Marni
Castiglioni, che è sempre stato il chief designer del marchio, è responsabile dell’estetica di Marni di “bohémienismo europeo”. Altri aggettivi che sono stati applicati ai disegni di Marni includono “eccentrico”, “femminile”, e […]
Castiglioni, che è sempre stato il chief designer del marchio, è responsabile dell’estetica di Marni di “bohémienismo europeo”. Altri aggettivi che sono stati applicati ai disegni di Marni includono “eccentrico”, “femminile”, e […]
Outfit autunnale realizzato con i brand: Isabel Marant, Ralph Lauren. Jimmy Choo, Red Valentino, Gedebe, Acne Studios, Fifth Ninth, Gas Bijoux, Lil Milan, Maison Michel Paris, Chanel, Lottie London
Lorenzo Riva, Chubby Checker, Yohji Yamamoto, Carmen Russo, Gwen Stefani, Keiko Agena, Neve Campbell, Lena Headey, Seann William Scott, Christian Coulson, Erik von Detten, Tessa Thompson, Jessica Parker Kennedy, Alicia Vikander, Stefano De Martino, Michele Morrone, Noah Schnapp
Brigitte Bardot, Aldo Baglio, Susan Walter, Maria Canals-Barrera, Carré Otis, Naomi Watts, Dita van Teese, Sarah Wright, Hilary Duff, Hana Mae Lee, Kristen Prout, Frankie Jonas
[…] Durante gli anni della guerra e dell’occupazione a Napoli, esercita l’arte del cucito rivoltando gli abiti di amici e parenti e apprendendo la nobile tradizione sartoriale. In un albergo di Sorrento, mentre è in vacanza con la madre, incontra la direttrice dell’atelier di Emilio Schuberth, la quale, sorpresa dai disegni di Sarli, lo invita a Roma a conoscere […]
Proenza Schouler si caratterizza per la fusione di artigianalità e cura dei dettagli con un senso di raffinata semplicità. L’ispirazione tratta dall’arte contemporanea e dalla cultura giovanile si combina con l’enfasi sulla sartoria e l’uso di tessuti sviluppati su misura.
[…] Genny nasce come marchio con il quale Arnaldo Girombelli produceva abbigliamento femminile (inizialmente gonne e camicette) all’interno della propria boutique ad Ancona nel 1962. Il successo del marchio, e l’interesse della clientela intorno alla produzione artigianale di Girombelli è tale che l’imprenditore chiama ad affiancarlo nel 1976, la stilista, e sua futura moglie, Donatella Ronchi, che alla morte dell’uomo, nel 1980, prenderà il suo posto alla direzione della griffe […]
[…] Non ha mai conosciuto suo padre, morto in Manciuria durante la seconda guerra mondiale; è stato cresciuto dalla madre vedova Yumi, sarta di professione, che incoraggia il figlio a diventare avvocato. Si laurea in legge all’Università di Keio nel 1966 e ma decide di proseguire i suoi studi in Fashion Design al Bunka Fashion College. […]
[…] Aveva pianificato una carriera in medicina ma rimase affascinato dai vestiti all’età di 19 anni, quando un amico lo portò a vedere una sfilata di moda. Nel 1946, Guy, si trasferì a Parigi dove un suo cugino, che già lavorava per Jean Patou, lo inserì nello organico lavorativo dello stesso. All’epoca Laroche non aveva nessuno interesse per la moda ma attraverso questo lavoro, che lo portava a visitare molte sartorie francesi, ben presto […]
[…] e trasferì la famiglia di Rabanne quando aprì Balenciaga a Parigi nel 1937, a causa, appunto, della guerra civile spagnola. A metà degli anni ’50 a Parigi, mentre studiava architettura all’École Nationale des Beaux-Arts, dal 1952 al 1964, Rabanne per finanziare i propri studi realizza schizzi di moda Charles Jourdan e Roger Model, iniziando a farsi un nome nel mondo della moda. […]
[…] Ogni guanto, che fa la differenza nell’eleganza, accessorio seducente e personale, è il risultato di una lunga serie di trasformazioni, affidate ad esperti maestri artigiani con un’esperienza decennale, la scelta delle pelli più pregiate, l’estrema cura dei particolari e lo stile raffinato, rendono i guanti di Mario Portolano esemplari preziosi. […]
[…] Quando aveva quattro anni, Sui sapeva che voleva diventare una stilista. La madre di Sui le insegnò, da subito, come mettere insieme un guardaroba coinvolgendola negli acquisti dei tessuti. Sui restava ore a osservare la madre cucire e raccogliendo gli avanzi dei tessuti, realizzava abiti per vestire la sua Barbie. Attraverso questo processo, Sui ha appreso le basi nel realizzare una sua linea di abiti. Da adolescente, legge un articolo, su Life Magazine, sui risultati di Mia Fonssagrives, diplomata alla […]
[…] Kamali aprì una boutique con l’allora marito Mohammed Houssein Kamali: vende moda non tradizionale comprata a Londra e suoi modelli. Diventa famosa per la sua linea di abbigliamento realizzata in seta vera da paracadute, abiti innovativi anche perché regolabili in lunghezza e in forma mediante cordoncino. […]
[…] Coach è stata fondata nel 1941 come “bottega” a conduzione familiare in un loft sulla 34th Street a Manhattan, con sei pellettieri che realizzavano a mano il guanto da baseball. Nel 1946, Miles Cahn, uomo d’affari e designer americano, e sua moglie Lillian si unirono all’azienda gestendo la fabbrica per i suoi proprietari. Miles e Lillian erano proprietari di una propria attività di produzione di borse in pelle e conoscevano bene la lavorazione della stessa pelle e degli affari. […]
[…] In giovane età ha iniziato a disegnare costumi storici. Dopo aver studiato storia dell’arte all’Università di Montpellier, nel 1973 si trasferisce a Parigi dove si iscrive alla Sorbona ed alla École du Louvre, studiando come curatore di musei. Fu durante questo periodo che incontrò la sua futura moglie Françoise Rosenthiel, che sposò nel 1974. Nel 1978 diventa assistente di Guy Paulin di Hermès e dal 1981 lavora presso la casa di moda di Jean Patou. […]
[…] Faccio le cose senza décolleté; nulla è trasparente… Sono in sovrappeso, quindi sono molto, molto consapevole di cosa mostrare e cosa non mostrare, e sono sicuro che c’è un enorme legame con l’essere un designer in sovrappeso e il lavoro che faccio. La mia fantasia è essere magri, vedi? Porto quella fantasia nella leggerezza: mi tolgo il corsetto e porto conforto e tutte queste cose che non ho. Quello che porto è tutto ciò che non ho. Questa è la fantasia. […]