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Clorinda Di Natale, Clory, Coppia giovane, Genitori e figli, Love-story, Racconti d'amore, Regole dei genitori, Regole di casa, Storia d'amore
Da quando Alyssa ha presentato Leo ai genitori loro hanno modificato alcune regole riguardanti le sue serate fuori casa. Lei vorrebbe che suo padre e sua madre le dessero più fiducia. Si è sempre comportata bene. Non capisce il motivo di tutte quelle imposizioni. Ormai ha raggiunto la maggiore età. Nella sua comitiva è stata la prima a compiere i diciotto anni e tutti i suoi amici hanno preso parte alla sua festa. Fra qualche settimana sarà la volta della sua migliore amica e lei dovrà lasciare la festa entro le ventitré: sul più bello. Vorrebbe provare a convincere i genitori a cambiare alcune regole ma suo fratello Alberto da un po’ di tempo sembra voler mettere alla prova la pazienza di Ester e Michele combinando guai a non finire.

La ragazza è disperata. L’unica sua speranza è sua zia Ida, la sorella minore di suo padre. Alyssa non ha segreti per lei che la capisce come nessun altro sa fare. La prima a cui ha detto di essere innamorata è stata sua zia che con i suoi consigli l’ha aiutata a conquistare il cuore di Leo. A zia Ida ha confidato tutte le sensazioni provate quando lui le ha dichiarato di amarla ed è stata la prima a cui la fanciulla lo ha presentato. Oggi si festeggia il sesto compleanno di sua sorella Gaia e zia Ida è li con le sue due figlie per dare una mano a preparare la festa. Mentre le tre bambine giocano in cameretta, Alyssa approfitta del fatto che sua madre è dal dentista con Alberto e si confida con sua zia: “Non capisco perché tutte queste regole. Mi sono sempre comportata bene, ho buoni voti a scuola. Non li ho mai ingannati come fanno le mie amiche coi genitori. Eppure non si fidano di me.” La zia sorride: “Certo che si fidano di te. Anche se ti sembra strano, il loro comportamento è normalissimo.” Alyssa sospira: “Papà ha elencato le regole a Leo e lo ha minacciato dicendogli che se io vengo meno ad una sola lui può scordarsi di continuare a frequentarmi. Mi ha messa in imbarazzo. Ma dico! Non si ricorda quando era ragazzo? Non credo che il nonno gli abbia mai fatto qualcosa del genere.” La zia la guarda sorridendo divertita: “Non credere che i tuoi nonni siano sempre stati accondiscendenti come lo sono ora con te e i tuoi fratelli. Aiutami con questa roba così ti racconto.” Mentre Alyssa si dedica ai tramezzini zia Ida inizia a raccontare di quando lei e suo padre erano ragazzi: “… Poi tuo padre ha conosciuto tua madre e si è trasformato nel fidanzato che tutte le madri vorrebbero per le loro figlie. Ester era innamoratissima di lui e non faceva che tesserne i pregi. Quando Michele si è fatto avanti con i tuoi nonni materni gli è stato riservato lo stesso trattamento che ha ricevuto Leo. Tra le regole imposte da tuo nonno ce n’era una in particolare che tuo padre proprio non riusciva a mandare giù. Ogni volta che portava fuori tua madre dovevano essere accompagnati da uno dei fratelli di lui o di lei. Se nessuno poteva accompagnarli, pur di stare un po’ insieme, restavano a casa di uno o dell’altra.” Alyssa è sconcertata: “Ma è assurdo!” Zia Ida sorride soddisfatta: “Bisognava salvare le apparenze. Non stava bene che una ragazza uscisse da sola con un ragazzo. Anche mio padre ha imposto la stessa regola a tuo zio e me. Qualche volta, per poter uscire durante i giorni di festa, chiedevamo a tuo padre il permesso di portarti al parco o a prendere un gelato. Ad un certo punto Michele ha cercato di convincere nostro padre che ormai nessuno faceva più caso a certe cose, che poteva fidarsi di noi. Tuo nonno, però, è molto testardo e non gli ha dato ascolto. Solo quando tuo zio mi ha chiesto di sposarlo lui si è deciso a lasciarci uscire da soli.” Alyssa riflette in silenzio su ciò che ha appena sentito da sua zia.

Rabbrividisce al pensiero di dover uscire portandosi dietro quel rompiscatole di suo fratello. Leo e lei non potrebbero nemmeno scambiarsi uno sguardo senza che Alberto non faccia battutine sceme. Non avrebbero un solo momento di privacy. Non potrebbero scambiarsi neanche un bacio o una carezza: “Ammetto di essere fortunata rispetto a voi ma mi sembra di essere cenerentola. Come faccio a partecipare alle feste dei miei amici se alle ventitré devo essere a casa?” In quel momento entra in cucina il padre della ragazza, prende un tramezzino e, prima di addentarlo, chiede: “Posso restare o parlate di cose di donne?” Ida, senza pensarci due volte, gli racconta del dialogo con sua nipote. Lui sorride. Alyssa guarda sua zia speranzosa. La donna lancia un’occhiata d’intesa a Michele: “Alyssa si chiedeva come potrà divertirsi alle feste dei suoi amici se alle ventitré deve essere a casa.” Michele guarda sua figlia con perplessità: “Non mi risulta che i tuoi amici abbiano in programma di dare delle feste. Tua madre non me ne ha parlato.” Alyssa sospira: “Fra due settimane c’è la festa dei diciotto anni di Fabiola e poi anche gli altri festeggeranno la maggiore età.” L’uomo finge indifferenza: “Tu ci vorresti andare con … Come si chiama?” Alyssa lascia cadere le braccia sconsolata: “Lo vedi zia? È inutile parlare con lui. E’ così antico! Non ricorda nemmeno il nome del mio ragazzo.” Michele guarda Ida: “Dovevo costringere lei e il suo ragazzo a portarsi dietro Alberto ogni volta che escono.” Alyssa fa per andarsene via ma suo padre la trattiene per un braccio: “Credevo sapessi che puoi sempre parlare chiaro con tua madre e me. Per le occasioni di festa sono previste regole speciali. L’importante è che tua madre ed io siamo sempre informati su dove vai e con chi sei.” Alyssa si volta a guardare suo padre che le sorride.Poi torna serio: “Se vuoi partecipare alle prossime feste non ripetere mai più quello che hai detto poco fa. Primo: non è vero che sono antico. Secondo: lo so benissimo che lui si chiama Leo. Terzo e più importante di tutti: quando qualcosa ti preoccupa, per favore, parla con uno dei tuoi genitori. Eravamo preoccupati che per stare dietro ad Alberto ci fosse sfuggito qualcosa di te. Sei una ragazza responsabile e crediamo di poterci fidare di te. Questo ci permette di gestirci meglio coi tuoi fratelli. Se, però, hai qualche difficoltà devi dircelo.” Alyssa è sorpresa. Suo padre si fida di lei. Lo abbraccia contenta. In quel momento rientra sua madre. Michele le parla dell’accaduto e tutte le preoccupazioni di Alyssa finiscono in un allegro viaggio nei ricordi di gioventù dei suoi genitori e di sua zia. Adesso, però, ha una nuova consapevolezza: i suoi genitori si fidano di lei, la capiscono e cominciano a considerarla come un’adulta. Lei farà il possibile per non deluderli.
Autore: Clorinda Di Natale