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Nella notte tra il 27 e il 28 ottobre, in Messico si celebra una ricorrenza dolce, misteriosa e profondamente poetica: la Notte degli Spiriti Animali. È una sorta di “prefazione” al celebre Día de los Muertos, ma dedicata esclusivamente agli animali domestici che, secondo la tradizione, tornano per una notte dal regno dei defunti a far visita ai loro compagni umani.

Immagina le stradine dei villaggi messicani illuminate da mille candele, le case profumate di incenso e di pane dolce, e gli altari (gli ofrendas) decorati con foto, collari, croccantini, giocattoli e perfino ciotole d’acqua per dissetare gli spiriti pelosi. Un omaggio tenero e toccante, che trasforma il dolore della perdita in un momento di connessione, affetto e gratitudine.


🐕 Quando e perché proprio la notte fra il 27 e il 28 ottobre?

Secondo la tradizione messicana, il 27 ottobre è il primo giorno del lungo periodo dedicato al ritorno delle anime. Gli spiriti degli animali sono i primi a rientrare nel mondo dei vivi, quasi come guide luminose per accompagnare, nei giorni successivi, le anime degli esseri umani.

L’origine di questa celebrazione non ha un atto “ufficiale” o una legge che la sancisca, ma nasce dal cuore del popolo messicano e dalle credenze popolari tramandate nei secoli. Tuttavia, la versione moderna della Notte degli Spiriti Animali si è diffusa negli anni ’90, soprattutto grazie alle associazioni animaliste e alle scuole che hanno iniziato a organizzare piccoli eventi commemorativi in onore dei “compañeros peludos”, i compagni pelosi di vita.


🕯️ Dove si festeggia e come

La notte del 27 ottobre è sentita soprattutto nelle regioni del Michoacán, Oaxaca e Chiapas, dove la spiritualità e le antiche tradizioni indigene si intrecciano con il culto cattolico.
In molte città, vengono organizzati altari pubblici decorati con fiori d’arancio (i cempasúchil), ossa di zucchero, e foto degli animali scomparsi. Alcuni portano con sé i loro attuali amici a quattro zampe per “presentarli” simbolicamente ai loro predecessori, creando un passaggio affettuoso tra passato e presente.

Si dice che, quella notte, un lieve soffio d’aria o un guizzo di luce siano il segno che il tuo amico peloso è tornato a salutarti.


🌍 Tradizioni simili nel resto del mondo

Il Messico non è l’unico Paese a credere che gli animali abbiano un’anima che merita di essere ricordata. In diverse parti del mondo, esistono celebrazioni simili, ognuna con il suo fascino:

  • Giappone – Obon (metà agosto): festa dedicata agli antenati, ma in alcune regioni si fanno offerte anche per gli animali defunti.
  • Thailandia – Festival del Cibo Spirituale di Phuket (settembre/ottobre): tra i rituali buddisti, ci sono anche preghiere per le anime degli animali sacrificati o perduti.
  • Filippine – Undas (1-2 novembre): in alcune comunità rurali, vengono lasciate piccole offerte per gli animali domestici insieme a quelle per i defunti umani.
  • Regno Unito – National Black Cat Day (27 ottobre): nato per rompere le superstizioni, ma col tempo è diventato anche un giorno per celebrare i gatti e ricordare quelli che non ci sono più.

💚🤍❤️ E in Italia?

Nel nostro Paese non esiste (ancora) una “Notte degli Spiriti Animali” ufficiale, ma sempre più persone scelgono di dedicare un momento speciale ai propri amici scomparsi, soprattutto in prossimità del 2 novembre, la Commemorazione dei Defunti.
C’è chi accende una candela, chi prepara un piccolo angolo del ricordo con foto e oggetti, e chi porta un fiore nel giardino dove il proprio animale amava giocare.
In molte città italiane, i gruppi animalisti organizzano eventi commemorativi, benedizioni e passeggiate “in memoria” degli amici pelosi che non ci sono più.


💫 Curiosità e piccole chicche da tutto il mondo

  • In Messico, si dice che i cani di razza Xoloitzcuintle (il cane sacro degli Aztechi, senza pelo) abbiano il compito di accompagnare le anime attraverso il fiume che separa la vita dalla morte.
  • Alcuni altari includono ciotole di latte e pezzi di carne essiccata, perché “gli spiriti degli animali hanno fame come quelli degli uomini”.
  • In Giappone, c’è chi lascia crocchette sugli altari dei templi dedicati a Inari, la divinità con sembianze di volpe.
  • Negli Stati Uniti, esiste la Rainbow Bridge Remembrance Day (28 agosto), dedicata al ponte immaginario che collega i padroni ai loro animali dopo la morte.
  • In alcune famiglie messicane, si usano campanelline o piume per “chiamare” gli spiriti: il suono dolce li aiuta a trovare la strada di casa.

🕊️ Una notte per ricordare, sorridendo

La Notte degli Spiriti Animali è una carezza sul cuore❤️.
Non è una ricorrenza triste, ma un modo per dire “grazie” a chi ci ha insegnato l’amore incondizionato, il gioco, la pazienza e la gioia delle piccole cose.

E allora, questa notte, lascia una luce accesa, metti vicino una ciotola d’acqua o un biscotto, e sorridi: forse un piccolo spirito peloso ti sta già scodinzolando accanto.

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: web
Immagine: AI