Tag
abbigliamento unisex, abiti iconici, accessori Lapidus, Alain Delon, Beatles moda, brand Lapidus, Brigitte Bardot, casa di moda parigina, couture moderna, couturier francese, design francese, eleganza essenziale, eleganza francese, eleganza minimalista, eredità Lapidus, fashion history, Groupe Bogart, Haute Couture, jeans couture, Lanvin, Lapidus brand, Lapidus pour Femme, Lapidus pour Homme, look parigino, look unisex, maison Ted Lapidus, moda anni 60, moda anni 70, moda contemporanea, moda femminile, moda funzionale, moda genderless, moda maschile, moda parigina, moda prêt-à-porter, moda senza genere, moda vintage, occhiali Lapidus, Olivier Lapidus, Olivier Lapidus designer, Parigi anni 60, prêt-à-porter francese, profumi francesi, profumi Ted Lapidus, safari jacket, sahariana, stile militare, stilista ebreo russo, Stilista francese, stilista rivoluzionario, stilista storico, stilista uomo-donna, stilisti francesi, storia della moda francese, storia Ted Lapidus, Ted Lapidus, Ted Lapidus 2025, Ted Lapidus storia, Twiggy
Ted Lapidus: il couturier che vestì la libertà – l’uomo che inventò il look unisex
C’è stato un tempo in cui la moda francese respirava eleganza e rivoluzione insieme. Era la Parigi degli anni ’60, quando tra le vetrine di Avenue Montaigne spuntò un nome destinato a cambiare per sempre il modo di vestire uomini e donne: Ted Lapidus, considerato il creatore e il pioniere del unisex e del safari. Fu il primo stilista a lanciare la spallina sotto le giacche, in stile militare sia per uomo che per donna, e fece del blue jeans mainstream, un abito di alta moda.
Nato Edmond Lapidus il 23 giugno 1929 a Parigi, da una famiglia ebraico-russa emigrata in Francia, portava nel sangue l’arte del taglio e del filo: suo padre era un sarto, e in quel laboratorio parigino imparò le basi di un mestiere che avrebbe trasformato in arte.
✂️ Dai laboratori di Dior alla maison tutta sua
Dopo gli studi di sartoria e un periodo formativo presso la Maison Dior, Lapidus decise di spiccare il volo aprendo nel 1951 la sua casa di moda a Parigi.
Il suo approccio era diverso: più moderno, più reale. Credeva che la moda dovesse appartenere alla strada, non solo ai salotti. Fu tra i primi couturier a portare elementi militari, uniformi, e jeans nel mondo dell’alta moda con lo spirito “unisex”. Una rivoluzione. Dalla fine della guerra, il tema preferito dello stilista era lo stile marinaro dopo che uno dei suoi amici aveva una importante scorta di medaglie militari; da qui l’idea dello stilista di trasformarli in bottoni, scolpendo un’ancora e due gigli, facendolo diventare il suo logo, il suo emblema.
Negli anni Sessanta la sua stella brillò: le sue creazioni vennero indossate da Brigitte Bardot, Françoise Hardy, Alain Delon, Twiggy che, lo stilista la persuase a far indossare un abito e una cravatta piuttosto che una minigonna. Persino John Lennon era un ammiratore e nel 1969 chiese a Lapidus di disegnare una borsa di pelle bianca per ospitare una serie di quattordici litografie erotiche da lui realizzate. Conosciuta come “Bag One“, l’edizione limitata di 300 borse incorporava cerniere, maniglie e serratura, oltre alla firma di Lennon in nero, ed era cucita a mano in Italia e successivamente autografata dai Beatles. Lapidus ha anche disegnato l’abito bianco che Lennon indossava sulla copertina dell’album The Beatles’ Abbey Road.
Nel 1963 entrò nella prestigiosa Chambre Syndicale de la Haute Couture, ma non smise mai di guardare avanti: Lapidus fu uno dei padri fondatori del prêt-à-porter francese.
Ted introduce il concetto di moda adatta sia agli uomini che alle donne, e disegna ispirandosi al completo tipico degli australiani degli anni Settanta dando vita al look safari.
La moda è per i ricchi.
Voglio che i giovani abbiano … bellezza.
Ted Lapidus
Lapidus disegnava sempre i suoi bozzetti di moda con la stessa testolina di bambola, soprannominata “la bambola di Lapidus” o “Koukla”.
I profumi Ted Lapidus saranno lanciati con successo in collaborazione con L’Oréal nel 1970. Tra le fragranze più famose troviamo Alcazar e Altamir. Alla fine degli anni ’70 l’etichetta Lapidus iniziò a produrre accessori di moda mentre il mercato dell’alta moda declinava.
💼 Lo stile Lapidus: eleganza funzionale e spirito libero
Ted Lapidus credeva nella bellezza della semplicità.
I suoi capi erano riconoscibili per linee pulite, tagli geometrici, spalle strutturate e un’eleganza disinvolta.
Fu lui a rendere leggendaria la sahariana, la giacca safari che divenne simbolo di libertà e avventura negli anni ’70.
