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Una casa per tutti, anche per i piccioni! 🏡🌍

Il primo lunedì di ottobre non è una data come le altre: è il giorno in cui il mondo intero celebra la Giornata Mondiale dell’Habitat (World Habitat Day). Niente a che vedere con feste in maschera o ricorrenze culinarie: qui si parla di qualcosa che riguarda tutti noi… e non solo noi! Perché l’habitat non è solo la nostra casa con divano e Wi-Fi, ma anche il rifugio degli animali, delle piante e persino dei piccioni che si sentono proprietari indiscussi delle piazze italiane.


Che cos’è di preciso questa giornata

Il cuore della Giornata Mondiale dell’Habitat è semplice: ricordarci che avere una casa non è un privilegio, ma un diritto. Non solo: ci sprona a pensare alle nostre città, a come viviamo gli spazi, alla qualità dell’ambiente e alle disuguaglianze che ancora oggi colpiscono milioni di persone. Il motto potrebbe essere:

Dimmi come abiti, e ti dirò chi sei (e come vive la tua città).


Quando e perché si festeggia

La giornata è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1985 e celebrata per la prima volta nel 1986 a Nairobi, in Kenya. È sempre fissata al primo lunedì di ottobre: il mese di ottobre segna il ritorno alla quotidianità dopo l’estate, ed è perfetto per fermarsi a riflettere su un tema che ci riguarda da vicino – il diritto ad avere un’abitazione dignitosa e la responsabilità di prenderci cura del pianeta che ci ospita. In fondo, la Terra è la nostra “casa comune” e non possiamo certo chiamare l’amministratore di condominio se il tetto (ossia l’atmosfera) perde!

Dove si celebra

Essendo una giornata promossa dalle Nazioni Unite, la festa è globale. Si tengono conferenze, incontri, eventi nelle scuole e nelle università, mostre e perfino laboratori creativi che insegnano ai bambini come costruire casette con materiali di riciclo. Ogni anno c’è un tema diverso, che varia dal diritto alla casa, alla sostenibilità urbana, fino alle nuove sfide delle megalopoli. Insomma, c’è sempre qualcosa di nuovo su cui riflettere… magari mentre si cerca parcheggio in città, che di certo è una delle piaghe moderne degli habitat urbani. 🚗


Curiosità dal mondo 🌍

  • In alcuni Paesi si organizzano marce simboliche in cui le persone portano in mano piccole casette di cartone decorate: un po’ carnevale, un po’ corteo politico.
  • In Olanda c’è stato un laboratorio di “micro-habitat” in cui i partecipanti hanno costruito case per api… perché, diciamolo, se non diamo un tetto alle api, addio miele e addio colazioni dolci! 🐝
  • In Giappone, alcune scuole celebrano la giornata con attività in cui i bambini devono progettare la “casa dei loro sogni”. Il risultato? Ville spaziali con giardini sospesi e… stanze dedicate ai videogiochi.
  • Negli Stati Uniti, ci sono stati eventi ironici come la costruzione di tiny houses in piazza, per sensibilizzare sul problema del consumo eccessivo di spazio.
  • In Italia, diverse città hanno organizzato visite guidate nei quartieri storici per mostrare come anche il nostro habitat culturale e architettonico vada protetto.

Un pizzico di ironia …

Pensandoci bene, l’idea di un Habitat Day è quasi poetica: un giorno in cui il mondo intero riflette sul posto in cui vive. Ma sorge spontanea la domanda: festeggiano anche gli scoiattoli? E i pesci rossi nella boccia contano come “abitanti soddisfatti”? Forse sì, perché in fondo l’habitat è casa di tutti, dalle formiche laboriose fino a noi che ci lamentiamo se l’ascensore è fuori servizio.


Conclusione

La Giornata Mondiale dell’Habitat è un invito a guardare con occhi nuovi il nostro spazio vitale, che sia un grattacielo a New York, una baita in montagna o un balcone fiorito a Palermo. Un giorno per ricordarci che la Terra non è solo un indirizzo temporaneo, ma la più preziosa delle case.

E allora, buon World Habitat Day: che sia un’occasione per rimboccarci le maniche e, perché no, anche per piantare un fiore sul davanzale… i nostri coinquilini alati (merli, passeri e rondini) ringrazieranno. 🌸🕊️

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: web
Immagine: AI