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Se c’è una giornata che nasce già con un paio di scarpe da tango ai piedi, quella è senza dubbio oggi l’11 dicembre, il celeberrimo Tango Day o, per dirla alla portegna, il
Día Nacional del Tango
Una celebrazione che profuma di Buenos Aires, di lampioni accesi fino a tardi, di abbracci stretti (strettissimi) e di musica che ti entra nel cuore e lì rimane, senza possibilità di rimborso.
Ma che cos’è esattamente questa giornata? Chi l’ha decisa? Perché proprio l’11 dicembre? E soprattutto… si festeggia solo in Argentina? Spoiler: no.
Che cos’è il Tango Day?
È una giornata interamente dedicata al tango come patrimonio culturale, non solo musicale ma anche sociale, storico, emotivo. Un modo per celebrare una delle danze più iconiche del mondo… quella che, secondo un vecchio detto rioplatense, “ci mette tre minuti a spezzarti il cuore e tutta la vita a ricucirlo”.
Il Tango Day è nato come ricorrenza nazionale argentina, ma negli anni è diventato un piccolo fenomeno globale, con milonghe aperte, maratone di ballo, spettacoli improvvisati nelle piazze e persino flash mob (alcuni più riusciti, altri decisamente da dimenticare).
Perché si festeggia l’11 dicembre?
La scelta di questa data e che unisce due giganti del tango, entrambi nati l’11 dicembre (anche se in anni diversi).
- Carlos Gardel (1890 o 1887 – la data è un mistero che infiamma ancora i fan): il più grande cantante di tango della storia. Voce magnetica, sorriso da cinema, fascino da leggenda.
- Julio De Caro (1899): violinista, direttore d’orchestra e innovatore del tango moderno.
Nel 1977, l’11 dicembre venne scelto proprio per onorare questi due protagonisti e la loro influenza. La proposta fu presentata dal giornalista e critico musicale Ben Molar, e approvata dal governo argentino con decreto ufficiale. Da lì… nacque il mito.
Da quando si festeggia?
Il primo Tango Day ufficiale si celebrò nel 1977 in Argentina, con concerti, milonghe e una Buenos Aires che sembrava più romantica del solito (cosa già di per sé quasi impossibile).
Nel 2009 l’UNESCO ha riconosciuto il tango come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, contribuendo a diffondere ancora di più questa celebrazione.
Si festeggia anche in altre nazioni…
Anche se l’11 dicembre resta la data più iconica (e più poetica), diversi Paesi celebrano il tango in vari periodi dell’anno:
- Uruguay – che contende all’Argentina le origini del tango – celebra l’11 dicembre con la stessa passione, spesso con festival congiunti Montevideo–Buenos Aires.
- USA, Francia, Italia, Germania, Giappone – ospitano festival annuali dedicati al tango, spesso proprio nella settimana dell’11 dicembre, anche se in alcuni casi le celebrazioni sono spostate per motivi di calendario.
- Finlandia – sì, hai letto bene. Uno dei Paesi più appassionati di tango! Ha addirittura un suo tango finlandese, malinconico e dolcissimo, con festival estivi seguitissimi.
E in Italia?
In Italia il tango ha trovato casa già dagli anni ’80. Oggi:
- Città come Milano, Roma, Torino, Napoli e Firenze organizzano milonghe speciali l’11 dicembre.
- Molte scuole di tango propongono lezioni gratuite, spettacoli, serate in abito rosso (perché sì: il tango non è solo musica, è anche estetica!).
- Trieste è stata per anni sede del Tango Festival internazionale, mentre a Catania si organizzano maratone di tango che durano… praticamente fino a che i ballerini non collassano felici.
Curiosità chic (e un po’ pazzerelle) dal mondo del tango
- In Giappone esistono più scuole di tango che in molte città argentine. Non è uno scherzo.
- A Helsinki c’è un festival dove si incorona il Re del Tango: un titolo ambitissimo.
- In Argentina, per anni, circolava una leggenda secondo cui Gardel fosse immortale. In pratica: il primo supereroe del tango.
- In alcune città europee, ogni 11 dicembre, si organizzano milonghe silenziose con cuffie wireless, tipo silent disco… ma molto più elegante.
- A Buenos Aires c’è un quartiere, Abasto, dove le feste dell’11 dicembre sfumano spesso nel 12, 13 e 14 dicembre, perché… “la passione non guarda l’orologio”.
Altre date “tanghere”?
Oltre all’11 dicembre, esistono altre celebrazioni sparse nel calendario:
- Il World Tango Day – spesso celebrato nel mese di luglio, in omaggio al debutto dei primi grandi spettacoli moderni.
- Luglio–Agosto – periodo dei grandi festival europei.
- Settembre – mese del Buenos Aires Tango Festival y Mundial, il campionato mondiale di tango, oggi famoso quanto Miss Universo (almeno nell’ambiente).
Conclusione (con abbraccio stretto)
Il Tango Day dell’11 dicembre è molto più di una ricorrenza: è una scossa al cuore, un invito a rallentare, ad ascoltare, ad abbracciare qualcuno e a lasciarsi guidare dal ritmo. Che siate ballerini provetti o “due piedi sinistri in cerca di redenzione”, questa giornata è perfetta per scoprire – o riscoprire – la magia del tango.
Buenos Aires dice:
Il tango è un pensiero che si balla
Noi aggiungiamo: e l’11 dicembre è il giorno perfetto per pensarlo… e ballarlo.
Autore: Lynda Di Natale Fonte: web Immagine: AI