Vincenzo Ferdinandi
Ferdinandi amava lo stile con misurato buon gusto e aveva una innata abilità nel taglio. La sola leziosità che aveva, come gesto scaramantico, era quello di cucire personalmente l’ultimo bottone del capo realizzato.
Ferdinandi amava lo stile con misurato buon gusto e aveva una innata abilità nel taglio. La sola leziosità che aveva, come gesto scaramantico, era quello di cucire personalmente l’ultimo bottone del capo realizzato.
Impiegando la pelliccia per capi di abbigliamento tradizionalmente realizzati in tessuto, come i tailleurs, con una varietà di soluzioni che nulla aveva da invidiare a quella consentita dai tessuti, ha trasformato la pelliccia da espressione di un lusso conservatore nella forma e nella funzione, in un materiale oggetto di sperimentazione e di innovazione.
Molto noto negli anni ’60 per il suo stile stravagante e onirico, è considerato come colui che ha rivoluzionato, grazie alla spettacolarizzazione della moda, il ruolo del “sarto”, pressoché invisibile, trasformandolo nella figura dello “stilista” odierno. Maestro indiscusso della moda italiana.
stilista diventa famosa per l’uso del collo-mantellina, della cappa corta, delle maniche ampie, del casco (famoso quello del 1959 decorato con ciliegie) e del poncho.