a San Andrés, il reggae si mescola con ritmi locali creando un’esplosione di suoni e colori. Qui, le celebrazioni includono anche una “reggae cooking battle”, dove si sfidano piatti speziati e cocktail ai frutti tropicali.

Perché celebrare il Reggae?

Perché ci ricorda che la musica può unire, guarire, ispirare e far riflettere. Può far ballare, ma anche aprire gli occhi. E può farlo in modo semplice, allegro e potente. Il reggae non ha bisogno di fronzoli: solo ritmo, cuore e verità.

One good thing about music, when it hits you, you feel no pain. – Bob Marley

In conclusione…

… il oggi è l’occasione perfetta per indossare una t-shirt colorata, abbassare la tensione, alzare il volume e lasciarsi andare. Perché, come direbbe qualcuno con le dreadlocks ben sistemate: “Don’t worry, be reggae!”

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: web
Immagine: AI