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befana_perfettamente_chic_1.jpgLa famiglia di Manuel è composta da lui e sua nonna. Lui, da bambino, desiderava una famiglia normale come quelle di tutti i suoi amici, ma sua nonna gli aveva spiegato che, anche se non aveva i genitori che lo seguivano e lo coccolavano, lei lo amava per tutti e due. Quando il ragazzo fu abbastanza adulto, la donna gli spiegò che sua madre lo aveva concepito all’età di tredici anni e i genitori di suo padre (diciassettenne, troppo immaturo per prendersi la responsabilità di crescere un figlio), dopo aver saputo che aveva messo incinta una tredicenne, avevano allontanato il figlio dalla città. A sua mamma il ruolo di madre stava un po’ stretto ed era scappata di casa pochi mesi dopo aver compiuto diciotto anni, facendo perdere ogni traccia di sè. Quando sua nonna gli chiese di perdonare i suoi genitori e non provare odio per loro, per lui non fu difficile accontentarla. Non poteva provare rancore per due sconosciuti. Crescendo, il più grande desiderio del giovane era quello di creare una famiglia tutta sua.befana_perfettamente_chic_2.jpg

Il giovane era molto affascinante e le ragazze facevano a gara per farsi notare da lui. Quelle con cui decideva di uscire, però, perdevano  interesse non appena Manuel parlava dei suoi progetti. Lui continuava a perseguire i suoi obbiettivi. Sua nonna aveva lavorato finché aveva potuto, mettendo da parte abbastanza denaro da permettergli di studiare. Lui ci teneva a non deluderla.

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Adorava dipingere e aveva intrapreso gli studi artistici sperando di costruirsi un futuro nel mondo dell’arte. Conobbe Flavia all’università. Grazie alla sua passione per la fotografia, lei aveva vinto un concorso e le sue foto erano state esposte nei corridoi dell’università. I soggetti immortalati in quelle immagini, rispecchiavano la grande sensibilità della persona che le aveva fotografate e Manuel ne rimase colpito. Non fu facile per lui riuscire ad incontrare la ragazza. Quando finalmente ci riuscì, per lui fu amore a prima vista e, nonostante lei stesse per sposarsi, non riusciva a darsi pace. Quella ragazza era sempre nei suoi pensieri. Quando si era ormai rassegnato all’idea di non avere speranza con lei, una compagna di studi gli disse che il futuro sposo di Flavia, a pochi giorni dalle nozze, era scappato con la sua migliore amica. Lui non riusciva a capacitarsi che qualcuno avesse potuto tradire una ragazza tanto speciale.

Per un po’ Flavia restò lontana dall’università. Manuel la ritrovò un anno più tardi. Entrambi si erano iscritti ad un seminario tenuto da un famoso artista. Arrivati in ritardo, si sedettero uno accanto all’altra. La passione comune per l’arte fece nascere la loro amicizia. Manuel scoprì che lei era figlia unica.  I suoi genitori (un’avvocatessa e un ingegnere) erano stati sempre troppo impegnati con le rispettive carriere per darle le attenzioni che richiedeva. Quando il giovane le raccontò la sua storia e le parlò di sua nonna, lei gli disse che era stato fortunato. Sua nonna almeno gli aveva regalato l’affetto negatogli dai genitori. Lei, pur avendo i genitori, era cresciuta in un ambiente freddo. Le uniche persone da cui aveva ricevuto affetto erano state le sue tante babysitter che cambiava molto spesso. Un giorno Manuel le propose di conoscere sua nonna e lei accettò con entusiasmo. Lui ne parlò all’anziana donna che gli suggerì di invitarla a pranzo. La ragazza rimase incantata dalla simpatica vecchietta e dal modo in cui il giovane  la guardava e si prendeva cura di lei. Il giovane cominciò ad occupare un posto sempre più importante nel cuore di Flavia che, ben presto, si accorse di non pensare più alla sua delusione d’amore. I pranzetti a casa di nonna Titti si fecero sempre più frequenti e la ragazza si sentiva sempre più parte di quella piccola famiglia. Manuel dichiarò il suo amore alla fanciulla il giorno del suo compleanno. L’aveva invitata a pranzo e la nonna le aveva fatto una sorpresa preparandole una torta di compleanno. Lei, vinta dall’emozione, abbracciò la vecchina ringraziandola. Le sue feste di compleanno non erano mai state così piene di calore e nessuno le aveva preparato una torta con le sue mani. Quando il giovane la riaccompagnò a casa quel pomeriggio, le confessò di essersi innamorato di lei dal primo momento in cui l’aveva vista. A quella rivelazione lei sentì le farfalle nello stomaco. Non aveva mai provato prima quell’emozione. Finalmente aveva trovato qualcuno che l’amava per quello che era, senza cercare di approfittare dei vantaggi dovuti alla posizione dei suoi genitori. Anche lei lo amava. Forse quello era il suo primo vero amore.befana_perfettamente_chic_4.jpg

Una volta terminati gli studi ed aver ottenuto un lavoro che gli garantisse una certa stabilità economica, Manuel decise di chiedere a Flavia di sposarlo. Per farlo chiese aiuto alla nonna. Da bambino era molto goloso ed aspettava che arrivasse la mattina del sei gennaio, perché sapeva che avrebbe trovato appesa all’albero una calza piena di dolciumi. Le sue calze non erano mai uguali a quelle dei suoi compagni. La nonna gli confezionava ogni anno una calza diversa. Anche adesso che lui era un uomo continuava a farlo. Il mattino dell’epifania telefonò a Flavia e la invitò a pranzo. Lei, sapendo che i genitori avrebbero pranzato fuori, accettò volentieri. Non le piaceva pranzare da sola. Arrivata a casa di Manuel, con sua grande sorpresa, trovò ad aspettarla anche sua madre e suo padre. La ragazza era confusa. Che ci facevano lì i suoi? Il suo innamorato la prese per mano e le disse che sull’albero c’era qualcosa per lei. Flavia gli sorrise e si lasciò condurre verso l’albero.befana_perfettamente_chic_5.jpg

Notò che sull’abete era appesa una calza sulla quale c’era scritto “Mi vuoi sposare?” Manuel gliela porse e le chiese di guardarci dentro. Lei, con le mani che le tremavano dall’emozione, la prese e ci guardò dentro. befana_perfettamente_chic_6.jpgPrese lo scatolino che spiccava tra i vari cioccolatini, lo aprì e, quando vide l’anello al suo interno, scoppiò in lacrime. Manuel prese l’anello e guardò la ragazza: “Ti prometto che, se accetti di sposarmi, farò di tutto per regalarti una famiglia perfetta.” Lei tirò su col naso, si asciugò gli occhi e, cercando di sorridere gli rispose che sì, voleva sposarlo. Il giovane le mise l’anello al dito e l’abbracciò sotto lo sguardo commosso dei genitori di lei e di sua nonna.

Autore: Clorinda Di Natale