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Alexander McQueen, Catherine Middleton, Matrimoni famosi, Matrimonio Reale, McQueen, Nozze Reale, Principe William, Sarah Burton, Stile Vittoriano
Il 29 aprile 2011 c’è stato un evento reale molto atteso: il matrimonio del Principe William con Catherine Middleton.
Lady K(ate) indossava un abito di Alexander McQueen, disegnato da Sarah Burton:
“Lavorare con Catherine Middleton per creare il suo abito da sposa è stata l’esperienza di una vita. I design di Alexander McQueen vogliono unire i contrasti per creare abiti belli e sorprendenti, e spero che facendo sposare i tessuti e le lavorazioni del pizzo tradizionali con una struttura e un design moderno, siamo riusciti a creare un abito stupendo per le nozze di Catherine”.
È la stilista stessa a descrivere l’abito:
“Abbiamo voluto guardare al passato così come al futuro. Ci sono molti riferimenti alla corsetteria Vittoriana: i fianchi imbottiti, la vita stretta; ma anche riferimenti alle arti e artigianalità con tutta la lavorazione a mano del pizzo applicato all’abito e il sellino dietro inserito per dare forma. Ha l’essenza di un abito Vittoriano – prosegue la Burton – ma tagliato in un modo moderno, realizzato in un tessuto molto leggero; anche le pieghe inserite vogliono creare un tono moderno piuttosto che un pezzo storico. Di fatto credo volessimo ottenere qualcosa di incredibilmente bello e lavorato in modo complesso. Occorre tenere conto – conclude la stilista – che le nozze erano alla Westminster Abbey, quindi l’abito doveva garantire una certa presenza e un’importanza storica, il tutto rimanendo moderni al tempo stesso. Questa era l’idea.”
L’abito realizzato in garzar di seta e satin, impreziosito da un pizzo particolare servito anche alla realizzazione per doppiare il corpetto.
Il pizzo, chiamato “Carrickmacross”, è stato realizzato dalle ricamatrici della Royal School of Needlework di Londra. Per come raccontano le cronache, le ricamatrici cambiavano ago ogni 3 ore e si lavavano le mani ogni mezz’ora eseguendo una particolare tecnica inventata in Irlanda nel 1820.
I decori in pizzo includono i simboli dei quattro paesi del Regno Unito: la rosa (Inghilterra), il cardo (Scozia), il narciso (Galles), e il trifoglio (Irlanda del Nord), ognuno applicato individualmente al tulle di seta. I singoli fiori sono stati tagliati a mano e montati su tulle in seta avorio per creare un design unico e organico.
Il corpetto in satin di seta color avorio è stretto sui fianchi e annodato alla vita – prosegue a spiegare Sarah Burton – mentre sul retro sono applicati 58 bottoni in garzar e organza. La sottogonna – spiega la Burton – è realizzata in pizzo inglese Cluny sopra a tulle di seta”.
Il pizzo che doppia il corpetto è applicato in modo da velare spalle, braccia e schiena, ma (a differenza dell’abito da sposa di Grace Kelly, il corpetto è chiuso fino al collo) si apre sul davanti con un ampio scollo a V.
Sul retro, la gonna è drappeggiata fino a formare l’effetto di un fiore, ricordando quello Stile Vittoriano a cui fa riferimento la Burton, con lo strascico lungo 2,70 metri.
Il velo corto, lungo solo fino a metà corpo, è fermato dalla “Halo”, tiara in diamanti di Cartier del 1936, donata dalla Regina Elisabetta II insieme al titolo di Duchessa di Cambridge alla sposa.
Le scarpe coordinate, realizzate a mano dallo stesso team McQueen, in duchesse satin doppiato da pizzo.
Il bouquet della sposa comprende diversi fiori, ognuno col proprio significato, tra i quali spicca il mughetto che è simbolo del ritorno alla felicità.
Il principe William vestiva un’uniforme rossa con mostrine dorate e fascia cerimoniale celeste.
Autore: Lynda Di Natale Fonte: web
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