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Lee Alexander McQueen è stato uno stilista inglese. Figlio di un tassista, McQueen lascia la scuola all’età di 16 anni per entrare subito nel mondo del lavoro. Inizia come apprendista per Savile Row, per Gieves&Hawkes e per i celebri costumisti teatrali Angels e Bermans, entrambi maestri nella costruzione tecnica di capi d’abbigliamento. E qui che Alexander impara 6 metodi di schema di taglio “from the melodramatic 16th Century to the razor sharp tailoring”, divenendo la caratteristica di base dello stile McQueen. A vent’anni lavora con il designer Koji Tatsuno. L’anno successivo va a Milano e lavora come assistente con Romeo Gigli. Nel 1992 ritorna a Londra per completare la propria formazione presso la prestigiosa Saint Martin’s School of Art. Anno in cui presenta la sua prima collezione ispirandosi alla sua musa e madrina Isabella Blow.
In diciotto anni di lavoro, dalla sua collezione per il master nel 1992, Alexander McQueen ha inventato più di quanto altri riescono, talvolta, a fare in una vita intera, trasformando la moda in un’espressione artistica di pura creatività. La sua inventiva senza freno ha reso possibili abiti dalle incrostazioni preziose, fregiati di piume; capi aggressivi in metallo, con dettagli animaleschi e un po’ lugubri; vestiti di georgette, chiffon e organze impalpabili e fluttuanti. Il suo stile, fortemente ispirato anche dalla sua musa e madrina, Isabella Blow, traeva forza e nutrimento dalla provocazione. E proprio quella sua necessità di spingersi oltre, di annullare il confine tra il possibile e l’impossibile, danno a McQueen la giusta carica per completare gli studi alla Saint Martin’s di Londra nel 1994, e faranno decollare, poi, la sua carriera.
Nel 1996, l’anno della svolta per McQueen, viene assunto come direttore creativo di Givenchy al posto di John Galliano, dove rimarrà, fra alti e bassi, fino al 2001, anno in cui abbandonerà la maison definendola costrittiva per la propria creatività.
In questo periodo Alexander McQueen fa conoscere il proprio nome nella scena dell’alta moda con sfilate trasgressive e scioccanti, al punto di essere definito hooligan (violento, indisciplinato e ribelle) della moda. Nel 1999, a Londra, ha realizzato una sfilata provocatoria in cui comparivano la modella Aimee Mullins, amputata delle gambe, che a grandi passi ha attraversato la passerella su protesi in legno finemente intagliato, e dei robot per la verniciatura delle auto che spruzzavano su abiti di cotone bianco.
Dal 2001 lo stilista è entrato a far parte del gruppo fiorentino Gucci, ed ha espanso la propria produzione aprendo nuove boutique a Londra, Milano e New York, e lanciando sul mercato il profumo Kingdom, creato in collaborazione con il profumiere Jacques Cavallier.
Nel 2003 ha collaborato con la Puma per la realizzazione di una linea di scarpe da ginnastica.
Nel corso della propria carriera, McQueen ha vinto il riconoscimento di “stilista inglese dell’anno” per quattro volte dal 1996 al 2003, ed ha vinto il premio “stilista dell’anno” dal consiglio Fashion Designer Awards nel 2003. Il 10 ottobre 2003, Alexander McQueen ha collaborato con Michael Clark mettere in scena la collezione primavera del 2004. Il 15 ottobre 2003 Alexander McQueen ha collaborato con Björk al Fashion Rocks , dove la collezione Autunno 2003 viene presentata alla Royal Albert Hall.
Nel 2004, Alexander McQueen ha collaborato con Safilo tramite un accordo di licenza per lanciare una gamma di occhiali.
