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2017: Bimba Bosé, pseudonimo di Eleonora Salvatore Gonzàlez, è stata una modella, cantante e attrice spagnola naturalizzata italiana. , nipote materna del torero Luis Miguel Dominguín e dell’attrice Lucia Bosè e nipote del cantante Miguel Bosé e dell’attrice Paola Dominguin. Aveva sei fratelli. È stata sposata dal 3 giugno 2006 all’inizio del 2013 con il regista e musicista Diego Postigo da cui ha avuto due figlie Dora (2004) e June (2011). È morta a 41 anni per un cancro al seno. (n. 1975)Bimba_Bosé_perfettamente_chic

2014: Riz Ortolani, all’anagrafe Riziero Ortolani, compositore italiano. Autore di oltre 200 colonne sonore  (n. 1926)Riz_Ortolani_perfettamente_chic.jpg

2004: Bianca Toccafondi, è stata un’attrice italiana attiva in teatro, cinema e televisione. Nel 1942 studiò recitazione nella Compagnia del Teatro Universitario, dove incontrò il giovane Giorgio Albertazzi, suo grande compagno artistico e, per un certo periodo, anche sentimentale. Insieme a lui e con altri prestigiosi compagni di lavoro recitò in ruoli importanti passando con disinvoltura dal repertorio brillante a quello drammatico. Unitasi in matrimonio con l’attore Giuliano Esperati, in seguito si dedicò all’insegnamento di recitazione, ma in palcoscenico la si notò ancora nel 1993. Bionda, volto delicato, occhi azzurri intensi, dotata di una dizione splendida, ha avuto qualche esperienza di doppiaggio. Nei primi anni cinquanta lavorò nella prima Compagnia Stabile di Prosa Radiofonica. Sul piccolo schermo debuttò sin dal periodo sperimentale, nel 1952, con molte trasposizioni teatrali e originali sceneggiati. (n. 1922)Bianca_Toccafondi_perfettamente_chic

2003: Nell Carter, all’anagrafe Nell Ruth Hardy, cantante e attrice statunitense. Spumeggiante attrice comica e protagonista di innumerevoli musical a Broadway. Nota al pubblico principalmente per aver interpretato la sit-com statunitense La piccola grande Nell, che le valse la nomination a due Golden Globe e due Emmy Awards. Nel 1982 sposa il matematico Georg Krynicki, ma il matrimonio dura soltanto diciotto mesi a causa dalla forte dipendenza dalla cocaina da parte della Carter, che spinge il marito a chiederne la separazione. Nel 1992 la Carter viene ricoverata a causa di due aneurismi. Lo stesso anno sposa Roger Larocque, con cui divorzierà l’anno dopo. Gli anni di grande dipendenza ad alcool e droghe, vengono raccontate, dalla stessa Carter, durante una puntata del Sally Jessy Raphael Show, dove l’attrice menziona l’amica Liza Minnelli ringraziandola per averla spinta alla completa riabilitazione. Nell muore a causa di un collasso cardiaco, aggravato dal diabete alla prematura età di 54 anni. (n. 1948)Nell_Carter_perfettamente_chic

1989: Salvador Dalì, Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech, primo marchese di Dalí de Púbol, è stato un pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore spagnolo. Salvador_Dalì_perfetttamente_chic.jpg

Dalí fu un pittore abile e virtuosissimo disegnatore, ma celebre anche per le immagini suggestive e bizzarre delle sue opere surrealiste. Il talento artistico di Dalí trovò espressione in svariati ambiti, tra cui il cinema, la scultura e la fotografia, portandolo a collaborare con artisti di ogni settore. (n. 1904)

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1986: Tina Leser, stata una stilista americana.

1974: Alma Taylor, nata Alma Louise Taylor, attrice inglese del cinema muto. Occhi azzurri, capelli castani, iniziò a recitare come attrice bambina in una popolare serie di cortometraggi in coppia con Chrissie White, diventando quindi una delle attrici più note e amate del Regno Unito all’epoca del cinema muto.

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All’avvento del sonoro, la carriera dell’attrice subì una battuta d’arresto quando si vide relegata a ruoli di contorno di scarsa rilevanza. Negli anni cinquanta, Alma, dopo aver lasciato il cinema nel 1936, tornò a recitare, apparendo anche in televisione. Era sposata a Leonard Avery. (n.1895)

1970: Nell Shipman, nata Helen Foster-Barham, è stata un’attrice, sceneggiatrice, regista e produttrice cinematografica canadese. Pioniera del cinema muto canadese, fu anche scrittrice e addestratrice di animali. In collaborazione con il marito produttore cinematografico, Ernest Shipman, fu autrice del film muto più importante nella storia del cinema muto canadese, dal titolo Back to God’s Country del 1919 nel quale recitò una delle prime scene di nudo della storia del cinema. Prima di entrare nel mondo del cinema fu attrice teatrale per diverse compagnie. (n. 1892)Nell_Shipman_perfettamente_chic

1966: Giulia Melidoni, attrice italiana. Giulia_Melidoni_perfettamente_chicAttrice partenopea, esordì al cinema nel 1949 dando vita ad una carriera cinematografica costituita da parti di carattere o poco più. Più attiva nel teatro napoletano, giovanissima fu primattrice nella compagnia Teatro Giocondo Partenopeo. Nel dopoguerra entrò a far parte della compagnia di prosa di Radio Napoli e interpretò delle scenette comiche in una popolare rubrica. Lavorò anche in televisione. Morì prematuramente nel giorno del suo cinquantatreesimo compleanno.(n. 1913)

1944: Edvard Munch, pittore norvegese (n.1863)Edvard_Munch_l_urlo_perfettamente_chic.jpg1937: Marie Prevost, all’anagrafe Mary Bickford Dunn, attrice canadese che ha lavorato a Hollywood nel periodo del cinema muto. Nella sua carriera, dal 1915 al 1936, apparve in 127 film. Era conosciuta anche con i nomi di Mary Prevost o Marie Provost. Nel 1926, proprio nel momento più felice della sua carriera, l’attrice canadese perse la madre – che, a bordo di un’auto insieme all’attrice Vera Steadman e al produttore Al Christie – rimase uccisa in un incidente stradale in Florida. Devastata dalla morte della madre, Marie cominciò a bere e scivolò presto nell’alcoolismo.

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Nel 1927, divorziò dal secondo marito. Per superare la crisi, si gettò a corpo morto nel lavoro. Nel 1928 Howard Hughes la volle come protagonista in The Racket. I due ebbero una breve relazione ma Hughes dopo poco la lasciò e Marie precipitò in una depressione sempre più profonda. Iniziò a ingrassare e non riuscì più a controllare né il cibo né l’alcool. Nel 1934 la sua situazione finanziaria diventò drammatica. Per trovare ancora lavoro, affrontò drastiche diete che la debilitarono ulteriormente. Marie Prevost morì per un attacco cardiaco dovuto a malnutrizione e alcoolismo acuto. Il suo cadavere fu rinvenuto solo due giorni dopo, per l’abbaiare continuo e insistito del suo cane bassotto. Un fattorino entrò in casa e la trova sdraiata a faccia in giù sul letto, le gambe segnate dai denti del cane, che aveva cercato di svegliarla mordendola.(n.1898)

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: wikipedia.org, web

 

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