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2013: Richard Griffiths, Richard Thomas Griffiths, attore britannico famoso per aver interpretato lo zio babbano di Herry nei film Harry Potter. Figlio di genitori sordi (CODA), in giovane età imparò molto bene la lingua dei segni britannica (British Sign Language) per poter comunicare con loro. Sviluppò anche un orecchio per i dialetti che in seguito gli consentirà di interpretare diversi ruoli etnici.Dopo essersi diplomato, Griffiths interpretò uno spot alla BBC Radio. Lavorò anche in piccoli teatri, qualche volta recitando e qualche volta dirigendo. Si guadagnò presto una buona reputazione come interprete di ruoli comici in opere shakespeariane. Stabilitosi a Manchester, iniziò a ottenere ruoli principali in alcune commedie teatrali e ad apparire in televisione, per poi esordire nel cinema. Nel 1980 Griffiths sposò l’attrice irlandese Heather Gibson. La coppia non ebbe figli. (n. 1947)

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1986: Virginia Gilmore, nome d’arte di Sherman Virginia Poole, è stata un’attrice cinematografica, teatrale e televisiva statunitense. Giunta a una fase di stallo della propria carriera, nel 1948 la Gilmore iniziò a lavorare per la televisione e apparve in numerose serie. Nel 1944 la Gilmore sposò l’attore Yul Brynner, dal quale nel 1946 ebbe un figlio, Rock. Il matrimonio con Brynner si concluse con il divorzio nel 1960. Durante gli anni sessanta, nel periodo di più lunga lontananza dalle scene, la Gilmore insegnò recitazione all’Università di Yale e fu una leader dell’associazione degli Alcolisti Anonimi, testimoniando la propria personale esperienza. L’attrice morì all’età di 66 anni, per le conseguenze di un enfisema. (n. 1919)Virginia_Gilmore_perfettamente_chic.jpg

1983: Suzanne Belperron, nata Madeleine Suzanne Marie Claire Vuillerme, stilista e designer francese tra i più talentuosi e influenti creatori di gioielli del XX secolo. La madre, a conoscenza delle sue precoci doti di designatrice, la incoraggiò a coltivare il suo talento e la iscrive a “L’Ecole des Beaux-Arts” di Besançon. Accanto alla scuola, era ospitato il Musée des Beaux-arts et d’Archéologie. Vuillerme vinse il primo premio del concorso dell’anno 1917-1918, che concludono anni di corso di decorazione dell’orologeria e della gioielleria. 1919, Suzanne fu assunta come stilista-designer da Jeanne Boivin, vedova di Rene Boivin. Casa Boivin, fondata nel 1890, aveva infatti perso nel 1917 il suo fondatore, disegnatore e incisore di talento. Senza figli, Suzanne si dedica interamente alla creatività e allo sviluppo della fama internazionale della società. Nel 1924, all’età di 23 anni, è anche co-direttore della casa René Boivin. Sposò John Belperron, un ingegnere, nel 1924. La coppia si trasferì a Parigi. All’età di 32 anni, lascia la casa René Boivin, dopo avare accettato la proposta da Bernard Herz come direttore artistico e tecnico. Decide di collaborare con il gioielliere Adrien Louart (1890-1989), e l’Atelier Groëné & Dardé diventa il suo produttore esclusivo. La sua fama cresce, Suzanne s’impone e diventa una figura brillante nel mondo dell’arte, in Francia e all’estero. Quasi ogni mese, le sue creazioni, vengono pubblicate nelle pagine delle riviste di moda di lusso. All’inizio dell’occupazione militare di Parigi, Bernard Herz, di origine ebraica, grazie a Suzanne che con l’aiuto dell’intervento della sua grande amica Rika Radifé, moglie dell’attore Harry Baur, riesce a salvarlo dalla Gestapo. A seguito delle leggi antisemite adottate dal Governo di Vichy, per assicurarne la sostenibilità, nel novembre 1940 prende le redini della casa di Bernard Herz. Nella sua ultima lettera del campo di Drancy il 21 Feb 1943, Bernard Herz affida a Suzanne Belperron i suoi interessi commerciali, le sue ultime volontà e gli interessi dei suoi figli, Jean e Aline. 1946, Jean, il figlio di Bernard Herz, prigioniero di guerra, è finalmente liberato e torna a Parigi. Secondo le ultime volontà del padre, quest’ultimo ritrova la sua posizione nella società e ne crea una nuova suddivisa in parti uguali denominata “Jean Herz – Suzanne Belperron SARL”. 1963, la disegnatrice di gioielli sarà elevata al rango di Cavaliere della Legion d’onore. I suoi gioielli sono indossati da una famosa clientela cosmopolita. Quattro anni dopo la morte del marito, nel 1974, Suzanne Belperron e il suo socio Jean Herz decidono di sciogliere la loro partnership amichevolmente. Nel 1975, la società Belperron Herz è liquidata. Dopo avere cessato la sua attività, Suzanne Belperron ha rifiutato tutte le proposte di lavoro e collaborazione di case. Morì accidentalmente e tragicamente nel suo bagno, all’età di 82 anni. Lasciò in eredità le sue proprietà al suo caro amico. (n. 1900)suzanne_belperron_perfettamente_chic