Lo stesso anno, l’azienda ha collaborato con American Express per lanciare una versione in edizione limitata della Centurion Card. Nel 2005, Alexander McQueen ha collaborato con Puma per la produzione di una linea di calzature da uomo e donna e successivamente, anche di abbigliamento: Alexander McQueen PUMA. L’azienda lancia il suo secondo profumo, My Queen, nel 2006.
Nel 2007, McQueen diviene il primo marchio a chiedere la partecipare della MAC Cosmetic per la sua sfilata ispirata a Elizabeth Taylor film Cleopatra; le modelle sfoggiava occhi azzurri, verdi e verde acqua intenso con una forte rivestimento nero esteso in stile egizio.
Alexander McQueen ha collaborato con Samsonite per produrre i bagagli dal formato particolare, ovvero utilizzando uno stampo di una cassa toracica umana e lo sterno sul fronte e la spina dorsale sulla schiena. Altri pezzi della collezione si applicano modelli animali come coccodrillo per la pelle borse utilizzando la tecnologia di taglio laser. Con le presentazioni in passerella, Alexander McQueen ha collaborato con Philip Treacy per la produzione di cappelli per la collezione di primavera del 2008 e la collezione autunno 2009.
Tra i suoi tanti impegni riesce anche a creare una nuova linea di denim e di capi casual che lui battezza con il nome di MCQ-Alexander McQueen.
La nuova linea uomini e donne di ready-to-wear e accessori, è stata realizzata in esclusiva da Lee Alexander McQueen, e distribuito in tutto il mondo da SINV SpA secondo i termini di un accordo di licenza quinquennale con Alexander McQueen. La primavera/estate 2011 è stato l’ultima collaborazione con SINV SpA. Pina Ferlisi viene nominata come direttore creativo per la linea nel giugno 2010 sotto la guida del direttore creativo, di Alexander McQueen, Sarah Burton.
Nel 2010 lancia la sua ultima collezione di abiti, diventata nel giro di poco famosa a livello mondiale: Plato’s Atlantis. Ogni défilé che porta il suo nome si conferma uno spettacolo nello spettacolo: le sue modelle, armate di tacchi altissimi e abiti scultorei, hanno sfilato e sfidato per lui stabilità ed equilibrio, camminando tra cubi di vetro, specchi d’acqua e piogge artificiali, in un circo e perfino in una sinagoga sconsacrata. Alexander McQueen ha lanciato un negozio online negli Stati Uniti nel 2008. Questo è stato poi ampliato con un negozio online per il mercato del Regno Unito nel 2010.
Tra il 1996 e il 2001, Alexander McQueen ha collaborato con gioielliere Shaun Leane su alcuni pezzi di gioielleria realizzati in occasione per le presentazioni in passerella.L’11 febbraio 2010, alla solo età di 40 anni, viene trovato morto impiccato. La cantante Lady Gaga, sua grande amica, gli ha dedicato una canzone, Fashion of His Love, contenuta nel suo secondo album in studio Born This Way.
Con lo stile McQueen, oggi affidato alla sensibilità artistica di Sarah Burton, è riuscito a trasportare su un’unica dimensione la sartorialità e le tecniche di costruzione di un abito, apprese in gioventù da Gieves & Hawkes e da Anderson e Sheppard, sarti di Savile Row.
Il 4 maggio 2011, a poco più di un anno dalla sua triste scomparsa, il Metropolitan Museum di New York gli rende omaggio con l’evento Savage Beauty, una mostra che fin dal primo giorno ha segnato record di presenze lasciando tutti a bocca aperta.Il 18 febbraio del 2010, Robert Polet, presidente e amministratore delegato del gruppo Gucci, ha annunciato che l’azienda Alexander McQueen sarebbe andato avanti anche senza il suo fondatore e direttore creativo. Polet ha anche aggiunto che una collezione di McQueen sarebbe stata presentata durante la Paris Fashion Week.
