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Il giorno in cui aggiustare è un atto d’amore (per il pianeta e non solo)
In inglese si chiama International Repair Day, ed è la giornata perfetta per rispolverare il cacciavite, tirare fuori ago e filo o semplicemente… dare una seconda chance a tutto ciò che rischia di finire troppo presto nella spazzatura.
Si celebra ogni anno il terzo sabato di ottobre, una data scelta strategicamente per inserirsi tra la Giornata Mondiale dello Sviluppo Sostenibile e la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti.
Nel 2025, questa ricorrenza cade oggi, sabato 18 ottobre. 📅
🌍 Una giornata nata per dare nuova vita alle cose
La Giornata Internazionale della Riparazione è stata lanciata nel 2017 dalla Open Repair Alliance, una rete mondiale di organizzazioni, gruppi e comunità dedicate all’arte della riparazione. L’obiettivo? Far capire al mondo che riparare è rivoluzionario. Invece di buttare via un oggetto non appena si rompe, questa giornata invita tutti a fermarsi, osservare e… riparare.
La scelta del terzo sabato di ottobre è dato dal fatto che è un periodo dell’anno in cui, nei Paesi dell’emisfero nord, si torna a stare più in casa (magari con una tazza di tè e una lampada da sistemare), e nelle scuole iniziano i progetti sull’economia circolare. Inoltre, ottobre è ormai il mese simbolo della sostenibilità.
🧰 Repair Cafés, workshop e storie stravaganti
Durante questa giornata, in tutto il mondo si organizzano Repair Cafés, laboratori gratuiti dove esperti e volontari aiutano chiunque a riparare oggetti: vestiti, tostapane, biciclette, telefoni, aspirapolvere e persino giocattoli d’epoca.
L’atmosfera è allegra e contagiosa: si condividono conoscenze, si impara qualcosa di nuovo e, spesso, si finisce a chiacchierare davanti a una fetta di torta mentre qualcuno riattacca un bottone ribelle. 🍰
- 🛵 In Olanda, dove il movimento dei Repair Cafés è nato, alcuni eventi diventano veri e propri “festival del riuso”: ci sono sfilate di moda con abiti riparati, premi per la riparazione più ingegnosa e persino concerti con strumenti… aggiustati!
- 🧦 In Germania, un gruppo di pensionati ha fondato un club che si incontra ogni settimana per riparare elettrodomestici vintage. Il loro motto è: “Niente è rotto finché non ci arrendiamo”.
- 🧉In Giappone, invece, la riparazione è considerata una forma d’arte. Pensiamo al Kintsugi, la tecnica che usa la lacca e la polvere d’oro per riparare le ceramiche rotte, trasformandole in pezzi unici e ancora più belli di prima.
- 👠 E poi c’è chi porta la creatività a livelli esilaranti: in Canada, un gruppo di studenti ha organizzato una gara di “riparazione acrobatica” dove il vincitore è stato un ragazzo che ha sistemato una sedia… stando in equilibrio su un monociclo!
♻️ Perché questa giornata è importante (anche se non sei un fan del bricolage)
Partecipare alla Giornata Internazionale della Riparazione non significa per forza saper usare trapani e saldatori. Anche piccoli gesti contano: cucire un bottone, incollare la maniglia di una tazza, portare a riparare un paio di scarpe invece di comprarne di nuove… sono tutte azioni che fanno bene all’ambiente e al portafoglio.
Ogni oggetto riparato è uno in meno in discarica e una storia in più da raccontare. E, ammettiamolo, c’è una certa soddisfazione nel dire: “L’ho aggiustato io!” 😎
🪡 Curiosità Chic
- Alcuni musei europei stanno iniziando a organizzare mostre di oggetti riparati, celebrando la bellezza dell’imperfezione e della longevità.
- Esiste persino un “passaporto per gli oggetti riparati”: un documento che accompagna un oggetto nel tempo, raccontando tutte le riparazioni subite… come un diario di viaggio!
- In Australia, un gruppo di riparatori ha creato un podcast dove raccontano storie bizzarre di oggetti aggiustati: dal tostapane salvato da un fulmine alla radio vintage trovata in un pollaio.
🧠 Riparare è chic
In un’epoca in cui tutto sembra “usa e getta”, la Giornata Internazionale della Riparazione ci ricorda che la vera eleganza sta nel dare valore alle cose, rispettare le risorse e riscoprire il piacere del “fare con le proprie mani”.
Che sia un calzino bucato, una sedia traballante o un vecchio frullatore, il messaggio è chiaro: non tutto ciò che è rotto va buttato. A volte, basta solo un po’ di attenzione, fantasia e… un cacciavite ben affilato! 🪛✨
Autore: Lynda Di Natale Fonte: web Immagine: AI