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La Buccellati Holding Italia è un’azienda italiana di gioielleria, orologeria, accessori di lusso formata dalla fusione delle aziende con i già esistenti marchi Mario Buccellati e Gianmaria Buccellati, corrispondenti ai nomi anagrafici di due orafi: padre e figlio. Nell’agosto 2017 è diventata di proprietà del gruppo cinese Gangsu Gangtai Holding.
Mario Buccellati è stato un orafo, gioielliere e imprenditore italiano, fondatore dell’omonima azienda di gioielleria Mario Buccellati poi rinominata Buccellati; svolse validamente pure l’arte di argentiere, cesellatore e incastonatore di pietre preziose. Nato in una famiglia lombarda nel 1891, a quattordici anni fu costretto a lavorare per sostenere la famiglia, per la perdita prematura del padre, e venne assunto come apprendista in un laboratorio di oreficeria a Milano. Nel 1915 venne arruolato per combattere nella prima guerra mondiale; durante una battaglia restò ferito quindi ricevette una croce al merito di guerra. Alla fine del conflitto venne congedato e ritornò presso l’oreficeria che aveva lasciato al momento di andare in guerra, ma trovò un altro proprietario che aveva rilevato l’attività dal suo vecchio maestro. Rilevò a sua volta il negozio, a Largo Santa Margherita, nel 1919 e,
dopo qualche anno, decise di aprirne un altro a Roma in via Condotti nel 1925 al quale ne seguì un terzo a Firenze nel 1929.
Nel 1921 era già un artista famoso all’estero: difatti fu invitato a esporre i suoi gioielli in una mostra di Madrid; da quell’evento derivò ulteriore ammirazione per lui, che ebbe tra i suoi clienti re, papi, industriali, divi del cinema. Nel negozio milanese ogni gioiello prodotto costituiva un pezzo unico, che poi era catalogato e descritto con tutte le sue peculiarità su specifici registri ancora parzialmente conservati dagli eredi. Importante fu l’amicizia con Gabriele D’Annunzio che fu un grande ammiratore dell’arte orafa di Mario quindi un estimatore dei gioielli da lui prodotti, che ordinava e acquistava in notevole quantità: ovviamente D’Annunzio, sfoggiando i gioielli di Buccellati durante riunioni mondane nel Vittoriale degli italiani, fu un valido ambasciatore della produzione dell’orafo, poi dal poeta denominato “Mastro Paragon Coppella” e Principe degli orafi. Si affermò pure in qualità di argentiere, cesellatore e incastonatore di pietre preziose; inoltre nel periodo di penuria economica, causata dagli eventi bellici, seppe lavorare altrettanto bene rame e acciaio in manufatti che si conservano nei musei.
Nel 1951 Mario, insieme al figlio Luca, aprono un nuovo negozio sulla Quinta Strada di New York e nel 1958 un altro sulla Worth Avenue di Palm Beach costituendo l’azienda che avrebbe gestito sino i suoi ultimi giorni di vita.
Dal 1965, dopo la morte di Mario, la gestione fu condotta da quattro dei cinque figli. In particolare da Lorenzo, il secondogenito, nominato nel 1965 amministratore unico. I quattro fratelli (Luca, Lorenzo, Federico, Gianmaria mentre il quinto, Giorgio, il più piccolo, diventerà negli Stati Uniti un archeologo di fama) lavorarono insieme sino al 1969 – furono loro a trasferire nel 1967 il negozio di Milano in via Monte Napoleone) – , poi si divisero.
Mentre Luca diventò responsabile della sede di New York, nel 1971 Gianmaria lanciò il nuovo marchio Gianmaria Buccellati, aprì negozi all’estero riuscendo ad essere anche il primo italiano ad aprire con il suo marchio un negozio a Parigi nell’olimpo dei gioielli, Place Vendôme. Presente con negozi di proprietà negli Stati Uniti, in Francia e nel Regno Unito, affianca alla tradizionale operatività nel mercato della gioielleria e dell’argenteria anche quella nel mondo dell’orologio-gioiello.
Insieme a un gruppo di colleghi professionisti del settore, Gianmaria Buccellati fonda l’Istituto Gemmologico Italiano (IGI), del quale sarà Presidente per i successivi 25 anni.
Gianmaria Buccellati lancia la sua prima collezione di orologi a Ginevra nel 2001.

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Nel 2004, Buccellati organizza a Milano – seguita da Parigi e New York – l’anteprima
mondiale della collezione Animalier, composta da 28 spille a forma di animale
create intorno a straordinarie perle barocche.

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Nel 2007, ispirandosi al colore di pietre inconsuete e di grosse dimensioni, Gianmaria Buccellati disegna un’intera collezione di anelli da cocktail. La collezione è itinerante e viaggia in tutto il mondo per un anno intero, suscitando l’entusiasmo di tutti gli ammiratori del famoso e unico stile Buccellati.

