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C’è un giorno dell’anno in cui il tempo smette di essere solo una misura e diventa quasi un personaggio. Fa rumore, batte i piedi, ci guarda dall’orologio e sembra dirci: “Allora? Ti muovi o no?”.
È il

Tick Tock Day

 traducibile liberamente come “Giornata Tic Tac” o, per i più filosofici, “Il tempo scorre”.

Una giornata informale, certo, ma incredibilmente attuale. Perché nulla come il tic tac di un orologio riesce a metterci davanti alla realtà: l’anno sta finendo.

Che cos’è davvero il Tick Tock Day?

Il Tick Tock Day si celebra il 29 dicembre, proprio quando il calendario inizia a fare le valigie e noi ci ritroviamo sospesi tra ciò che è stato e ciò che (forse) sarà.

Non è una giornata ufficiale riconosciuta da istituzioni internazionali, ma nasce come ricorrenza simbolica e riflessiva, dedicata a:

  • fare bilanci personali
  • riflettere sul tempo passato
  • decidere cosa lasciare andare prima del nuovo anno
  • e, perché no, sorridere delle promesse non mantenute

In poche parole: è il giorno in cui il tempo bussa educatamente, ma con insistenza.


Chi ha deciso il Tick Tock Day?

Non c’è un singolo fondatore con tanto di firma ufficiale. Il Tick Tock Day nasce in modo spontaneo, come molte delle giornate più amate del calendario contemporaneo.

Le prime tracce risalgono ai primi anni Duemila, quando blog anglosassoni, calendari alternativi e community online iniziarono a parlare del 29 dicembre come del giorno ideale per “ascoltare il tic tac” dell’anno che se ne va.

Una data scelta perchè:

  • troppo tardi per fare grandi rivoluzioni
  • troppo presto per i buoni propositi del 1° gennaio
  • il panettone è ancora sul tavoloù
  • la palestra “inizia a gennaio”
  • le promesse sono ancora vaghe
  • il tempo sembra correre più veloce del solito

È il limbo temporale perfetto.


Quando si è festeggiato per la prima volta?

La prima celebrazione informale del Tick Tock Day viene collocata intorno al 2004-2005, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito, grazie a:

  • calendari “fun days”
  • rubriche lifestyle
  • siti dedicati alle giornate curiose

Da lì, il giorno ha iniziato a fare… tic tac in tutto il mondo.


Come si celebra il Tick Tock Day nel mondo?

🌎 Stati Uniti

È visto come un giorno di riflessione personale. Molti scrivono liste:

  • cose fatte
  • cose rimandate
  • cose da non rifare mai più

🌍 Regno Unito

Qui il Tick Tock Day ha un tono più ironico: si scherza sul tempo che passa e sulle risoluzioni dimenticate già a febbraio.

🌏 Giappone

Il concetto si lega alla filosofia del mono no aware, la consapevolezza della fugacità del tempo. Il tic tac diventa quasi poetico.

🌍 Francia

Più che bilanci, si parla di tempo di qualità: meno cose, ma fatte meglio. Magari con un buon bicchiere di vino.

🌍 Italia

Da noi non è molto conosciuto, ma se lo fosse probabilmente lo festeggeremmo così:

  • divano
  • coperta
  • agenda aperta
  • e la frase: “Dal prossimo anno cambio tutto”

Curiosità “tic tac” da tutto il mondo

  • ⏰ In alcune scuole americane, il Tick Tock Day viene usato per insegnare ai ragazzi il valore della gestione del tempo
  • 🕰️ Esistono playlist chiamate “Tick Tock Day Mood” per accompagnare la riflessione di fine anno
  • 📓 Molti coach suggeriscono di scrivere una lettera al tempo proprio il 29 dicembre
  • ⌛ È uno dei giorni con più ricerche online legate a “life balance” e “personal goals”
  • 🐢 In Australia qualcuno lo celebra facendo… tutto lentamente, per sfidare il tempo che corre

Tick Tock Day: serio ma non troppo

Il bello di questa giornata è che non prende il tempo troppo sul serio, pur rispettandolo.
È un invito gentile, non una ramanzina.
Un promemoria, non una sentenza.

Perché sì, il tempo scorre.
Fa tic tac.
Ma ogni tanto possiamo decidere come ascoltarlo.


In perfetto stile Perfettamente Chic…

Il Tick Tock Day non chiede di essere perfetti, produttivi o rivoluzionari.
Chiede solo una cosa: essere presenti.

Magari con un sorriso, un pizzico di ironia e la consapevolezza che, anche se l’orologio corre, noi possiamo ancora scegliere il ritmo.

E ora… tic.
tac.

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: web
Immagine: AI