Tag
Africa, AmericaLatina, amiciacquattrozampe, AmorePerGliAnimali, amorepericani, amoreperigatti, animali, Asia, Awareness, bambini, cani, Comunità, consapevolezza, Cura, Educazione, EducazioneSanitaria, eradicarerabbia, Europa, Eventi, Gatti, GiornataMondiale, GiornataMondialedellaRabbia, GlobalAllianceforRabiesControl, Informazione, iniziative, italia, LouisPasteur, malattieinfettive, pipistrelli, prevenireèmeglio, Prevenzione, prevenzioneglobale, prevenzionemondiale, Protezione, protezionebambini, protezionefamiglia, ricerca, rispettoanimali, Salute, saluteambientale, saluteanimale, saluteecura, saluteemondo, saluteepets, saluteeprevenzione, saluteeprevenzioneanimali, saluteeprevenzioneumana, saluteeverità, SaluteGlobale, saluteinviaggio, saluteumana, saluteunica, scienza, scuole, Sensibilizzazione, sicurezza, vaccinazioni, vaccino, veterinari, WorldRabiesDay, zoonosi
Quando arrabbiarsi fa bene (ma non troppo!)
Oggi parliamo di una giornata mondiale un po’ particolare: la Giornata Mondiale della Rabbia, che in inglese si chiama
World Rabies Day
Prima che qualcuno pensi a scenate di gelosia, litigi familiari o a quella volta in cui il vicino vi ha parcheggiato sotto casa occupando due posti, specifichiamo: qui la “rabbia” non è un sentimento, ma una malattia.
Il 28 settembre di ogni anno si celebra questa ricorrenza internazionale dedicata alla prevenzione e alla consapevolezza della rabbia, la malattia virale che può colpire sia gli animali che gli esseri umani. La data è stata scelta perchè coincide con l’anniversario della morte di Louis Pasteur (1895), lo scienziato francese che sviluppò il primo vaccino contro la rabbia. E quale modo migliore per ricordarlo se non continuare a promuovere salute, prevenzione e… un pizzico di buon senso?
Dove si festeggia?
In una parola: ovunque. La Giornata Mondiale della Rabbia è riconosciuta a livello globale. Si tengono eventi, conferenze, marce, giornate di vaccinazione gratuita per gli animali domestici e tante iniziative educative nelle scuole. In Italia, veterinari e associazioni animaliste colgono l’occasione per ricordarci quanto sia importante vaccinare i nostri amici a quattro zampe (anche quelli che passano le giornate a sonnecchiare sul divano).
Chi ha deciso questa giornata?
La Giornata è stata istituita nel 2007 su iniziativa della Global Alliance for Rabies Control (GARC), un’organizzazione internazionale che lavora per eliminare la malattia a livello mondiale. E non è un obiettivo da poco: ancora oggi la rabbia causa migliaia di morti ogni anno, soprattutto in aree rurali di Asia e Africa.
La prima celebrazione, nel 2007, ha coinvolto 74 paesi con più di 150 eventi. Da allora la giornata è cresciuta esponenzialmente, fino a diventare un appuntamento fisso che unisce governi, veterinari, scuole e famiglie.
Ma che cos’è esattamente la rabbia?
È una malattia virale trasmessa principalmente dal morso di animali infetti (cani, pipistrelli, volpi e perfino scimmiette dall’aria tenera ma con denti aguzzi). Una volta comparsi i sintomi, purtroppo, è quasi sempre fatale. Per questo la prevenzione è fondamentale: vaccinazioni per gli animali domestici, attenzione in viaggio e tanta informazione.
Curiosità dal mondo
- In India, durante questa giornata vengono organizzate vere e proprie feste per i cani, con ghirlande di fiori al collo e ciotole speciali di cibo.
- In Filippine ci sono intere settimane dedicate alla vaccinazione gratuita dei randagi: un’operazione su larga scala che coinvolge anche bambini e volontari.
- In Tanzania si organizzano spettacoli teatrali nelle scuole per spiegare ai bambini cosa fare in caso di morso sospetto.
- In Brasile la giornata è anche un’occasione per campagne ironiche: una delle più celebri ha usato come slogan “Morde solo chi non è vaccinato!”.
- In Italia, oltre agli eventi ufficiali, c’è chi ne approfitta per pubblicare sui social foto buffe di gatti arrabbiati con didascalie ironiche tipo: “Io? Ho solo fame, altro che rabbia!”.
Un pizzico di ironia
Pensiamoci: quante volte nella vita avremmo voluto una “giornata mondiale della rabbia” per poter urlare contro il traffico, il capo che non risponde alle mail, o la connessione internet che cade proprio durante una call importante?
E invece no: questa ricorrenza ci ricorda che la rabbia di cui parliamo è ben più seria e che l’unico modo di “sfogarla” è prevenirla. Però, per non rinunciare del tutto al lato ironico, possiamo sempre concederci un po’ di sana “rabbia teatrale”: un urletto liberatorio sotto la doccia o un cuscino su cui sfogarsi non hanno mai fatto male a nessuno.
Perché è importante?
La Giornata Mondiale della Rabbia serve a mantenere alta l’attenzione su una malattia che, con la giusta prevenzione, potrebbe essere totalmente eliminata dal mondo. Un obiettivo che la comunità scientifica spera di raggiungere entro il 2030.
Quindi, mentre fate colazione e sorseggiate il vostro caffè, ricordate: oggi è il giorno perfetto per coccolare il vostro cane o gatto e magari informarsi un po’ di più su una malattia che fa meno paura quando sappiamo come combatterla.
✨ Perché, in fondo, la vera “rabbia” da combattere non è quella degli animali, ma quella che ci prende quando finisce la brioche proprio il giorno in cui volevamo far colazione con calma.
Autore: Lynda Di Natale Fonte: web Immagine: AI