Catherine Malandrino
[…] Catherine cominciò ad interessarsi alla moda sin dall’infanzia, ispirata in particolare da un capo firmato da Yves Saint Laurent. Diplomata all’istituto privato ESMOD di Parigi, negli anni […]
[…] Catherine cominciò ad interessarsi alla moda sin dall’infanzia, ispirata in particolare da un capo firmato da Yves Saint Laurent. Diplomata all’istituto privato ESMOD di Parigi, negli anni […]
Stone Island è un marchio italiano di abbigliamento fondato nel 1982 da Massimo Osti e dal dicembre 2020 di proprietà …
[…] Papà aveva un negozio di tessuti che è fallito e ha portato tutto casa. Noi giocavamo con stoffe bellissime, campioni, ricami; disegnavamo sui cartamodelli. Il nostro primo sogno, quello di fare i ballerini, fu superato da quello di diventare stilisti. E quando a 16 anni, finita l’high school, siamo andati a fare un corso estivo alla Parsons di New York abbiamo capito che il sogno stava diventando realtà. […]
[…] L’imbarazzo che provava Roy nell’entrare nei grandi negozi di lingerie per acquistare dei regali di biancheria a sua moglie lo portò nel 1977 ad aprire un piccolo negozio di biancheria intima. Raymond, rendendosi conto che altri amici maschi avevano avuto la stessa esperienza, decise di studiare il mercato della lingerie così chiedendo un finanziamento alla banca e ad alcuni parenti, realizzò il suo progetto di aprire il primo Victoria’s Secret all’interno dello Stanford Shopping Center. […]
Proprio come Lady Duff Gordon ha trascorso ore e giorni con i suoi clienti prima di disegnare i suoi famosi “abiti della personalità”, il team di Camilla ha dedicato la stessa devozione alla creazione di lingerie e pigiami Lucile. Il marchio parla dell’amore e di tutto ciò che è femminile, dai colori, alle trame e al modo in cui un capo scorre: Camilla mira a evocare un sentimento, affinché chi lo indossa abbracci il romanticismo e la sensualità di ogni capo.
[…] Nel 1957 l’azienda si espande e si trasferisce nella nuova sede progettata dall’architetto industriale Eugenio Salvarani, cambiando il nome in Max Mara. Achille Maramotti voleva un nome che potesse essere pronunciato in qualsiasi lingua e tuttavia non alludesse a nessuno in particolare. Il “Max” veniva da un personaggio locale chiamato Conte Max, un uomo perennemente ubriaco ma sempre affascinante, “Mara” dal cognome di famiglia diminuito. […]
[…] La prima collezione conteneva pochi capi che si collegavano fra foro soprattutto a una giacca bianca che, solo con un cambio di accessori, diventava un capo da indossare di sera o di giorno. Il colore “bianco” diventa un tratto distintivo del brand insieme a capi comodi ma nello stesso tempo eleganti. […]
[…] Cesare Paciotti si afferma per la sua creatività nel creare scarpe classiche, ma raggiungerà l’apice del successo solo quando inizierà a creare le prime collezioni per donna, nei primi anni ’90, proponendo tacchi vertiginosi abbinati a dettagli molto sensuali […]
[…] aprì lo “Studio Molyneux”, una casa di prêt-à-porter di alta qualità per gli USA, mostrando una collezione in un salone a un piano del suo vecchio indirizzo parigino in Rue Royale. I modelli classici di Edward erano lontani dal nuovo stile giovanile degli anni 60’ e il progetto non ebbe successo […]
[…] Cartier ha una lunga storia di vendite ai reali. Il re Edoardo VII di Gran Bretagna si riferiva a Cartier come
“King of Jewellers, Jeweler of Kings”. Per la sua incoronazione nel 1902, Edoardo VII ordinò 27 diademi ed emise un mandato reale a Cartier nel 1904. Presto seguirono mandati simili dai tribunali di Spagna, Portogallo, Russia e Casa d’Orleans. […]
[…] La prima cosa che abbiamo sentito da molte persone – clienti, acquirenti e stampa per la prima volta è stata “finalmente qualcosa di nuovo!” Ed è vero. I nostri pezzi sono molto speciali ed è per questo che stiamo ricevendo un feedback così meraviglioso da tutte queste grandi donne in tutto il mondo. Con i nostri pezzi vintage, mescoliamo i tessuti e vogliamo sempre raccontare […]
[…] Le sue calzature sono il risultato del mix perfetto tra la tradizione artigianale e le innovazioni tecnologiche degli ultimi anni. Per la loro produzione, il brand si affida alle migliori imprese specializzate dell’Emilia Romagna, il cuore del Made in Italy. […]
Nota per il suo stile casual e sportivo, fu una delle maggiori creatrici di moda americane. Tra le sue creazioni più note si ricordano il monastic dress (1938), dalla linea semplice e rigorosa, e il pop-over dress (1942), in denim trapuntato.
[…] In breve tempo apre un negozio nel centro di Elmira, che chiama People’s Place; sebbene fosse diventato
un negozio di culto, soprattutto fra i giovani, che ospitava frequentemente DJ Contest e musica dal vivo, […]
[…] Oggi l’azienda è presieduta da Patrick Thomas, pronipote del fondatore e rappresentante della quinta generazione Hermès (la famiglia detiene ancora l’86% del capitale), si distingue per la produzione di piccola pelletteria fatta a mano […]
[…] di Innerleithen nella regione di Borders. Henry Ballantyne affittò storico mulino scozzese lo Caerlee Mill e proseguì, ampliando, la produzione di famiglia della lana e si impose nel commercio del tweed e della lavorazione del tartan. La metà del diciannovesimo secolo era il periodo di grande prosperità e rapida espansione nel commercio di Tweed. Periodo in cui i tessuti scozzesi di lana erano molto popolari […]