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Anche Federico lanciò il suo marchio in seguito conosciuto anche come Del Vallino – a lui fece capo il negozio di Roma in via dei Condotti- . Lorenzo, che nel 1976 fu affiancato nella gestione della Mario Buccellati da Claudia Granati (nel 1980 diventerà la seconda moglie) e dal figlio Luca, fu a capo dell’azienda sino al 2011 quando, dopo 40 anni di concorrenza, due rami della famiglia Buccellati ritornarono insieme. Dalla fusione tra Mario Buccellati e Gianmaria Buccellati nacque la società Buccellati Holding Italia.
Nel 2011, dopo l’unione dei marchi familiari, l’azienda intraprese nuove esplorazioni di mercati. Nel 2013 il fondo Clessidra entra nel capitale della Buccellati Holding Italia con una quota di controllo e Gianmaria ne assume la carica di presidente onorario. Andrea Buccellati è Direttore creativo e Presidente, Gino segue il settore argento, Maria Cristina Buccellati dirige la Global Communications e Luca gestisce i rapporti Top Client.
Tra gli accessori prodotti dall’azienda anche custodie per cellulari e altri recenti arnesi tecnologici: nel 2014 fu lanciata la custodia per iPhone più costosa del mondo.
E a Gianmaria, scomparso nel 2015 dopo una lunga malattia, furono conferiti vari riconoscimenti per il suo lavoro di orafo e imprenditore.
Una storia sicuramente complessa quella del nostro articolato nucleo famigliare. Nel 1951 mio nonno Mario, con la collaborazione del figlio Luca, inaugura il primo negozio Buccellati a New York, seguito, nel 1954, da un secondo negozio nella Quinta Strada. Durante tutto questo periodo di espansione, mio padre Gianmaria affianca nonno Mario in Italia e all’estero, e acquisisce grandi competenze di laboratorio, design e gestione commerciale in Italia, a Milano, Firenze, Roma. Per mio padre, quindi, dagli Stati Uniti il passo fu breve per il decollo verso il Giappone, Hong Kong e, di ritorno in Europa, Montecarlo e Parigi – ricorda Andrea Buccellati.
Nel 2014, aprono: il nuovo store di Bal Harbour e il nuovo corner di BoonTheShop a Seoul. Contemporaneamente, la boutique di New York si sposta da 810 a 714 di Madison Avenue, in una townhouse di cinque piani, completamente arredata secondo il nuovo concept architettonico del brand e a Capri si inaugura il negozio diretto stagionale.
Una ulteriore spinta espansionistica viene dal corner di Gump’s a San Francisco dalla presenza a Dubai, presso Bloomingdale’s. Nel contempo Lucrezia Buccellati, figlia di Andrea, comincia la sua carriera di designer all’interno della Maison, ed è la prima designer donna nella storia del marchio.
2015, con il progetto Timeless Blue, presentato nel nuovo store di New York, si rafforza la collaborazione artistica fra Andrea e la figlia Lucrezia: insieme firmano i cinque oggetti one-of-a-kind ispirati da dipinti impressionisti e post-impressionisti che vengono esposti durante l’evento. Un tributo all’arte pittorica con gioielli che sono in se stessi delle vere e proprie opere d’arte. Lo stile Buccellati che si lega a filo doppio con il mondo artistico anche con la esposizione curata dalla Fondazione Gianmaria Buccellati a Palazzo Pitti, a Firenze, che, al termine, viene ulteriormente ospitata dalla Reggia di Venaria di Torino.
…Credo che il mio stile personale si ritrovi nel tentativo di rendere più essenziale la classicità di Buccellati con un tocco di freschezza e di modernità – Lucrezia Buccellati
Lucrezia Buccellati vive con il marito David Wildenstein – famoso gallerista e collezionista d’arte – e il figlio Nathan.
Il museo Mario Buccellati contiene oltre 200 gioielli elaborati dall’artista, che sono stati raccolti e custoditi dai suoi eredi. Periodicamente molti pezzi vengono esposti durante mostre artistiche in varie parti nel mondo.
Nel dicembre 2016 la famiglia Buccellati e il fondo Clessidra hanno deciso di vendere l’85% del capitale ai cinesi di Gangsu Gangtai Holding, tra i maggiori distributori di gioielli in oro; è controllato da Gangtai Group. L’ufficializzazione del passaggio di proprietà è avvenuta il 1º agosto 2017.
La famiglia Buccellati e il fondo Clessidra rimangono con il 15% del capitale (7,5% a testa). Il presidente del gruppo cinese, Xu Jiangang, ha annunciato un piano ambizioso di investimenti per sostenere l’espansione dell’azienda in particolare in Cina, Asia, Medio Oriente ed Est Europa con l’apertura di 88 negozi in gestione diretta e 44 in franchising. Ha anche annunciato che la produzione rimarrà in Italia. Mantenuto lo stesso vertice aziendale con Andrea Buccellati e la figlia Lucrezia che continuano a dirigere il team creativo.
Aggiornato al 16 maggio 2019
Autore: Lynda Di Natale Fonte: buccellati.com, wikipedia, web