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Il 5 ottobre di ogni anno il mondo intero si ferma – o almeno ci prova – per dire un gigantesco

GRAZIE!

a una delle categorie più importanti, spesso sottovalutate e talvolta eroiche: gli insegnanti.
Sì, proprio loro: quelli che ci hanno insegnato l’alfabeto, le tabelline, la fotosintesi clorofilliana, i verbi irregolari… e, se erano particolarmente ispirati, anche qualche lezione di vita.


📅 Perché proprio il 5 ottobre?

Il 5 ottobre 1966 venne firmata la Raccomandazione dell’UNESCO e dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sullo “Status degli insegnanti”: un documento storico che per la prima volta definiva diritti, doveri e standard professionali della categoria.
Per celebrare quell’atto fondamentale, nel 1994 l’UNESCO ha istituito ufficialmente la World Teachers’ Day, invitando ogni Paese ad accendere i riflettori su chi, ogni giorno, accende la curiosità nelle menti degli studenti.


🧠 Che cos’è di preciso questa giornata?

La World Teachers’ Day è un momento per:

  • valorizzare il ruolo sociale e culturale degli insegnanti,
  • riflettere su come migliorare l’istruzione,
  • e, perché no, regalare un sorriso (o almeno una mela 🍏) a chi ci accompagna lungo il cammino della conoscenza.

🌍 Come si festeggia nel mondo

Le celebrazioni cambiano da Paese a Paese, e alcune sono davvero curiose:

  • India: qui il Teachers’ Day si festeggia il 5 settembre, in onore del compleanno del presidente e filosofo Dr. Radhakrishnan. Gli studenti organizzano spettacoli, recite e… prendono simbolicamente il posto dei professori per un giorno. Un modo ironico per dire: “Ora capite quanto è difficile stare dall’altra parte della cattedra!
  • Argentina: la festa è il 11 settembre, anniversario della morte di Domingo Faustino Sarmiento, un vero “eroe dell’educazione” nazionale. Le scuole restano chiuse e si organizzano cerimonie commemorative.
  • Corea del Sud: il 15 maggio è la Teacher’s Day. Gli studenti regalano ai loro maestri garofani rossi, simbolo di rispetto e gratitudine. Alcuni visitano i loro ex insegnanti portando piccoli doni… e talvolta lacrimoni di commozione.
  • Iran: durante la Teacher’s Week è usanza scrivere lettere personali ai propri insegnanti, spesso vere dichiarazioni d’affetto (o confessioni tardive su compiti copiati!).

✨ Curiosità divertenti (e un po’ stravaganti)

  • In alcuni Paesi africani, durante la Giornata degli Insegnanti si organizzano partite di calcio tra professori e studenti, con tanto di telecronaca e tifoserie agguerrite.
  • In Thailandia, prima dell’inizio ufficiale della giornata, si svolge una cerimonia molto solenne chiamata Wai Kru, durante la quale gli studenti si inginocchiano e offrono fiori ai maestri.
  • Negli Stati Uniti, anche se la data non è la stessa, la “Teacher Appreciation Week” è diventata un’occasione per i genitori di sfoderare dolci fatti in casa, bigliettini creativi e (nei casi migliori) buoni regalo per spa o librerie.
  • In alcuni licei italiani, la giornata è “celebrata” con scherzi goliardici (più o meno riusciti) e applausi collettivi durante le lezioni. L’intenzione è buona… l’esecuzione, a volte, un po’ meno elegante!

📝 Un piccolo pensiero per i nostri maestri

Che siano stati severi o teneri, creativi o tradizionali, gli insegnanti hanno lasciato tracce nella nostra memoria. A volte basta un modo particolare di spiegare, una frase detta al momento giusto, o quella pazienza infinita nel correggere i nostri errori.

Dietro ogni professionista, artista, medico, scrittore, cuoco o astronauta… c’è sempre stato un insegnante che ha creduto in lui o lei.


☕ Inizia la giornata con un “grazie”

Oggi, tra un sorso di cappuccino e un morso alla brioche, pensa a quell’insegnante che ha cambiato il tuo modo di vedere il mondo. Forse merita una telefonata, un messaggio… o almeno un pensiero affettuoso.

Perché sì, la scuola finisce, ma le lezioni più belle restano per sempre. ❤️

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: web
Immagine: AI