Tag

, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Il calendario di ottobre si apre con una ricorrenza che profuma di tenerezza e di mistero:

Guardian Angels Day

Il 2 ottobre si celebra la presenza di quelle figure luminose e silenziose che – secondo la tradizione, la fede o/e speranza – vegliano su di noi in ogni istante, anche quando ci cacciamo nei guai più improbabili. È una festa che unisce spiritualità, cultura popolare e un pizzico di poesia, trasformandosi in un’occasione perfetta per sorridere e, perché no, per ringraziare chi nella vita è stato davvero il nostro “angelo custode” in carne e ossa.


Perché proprio il 2 ottobre?

Già nel XVI secolo, la Chiesa cattolica decise di fissare questa festa il giorno successivo alla celebrazione di San Michele Arcangelo (29 settembre, insieme a Gabriele e Raffaele). Se il 29 è dedicato ai grandi arcangeli, il 2 ottobre diventa così il momento giusto per festeggiare i più “personali” e quotidiani angeli custodi, quelli che – silenziosi e pazienti – accompagnerebbero ogni nostra giornata, dalle più noiose alle più rocambolesche.

La festa fu istituita ufficialmente nel 1608 da papa Paolo V, e da allora ha trovato spazio nel calendario liturgico, diventando una ricorrenza molto sentita in diversi Paesi del mondo.


Ma chi sono gli angeli custodi?

Secondo la tradizione cristiana, ogni persona ha accanto a sé un angelo custode, pronto a proteggerla dalle disavventure, a ispirarla e a consolarla nei momenti difficili. Insomma, un “bodyguard celeste” che non dorme mai e che non chiede stipendio (né ferie, per fortuna).


Prime celebrazioni e curiosità dal mondo

Le prime celebrazioni ufficiali risalgono al XVII secolo, con messe solenni dedicate a questi spiriti luminosi.

  • In Spagna, ad esempio, la devozione per gli angeli custodi ha radici antiche e in alcune città venivano addirittura organizzate processioni con statue alate.
  • In Messico, invece, i bambini imparano a recitare fin da piccoli una dolcissima preghiera dedicata al loro angelo custode, che diventa quasi un “amico immaginario” spirituale.
  • In Austria e Germania era tradizione affidare ai bambini piccoli immagini di angeli sorridenti per rassicurarli la notte, quando le ombre sembravano troppo lunghe.

Oggi, invece, il tema è entrato anche nella cultura pop: quanti film, canzoni e perfino pubblicità hanno preso spunto dall’idea dell’angelo custode che ci salva all’ultimo minuto?


Tra fede e ironia

Non mancano le interpretazioni più divertenti. In alcuni paesi dell’America Latina, si dice che se inciampi senza motivo è perché il tuo angelo custode ti ha voluto far evitare qualcosa di peggio (anche se la figura che fai in mezzo alla strada non sempre sembra proprio “celestiale”).

E in Italia? Beh, spesso gli angeli custodi vengono tirati in ballo ironicamente quando si scampa a un guaio per un pelo: “Meno male che il mio angelo custode oggi era sveglio!”.

Gli angeli custodi, secondo la tradizione cristiana, non hanno nomi specifici. La Chiesa cattolica, infatti, riconosce ufficialmente solo i nomi dei tre arcangeli presenti nella Bibbia (Michele, Gabriele e Raffaele) e invita a non attribuire nomi personali agli angeli custodi, per non rischiare di scivolare nella superstizione.

Tuttavia, nella devozione popolare e in alcune tradizioni spirituali, gli angeli custodi vengono percepiti come compagni unici, ognuno con caratteristiche particolari legate alla missione di protezione. Per esempio:

  • c’è chi li immagina più “guerrieri”, pronti a difendere,
  • chi li sente come voci dolci e consolatrici,
  • chi li considera “ispiratori”, che guidano le scelte della vita.

In molte culture, ogni angelo custode viene visto come personalizzato per la persona che protegge, quasi come un abito su misura: non due sono identici, perché ognuno accompagna un’anima diversa.


Un legame speciale con i nonni

La Giornata degli Angeli Custodi precede, non a caso, quella della Festa dei Nonni (il 2 ottobre, infatti, in Italia coincidono!). I nonni, con la loro saggezza e il loro affetto, sono considerati da sempre i “piccoli grandi angeli terreni” delle famiglie. Una coincidenza dolcissima che unisce cielo e terra in una festa tutta da celebrare.


Perché celebrare Guardian Angels Day oggi …

Che ci si creda o no, la Giornata degli Angeli Custodi ci ricorda quanto sia bello pensare di

non essere mai soli.

È un invito a riconoscere le presenze silenziose che ci accompagnano – che siano davvero celesti o semplicemente persone care che ci proteggono ogni giorno.

Almeno per oggi, per chi davvero non ci crede o non ci pensa, lasciamoci trasportare da un pensiero leggero:

… magari quell’improvviso colpo di fortuna, quella vocina interiore che ci avverte o quel sorriso inaspettato sono proprio il segno che, sì, forse il nostro angelo custode sta facendo straordinariamente bene il suo lavoro.

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: web
Immagine: AI