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Olga de Grésy, Olga Cisa Asinari di Grésy, è stata una nobildonna, imprenditrice e stilista italiana specializzata in maglieria, attiva tra il 1928 e il 1984. La sua azienda, Mirsa, fu una delle aziende di maglieria italiane di maggior successo dell’immediato secondo dopoguerra.
La marchesa Olga Ida Maria di Villarey è nata a Triora, e precisamente ad Aigovo frazione del comune di Molini di Triora situata nella provincia di Imperia in Liguria, il 22 agosto del 1900. Figlia del tenente di vascello Carlo Wladimiro Onorato e di Ferraironi Ilda Luigia, discendente da una antica famiglia triorese, e aveva tre fratelli — Mario, Luigi, Carlo – e una sorella – Marta -. A Torino Olga sposò, il 3 giugno 1922, il conte Orazio Cisa Asinari di Grésy, signore di Soglio e Casasco, e di conseguenza ne assunse il cognome, venendo comunemente chiamata Olga di Grésy e ebbe due figli: Alessandro (Sandro), che ereditò i titoli del padre nel 1958, e Vladimira (Mirella). Nel 1926 il marito Orazio perse in borsa la fortuna di Grésy, il che significava che Olga dovette lavorare per vivere iniziando a cucire a mano abitini per bambini e passando successivamente a utilizzare macchinari per maglieria.
Olga di Grésy avvia la sua attività più ampiamente nel 1928 realizzando abbigliamento per bambini in una fabbrica di jersey, con centro di produzione a Milano, divenendo in breve tempo direttrice artistica e creatrice di modelli. Acquisisce le competenze e l’esperienza necessaria per aprire una propria piccolo fabbrica per realizzare una prima collezione di maglieria fantasia. Prima della guerra, nel 1933, si sposta a Galliate, in provincia di Novara, dove apre una propria piccola fabbrica riprendendo in pieno la sua attività, la amplia, la riorganizza su base industriale. Realizza una prima collezione di maglieria fantasia firmata Mirsa (dalle iniziali dei figli, Mirella e Sandro).

Nel 1949 presenta a Parigi una collezione di abbigliamento di alta moda che riscuote un grande successo anche presso i produttori americani.
Amatissima a Galliate, la marchesa de Grésy attua numerose provvidenze a favore dei suoi dipendenti, organizzando presso gli enti cittadini strutture di sostegno per gli impiegati, gli operai e le loro famiglie.
Nel 1951 partecipa a Firenze alla prima sfilata di alta moda in Italia, la “First Italian High Fashion Show”. Nel 1952, sempre a Firenze, insieme ad altre prestigiose firme dell’epoca, partecipa alla storica sfilata che utilizzò per la prima volta la celebre “Sala Bianca” di Palazzo Pitti.
Sotto questa spinta commerciale favorevole, che la porta a sviluppare ancor più la produzione, occupando fino a oltre 500 dipendenti.
Nel 1953 gli fu attribuito il Neiman Marcus Fashion Award, meglio noto come l’Oscar della moda. I modelli della MIRSA ebbero una diffusione mondiale.
Nel 1966, per i suoi meriti imprenditoriali, la marchesa Olga Rey de Villarey de Grésy viene nominata cavaliere del lavoro dal presidente Antonio Segni un’onorificenza che riconosceva il suo successo negli affari e che raramente veniva assegnata alle donne – è stata una delle prime donne a fregiarsi di questo titolo-.
Nel 1970, i capi prodotti da Mirsa e che portano il nome di Olga di Grésy furono venduti attraverso I. Magnin, Abercrombie & Fitch e altri grandi magazzini.
Le collezioni di Grésy erano note per la maglieria molto varia, che comprendeva non solo capi in maglia, ma anche in particolari tessuti a maglia che assomigliavano al velluto o al patchwork che erano realizzati con filati pregiati e tinti dall’azienda. Capi versatili, pensati per essere indossabili in qualsiasi momento della giornata o della sera con lievi cambiamenti di stile, e che erano adatti per una clientela vasta in tutte le età.
Così la camicia stampata veniva mostrata sopra i pantaloni – bianchi o verdi per abbinarli all’occhio luccicante – e poi sopra una gonna lunga in tessuto sante. Una sciarpa di seta con la stessa stampa è stata trasferita dal collo per un effetto sportivo alla vita per una sensazione da sera. Poi la marchesa ha fatto indossare alla modella un paio di pantaloni a righe bianche e blu con conchiglia blu e sciarpa di seta a righe e pois. Ha aggiunto un cappotto in maglia blu lungo fino alla punta delle dita, poi lo ha sostituito con un cappotto midi bianco con tasche con patta per un effetto diverso. – The New York Times
Nel 1970, Olga di Grésy condivise le responsabilità di progettazione con la nuora, Louisa.
Nel marzo 1977 Mirsa entrò in amministrazione controllata , anche se continuò a produrre maglieria per conto terzi fino al 1984.
La “MIRSA”, come molte altre fabbriche del settore manifatturiero, ha chiuso i battenti nel 1984.
La marchesa Olga de Grésy è morta a San Sebastiano del Po, in provincia di Torino, il 26 agosto del 1994 all’età di 94 anni.
aggiornato al 30 dicembre 2019
Autore: Lynda Di Natale Fonte: web