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Buongiorno chic readers! Oggi, mentre sorseggiamo il nostro caffè fumante o il tè preferito, vi porto a tuffarvi (letteralmente) in una giornata speciale: il World Water Monitoring Day, ovvero la

Giornata mondiale del monitoraggio dell’acqua


Perché proprio questa data?

Si celebra ogni anno il 18 settembre. Settembre è il mese perfetto per fare il punto sullo stato di salute delle acque, quando l’estate è finita e i fiumi, laghi e coste portano con sé i segni di mesi di turismo, sole e attività umane. In poche parole: il momento giusto per “dare un’occhiata” a come stanno i nostri preziosi bacini.

La giornata è stata istituita nel 2003 dall’America’s Clean Water Foundation (ACWF), con l’intento di sensibilizzare tutti – grandi e piccoli – sull’importanza della qualità dell’acqua. Non solo: l’idea era anche quella di coinvolgere direttamente i cittadini in un’azione concreta.

Non basta parlare di acqua pulita, bisogna imparare a verificarla!

Così è nata la tradizione dei test semplici e accessibili a tutti: pH, temperatura, torbidità e livelli di ossigeno. Bastano pochi strumenti e chiunque, dal ragazzino curioso allo scienziato in erba, può diventare

guardiano dell’acqua


La prima volta …

Il primo World Water Monitoring Day si è celebrato nel 2003 e da allora ha preso sempre più piede, tanto che oggi viene ricordato in decine di Paesi del mondo. Dal 2006 l’iniziativa è stata sostenuta anche dall’Environmental Protection Agency e da altre organizzazioni internazionali, trasformandosi in un vero appuntamento globale.

In cosa consiste di preciso …

Non è solo una “giornata di calendario”, ma una campagna partecipata. Le scuole, le associazioni, i gruppi ambientalisti e perfino le famiglie possono acquistare un kit di monitoraggio, andare in un fiume o in un laghetto vicino e fare i test. Una volta raccolti i dati, vengono condivisi con la comunità internazionale, creando così una grande mappa della salute delle acque.

È un po’ come se il pianeta facesse la visita medica annuale… con la nostra collaborazione!


Curiosità che non ti aspetti

💧 In alcuni Paesi africani, la giornata è stata occasione per insegnare alle comunità rurali a controllare la qualità dei pochi pozzi disponibili.
💧 Negli Stati Uniti, spesso le scuole fanno competizioni tra classi per vedere chi raccoglie più dati.
💧 Nel 2012 la data è stata spostata dal 18 settembre al periodo compreso tra 22 marzo (Giornata Mondiale dell’Acqua) e fine anno, così da permettere a più persone nel mondo di partecipare.
💧 I kit di monitoraggio sono semplici ma ingegnosi: costano poco e sono pensati per durare anni, così da poter essere riutilizzati e condivisi (Amazon può aiutare).


Perché è così importante

Pensiamoci: senza acqua pulita non esistono né la colazione di stamattina né i nostri momenti di relax. Monitorare l’acqua significa prendersi cura della vita stessa. E non serve essere scienziati in camice bianco: chiunque può dare il suo contributo.


✨ Allora, cari lettori chic, oggi alziamo i nostri bicchieri d’acqua fresca 🫗– limpida e cristallina – e brindiamo a un mondo più consapevole. Perché ogni goccia conta. Sempre.

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: web
Immagine: AI