Il 27 maggio 2010, Sarah Burton, la design, mano/braccio destra di McQueen dal 1996, è stata nominata nuovo direttore creativo del marchio Alexander McQueen rilanciando nuove idee, iniziando dalla prima collezione di intimo maschile nel giugno 2010. La biancheria intima presenta stampe iconiche dall’archivio McQueen e il logo sulla cintura; una percentuale di raccolta lancio della biancheria intima Alexander McQueen è distribuita ai vari enti di beneficenza AIDS in tutto il mondo.
Sarah Burton, dopo aver completato un corso di base d’arte al Manchester Polytechnic, decide di seguire la moda nel corso di studi in arte: Print Fashion al Central Saint Martins College di Art e Design a London. Durante il suo terzo anno ha avuto un colloquio per uno stage di un anno nell’azienda Alexander McQueen, su suggerimento del suo tutore Simon Ungless – un amico di McQueen – , e viene presa. Dopo la laurea nel 1997 entra a tempo pieno nell’azienda come assistente personale di McQueen. Nel 2000 Sarah viene nominata Head of Womenswear e in questo periodo realizza abiti per Michelle Obama , Cate Blanchett , Lady Gaga e Gwyneth Paltrow.
Dopo la morte di McQueen, la Burton diviene creative director di Alexander McQueen e nel settembre del 2010 presenta, a Parigi, la prima collezione donna McQueen interamente realizzato da lei.
Catherine Middleton, per il suo matrimonio con con il principe William, duca di Cambridge Venerdì 29 aprile 2011, ha scelto proprio Sarah Burton per la progettazione e la realizzazione dell’abito nuziale. Realizzato dalla Royal School of Needlework, Sarah Burton ha detto che la creazione l’abito da matrimonio reale è stato l’ “experience of a lifetime”. Anche l’abito da damigella d’onore di Pippa Middleton è stato disegnato dalla Burton e l’abito che Kate Middleton ha indossato alla festa serale del matrimonio. La Middleton ha “scoperto” la Burton nel 2005, in occasione del matrimonio di Tom Parker Bowles , figlio della duchessa di Cornovaglia, per il quale McQueen aveva disegnato l’abito della sposa, la giornalista di moda Sara Buys. Burton ha lanciato il suo primo spettacolo maschile Pomp and Circumstance con il marchio McQueen nel giugno 2010 con recensioni positive e il 5 ottobre 2010 a Parigi, con “womens wear” espone la sua visione per il marchio rendendolo “più leggero”.
Lo “spettacolo” è stato un enorme successo, e lodato per essere stato uno degli spettacoli più forti alla Paris Fashion Week: “piena di segni e idee McQueen” e di una “sensibilità molto più ottimista” per il futuro della home.
Il 28 novembre 2011, Sarah Burton ha vinto il Designer of the Year al British Fashion Awards . Nel luglio 2012, Burton riceve una laurea honoris alla Manchester Metropolitan University ottenendo il Doctor of Arts. E sempre nello stesso anno è stata nominata Officer of the Order of the British Empire (OBE), Birthday Honours per i servizi “to the British fashion industry”.A partire da gennaio 2014, Harley Hughes è il responsabile del design abbigliamento maschile di McQueen Alexander .
Nel luglio 2015, la principessa Catherine, Duchessa di Cambridge , ha indossato un abito firmato Alexander McQueen per il battessimo della principessa Charlotte di Cambridge.
Oggi, Sarah Burton supervisiona la creative direction e lo sviluppo di tutte le brand’s collections: linea donna, linea uomo, collezioni ready-to-wear e accessori, così come McQ con le sue linee donna, uomo e accessori.
Burton vive a St Johns Wood con il marito David Burton, fashion photographer. Nel maggio 2016, a UNESCO Headquarters, il marchio Alexander McQueen ha vinto Premio di Versailles per la boutique rue Saint-Honoré, a Parigi.
Revisionato il 16/08/2018
Autore: Lynda Di Natale Fonte: alexandermcqueen.com, Wikipedia e web
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