I guanti (Wedding gloves) non sono un accessorio da sposa, ma un elemento che completa l’abito stesso, anche se non obbligatorio o indispensabile, ma che punta al bon ton. Anche gli abiti da sposa più belli del mondo, senza i giusti elementi rischiano di diventare anonimi, così come gli abiti da cerimonia più semplici e discreti, possono trasformarsi in abiti superlativi con gli accessori giusti.

Se si decide di indossare i guanti, è importante riuscire a sfilarli, con un movimento piuttosto rapido, elegante e raffinato; dopo l’ingresso in chiesa (sfilate prima le dita, tenendo il palmo della mano leggermente verso di voi, partendo dall’indice della mano sinistra e poi tirate il guantino con delicatezza, con un gesto rapido ed elegante) appoggiateli sull’inginocchiatoio, accanto o sopra al bouquet.
Dopo la cerimonia in chiesa o in comune, i guanti non vengono più indossati, dando rilevanza alla fede e saranno riposti, così come il velo. Fanno eccezione alcuni modelli che posso essere tenuti in chiesa e sono considerati veri e propri elementi dell’abito.
Anticamente i guanti erano segnati da una promessa d’amore: venivano inviati alle donne da giovani innamorati come segno di amore e devozione eterna, se lei li indossava significava che ricambiava il sentimento. Avere in dono un paio di guanti per una donna significava ricevere una dichiarazione d’amore.
La misura e lo stile del guanto, deve essere abbinata all’abito da sposa e al velo, mantenendo l’armonia nell’insieme. Abito bianco guanti bianchi; abito avorio guanti avorio seguendo, dove è possibile, lo stesso tessuto. Considerate la stagione in cui si tiene il matrimonio: tessuti molto leggeri per l’estate come il pizzo, il tulle, l’organza e così via; tessuti più pesanti per l’inverno, come il raso, il cachemire o la lana pesante.
La lunghezza dei guanti è decisa dall’abito; quelli corti sono più indicati per gli abiti con le maniche o con gonne ampie, mentre, se si indossa un abito senza spalline con spalle scoperte, modello sirena e gonne importanti con strascico, sono da preferire quelli lunghi che nell’insieme donano alla sposa un’ immagine particolarmente romantica e da diva.
In modo “indicativo” stiliamo un elenco:
- Guanti lunghi con dita, lunghi fin sopra il gomito, sono adatti per abiti con un generoso decolté, modello sirena con gonne lunghe a strascico o a tubino, realizzati in tessuti lucidi come il raso o il satin in seta o in velo
- Guanti corti con dita, che superano di poco il polso, questo modello dona alla sposa un effetto chic e bon ton. Ideali per abiti corti, si adattano con tessuti in tulle a maglia fine o retina o, per abiti da sposa manica lunghe, in tessuti lucidi (raso o satin in seta)
- Guanti senza dita, sono dei manicotti, lunghi o corti, a infradito e fermati con un elastico o anellino quasi invisibile all’anulare. La lunghezza dipende dalle maniche del vestito e dallo stile
- Guanti lisci si abbinano ad abiti semplici
- Guanti ricamati abbinabili ad abiti in seta o ricamati.
- Guanti di pizzo o capretto
- Guanti in tulle o in raso (sono quelli più gettonati)
- Guanti stile diva anni Quaranta
- Guanti velati e trasparenti
- Guanti lucidi e pesanti
Ricordiamoci, però, che i guanti, di qualsiasi tipo, non sono accettati in alcuni riti di matrimonio.

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