Omar_Kiam_perfettamente_chic_2.jpg1954: Omar Kiam, stilista e costumista statunitense. Nato Alexander Kiam a Monterrey, in Messico, da genitori texani, Kiam ha preso il soprannome di Omar alla Riverview Preparatory School di Poughkeepsie, New York. In seguito andò alla Poughkeepsie Military Academy di New York. Il suo primo lavoro come designer inizia producendo tappi per neonati per un grande magazzino a Houston.Omar_Kiam_perfettamente_chic_1.jpg  Kiam scelse di mantenere il suo soprannome professionalmente, poiché apprezzava il legame con Omar Khayyám. Dopo essere stato studente a Parigi, Kiam è tornato negli Stati Uniti e ha aperto il suo studio a New York, dove ha realizzato costumi per il teatro di Broadway. Nel 1933 si trasferì a Hollywood, dove diresse i dipartimenti di design di costumi del film per Sam Goldwyn Productions e United Artists. Prima di lasciare Hollywood nel 1939, Kiam ha lavorato anche per David O. Selznick e Hal Roach. Uno dei film più importanti di Kiam è stato il film del 1937 A Star is Born, per il quale ha vestito Janet Gaynor. Ha collaborato con Irene (costume designer) ad Algeri. Omar_Kiam_perfettamente_chic_Sebbene fosse principalmente noto come costumista, Kiam aveva anche un negozio di moda all’ingrosso che riforniva i vestiti nei negozi degli Stati Uniti prima di trasferirsi a Hollywood. Dopo aver lasciato Hollywood, nel 1941 Kiam divenne head designer per il marchio di moda Ben Reig, una compagnia fondata nel 1929. Progettando anche gioielli in costume per loro dal 1948, vi lavorò fino alla sua morte. Kiam vinse il Neiman Marcus Fashion Award nel 1941 e nel 1946 vinse il Coty Award insieme a Vincent Monte-Sano, casa di moda, e Clare Potter, stilista americana. Durante i primi anni ’50 Liz Claiborne lavorava per Kiam. Omar_Kiam_perfettamente_chic_copertina.jpg

1941: Virginia Woolf, Adeline Virginia Woolf, nata Stephen, scrittrice, saggista e attivista britannica. Considerata come una delle principali figure della letteratura del XX secolo, attivamente impegnata nella lotta per la parità di diritti tra i sessi, fu, assieme al marito, militante del fabianesimo. I suoi lavori sono stati tradotti in oltre cinquanta lingue. Virginia amava circondarsi di persone ma quando era sola ricadeva nello stato d’ansia e di sbalzi d’umore tipico della depressione. Si riempì le tasche di sassi e si lasciò annegare nel fiume Ouse, non lontano da casa. Lasciò una toccante lettera al marito. (n. 1882)Virginia_Woolf_perfettamente_chic.jpg

1922: Vittorio Emanuele Marzotto senior, è stato un imprenditore e politico italiano, figlio secondogenito di Gaetano Marzotto Sr e di Anna Tomba. Appena ventenne, incomincia a viaggiare in Europa e visita i più importanti centri lanieri della Francia, del Belgio, della Germania e dell’Inghilterra, entrando in tal modo in contatto con i principali produttori di tessuti pettinati. Assume ben presto la direzione della “Gaetano Marzotto & figli” facendola diventare una fra le aziende più moderne dell’industria laniera. Vittorio Emanuele fa della filatura un elemento strategico della crescita aziendale introducendo nell’azienda, un impianto a ciclo completo di pettinatura e di filatura pettinata, realizzato in un nuovo stabilimento a Maglio di Sopra. Importante è la partecipazione di Vittorio Emanuele con il padre, Gaetano senior, nel 1890, all’“Accomandita Società per la esportazione dei prodotti italiani nell’America del Sud Enrico Dell’Acqua”, grazie alla quale l’azienda incomincia a esportare in Sudamerica. Agli inizi del Novecento Vittorio Emanuele entra nella “Associazione dell’industria laniera”, di cui diventa vicepresidente nel 1904-05 e poi ancora nel 1910-11. Nel 1912 è costretto a rompere l’unità dell’azienda per contrasti con i figli del defunto fratello Luigi. A loro assegna la Filatura del Maglio. Vittorio Emanuele introduce allora nella sua azienda valdagnese, divenuta nel frattempo “Lanificio V.E. Marzotto”, una moderna pettinatura e grazie alle ingenti commesse belliche della Prima Guerra Mondiale la porta a crescere in modo continuo. Muore in seguito alle ferite da arma da fuoco riportate in un agguato il 25 ottobre 1921. Da più parti si tenta di dare la colpa ad altre cause ma l’accaduto nasce da una vicenda di natura privata in quanto l’attentatore è un figlio nato fuori del matrimonio di Vittorio Emanuele. (n. 1858)Marzotto_perfettamente_chic_Gaetano_senior

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: wikipedia.org, web
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