“C.V.D.”: è una sigla che mi è sempre piaciuta, e significa semplicemente “Come Volevasi Dimostrare”. I matematici la scrivono in fondo alle dimostrazioni dei teoremi, a dire “ecco, questo è quello che vi ho detto essere vero all’inizio e ora ve ne ho dato le prove”.
Ecco, così è anche nella vita: quante volte i fatti hanno confermato le prime intuizioni? Tantissime volte, forse troppe. Perché c’é sempre quella vocina che ti dice:”dai, magari sbaglio”. E invece no, non sbagliavo. Chiamatelo intuito, sesto senso o come vi pare, ma quella cosa lì, che non è logica nè grammatica, non sbaglia praticamente mai. E ti incazzi con te stesso, perché in fondo lo sapevi che i fatti avrebbero dimostrato quello che in fondo già sapevi essere vero.
E una volta dimostrato, diventa un teorema. E, come dicevano in un video che ho visto tempo fa, un teorema è per sempre, più dei diamanti.
Quindi un’intuizione è per sempre.
C.V.D.

Autore: Thea B