Altri capi iconici del suo guardaroba ideale:
- la giacca militare con alamari e bottoni dorati, portata anche dalle donne;
- il tailleur unisex, che annullava i confini di genere;
- il jeans sartoriale, portato per la prima volta sulle passerelle parigine;
- gli occhiali dalle forme geometriche, ancora oggi simbolo di un’estetica vintage raffinata.
Lapidus inventò il look androgino elegante, precorrendo di decenni la moda genderless che oggi domina il mercato.
Ogni suo capo parlava di libertà, indipendenza e forza individuale.
Il successo internazionale
Negli anni ’70 e ’80, il nome Ted Lapidus divenne sinonimo di chic moderno.
Le sue boutique si moltiplicarono tra Parigi, Londra, Tokyo e New York.
Parallelamente nacquero le linee di accessori, profumi e occhiali: strategia che lo rese uno dei pionieri del “total look”.
Nel 1970 lanciò “Lapidus pour Homme”, fragranza virile e raffinata, seguita da “Ted Lapidus pour Femme”, ancora oggi venduta con successo.
Lapidus ha sponsorizzato la squadra di corse automobilistiche di Formula 1 francese Automobiles Gonfaronnaises Sportives nel 1990.
Nel 1995 il marchio venne acquisito dal Groupe Jacques Bogart, che ne gestisce tuttora la parte commerciale, mantenendo vive le collezioni di profumi, accessori e abbigliamento in licenza.
Nel 1996 Lapidus ha disegnato sia la divisa da casa che quella da trasferta per lo Sport Club Corinthians Paulista, utilizzati quell’anno in Copa Libertadores e Copa Conmebol.
Nel 2000 l’etichetta Lapidus ha cessato di produrre haute couture ed è ora nota principalmente per i suoi accessori di moda di orologi e profumi.
Vita privata e il legame con Olivier Lapidus
Dietro il couturier si nascondeva un uomo riservato, elegante e curioso del mondo.
Ted ebbe un solo figlio, Olivier Lapidus, nato nel 1958 dal matrimonio con Véronique Zuber, Miss Paris 1954 e Miss France 1955, celebre attrice francese. Oltre a Olivier, Ted Lapidus ha avuto altri due figli: Eloise e Thomas.
Olivier crebbe tra tessuti, passerelle e sketchbook, diventando lui stesso designer e direttore creativo.
Dopo aver guidato la maison paterna per anni, Olivier Lapidus intraprese poi la propria carriera artistica, arrivando persino a dirigere Lanvin nel 2017, prima di dedicarsi al design digitale e all’interior design.
Quando Ted Lapidus morì, il 29 dicembre 2008, la Francia salutò uno dei suoi grandi couturier.
Nel 2009, Olivier raccolse l’eredità del padre, custodendo il marchio e la sua memoria con rispetto e innovazione.
🧵 Gli stilisti e i direttori creativi del brand Lapidus
Nel corso degli anni, diverse figure hanno contribuito a mantenere viva la maison o a reinterpretarne lo spirito:
| Periodo | Stilista / Direzione creativa | Note principali |
|---|---|---|
| 1951–1989 | Ted Lapidus | Fondatore, haute couture e prêt-à-porter unisex |
| 1989–2000 | Olivier Lapidus | Rilancio moderno del marchio, linee uomo/donna |
| 2000–2008 | Team interno (post Lapidus) | Gestione stilistica coordinata con licenze |
| 2008–oggi | Olivier Lapidus & Groupe Bogart | Focus su accessori, profumi e collaborazioni |
🗓️ Timeline – Dal laboratorio alla leggenda
| Anno | Evento |
|---|---|
| 1929 | Nasce Edmond “Ted” Lapidus a Parigi |
| 1951 | Apre la sua prima maison |
| 1963 | Entra nella Chambre Syndicale de la Haute Couture |
| 1968 | Lancia la moda unisex e la sahariana |
| 1970 | Prima linea di profumi “Lapidus pour Homme” |
| 1980s | Espansione internazionale e licenze |
| 1989 | Olivier Lapidus entra nella maison |
| 1998 | Acquisizione da parte del Groupe Jacques Bogart |
| 2008 | Muore Ted Lapidus a Cannes |
| 2025 | Il brand continua con profumi, occhiali e accessori di lusso |
🌍 L’eredità oggi …
Oggi, il marchio Ted Lapidus continua a vivere grazie al Groupe Bogart, che ne cura la produzione di profumi, accessori e eyewear.
Il nome evoca ancora quel gusto sobrio e raffinato della Parigi anni ’70, reinterpretato in chiave contemporanea.
Olivier Lapidus ne custodisce la memoria e ogni tanto partecipa a progetti che omaggiano la visione paterna.
Ted Lapidus è rimasto il couturier che portò la strada nella couture.
Il suo stile è un linguaggio senza tempo: pulito, libero e autentico.
In un mondo che cambia forma ogni stagione, la sua eleganza resta una costante.
Ted Lapidus non disegnava solo abiti, disegnava la libertà di essere se stessi.
aggiornato al 22 ottobre 2025
Autore: Lynda Di Natale Fonte: web Immagine: AI