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Marni è un marchio di moda lusso italiana fondata nel 1994, a Milano, dalla stilista Consuelo Castiglioni, riconosciuta nel mondo per le collezioni ready-to-wear uomo, donna, bambina e accessori. Marni è stata acquisita dal gruppo di moda italiano OTB (OTB Group) nel 2015 e Francesco Risso è stato nominato Direttore Creativo del marchio nel 2016. Nel 2018 l’azienda ha nominato Stefano Biondo come amministratore delegato seguito, nel 2019, da Barbara Calò.
Consuelo Castiglioni è in parte cilena ed è nata e cresciuta nella città italo-svizzera di Lugano, in Svizzera; sposata con Gianni Castiglioni, che era l’amministratore delegato di Marni. La loro figlia Carolina gestiva il negozio online, ed era la direttrice dei progetti speciali del marchio. La Consuelo divenne nota per il suo contributo al design della pelliccia, derivante dall’attività di pellicceria della famiglia del marito, la Ciwifurs. Poi nasce Marni, dal soprannome della sorella di suo marito, Marina.
Il periodo di tempo degli anni 2000 ha visto Marni espandersi e prosperare in vari mercati, guadagnandosi un appeal globale. Nel 2000, la prima boutique in Sloane Street a Londra. La prima boutique Marni a Milano è stata inaugurata in Via Sant’Andrea.
La prima collezione Marni uomo è stata lanciata nel 2002. Lo stesso anno, la prima boutique della casa è stata aperta a Parigi in Avenue Montaigne e a Tokyo nel quartiere di Aoyama. Nel 2003, Marni ha lanciato la sua prima collezione di gioielli e nel 2005 una linea di modelli d’occhiali, aprendo per la prima volta boutique a Los Angeles e Hong Kong nello stesso anno. In Europa e negli Stati Uniti, nel 2006, è stato lanciato il Marni Virtual Store. 2006 nasce “Christmas Charity Project”, un progetto volto ad aiutare le scuole di diversi paesi. La prima boutique di accessori è stata aperta a Milano nel 2007 con il lancio di Balloon bag.
Nel 2006 Marni ha collaborato con il pittore e fotografo Richard Prince per la Collezione Primavera/Estate 2007.
Nel 2009 Consuelo Castiglioni ha lavorato con la musicista Kim Gordon su disegni geometrici per Marni.
Nel 2010 ha collaborato con gli artisti Claude Caillol e Gary Hume per le collezioni e con il designer Matteo Thun per “The Wooden Beacons” al Mobile di Milano. Castiglioni è stata classificata nel 2010 tra le “ 100 persone più creative nel mondo degli affari ”
Castiglioni, che è sempre stato il chief designer del marchio, è responsabile dell’estetica di Marni di “bohémienismo europeo”. Altri aggettivi che sono stati applicati ai disegni di Marni includono “eccentrico”, “femminile”, e “funky”. Le prime caratteristiche del design includevano stampe idiosincratiche e forme e tessuti di ispirazione vintage; Marni ha mantenuto questi elementi ma è diventato più snello. Altri tratti distintivi di Marni includono giustapposizioni di texture, blocchi di colore, una palette incentrata su grigio, beige e blu, in cui i colori brillanti sono intervallati, e forme insolite, come orli a campana, arricciature, asimmetrie e grandi volumi.
Nel 2013, il marchio ha lanciato la sua prima fragranza omonima.
Nel 2016 Consuelo Castiglioni lascia la casa di moda
È arrivato ora il momento di dedicarmi alla mia vita privata.
L’allontanamento progressivo di Consuelo Castiglioni dalla Maison infatti iniziò nel 2013, quando Marni entrò a far parte del gruppo OTB di Renzo Rosso. A fine 2015, l’imprenditore veneto divenne l’unico proprietario del brand, rilevando anche il 40% che era rimasto nelle mani della famiglia fondatrice. Ora anche l’ultimo filo, quello della direzione creativa, è stato tagliato per volontà della stessa stilista
Sono stati anni frenetici ed entusiasmanti, che hanno assorbito tutte le mie energie per realizzare un progetto di cui sono orgogliosa. Grazie anche al supporto costante della mia famiglia che mi ha permesso di restare fedele alla mia idea, ho costruito un marchio con un’identità precisa e riconoscibile. È arrivato ora il momento di dedicarmi alla mia vita privata. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me e che mi hanno, con fedeltà e dedizione, aiutato in questo fantastico percorso
e al suo posto arriva Francesco Risso.
Ha trascorso i primi anni della sua vita in barca con i suoi genitori. Quando la famiglia è ritornata a Genova Risso ha appreso il lavoro nella sartoria della nonna. Si è poi trasferito a Firenze all’età di 16 anni per frequentare Polimoda. Ha studiato al Fashion Institute Technology di New York e completato un Master presso il Central Saint Martins di Londra. Risso ha poi lavorato per Anna Molinari presso Blumarine, per Alessandro Dell’Acqua, prima di unirsi al gruppo Prada nel 2008. Nel 2016 diventa direttore creativo di Marni da poco acquisita dal gruppo OTB (Maison Margela, Vivienne Westwood, DSquared2…) Risso ha impresso a Marni in una nuova direzione nel corso delle ultime stagioni e quanto visto a Milano non fa che amplificare questa impostazione fatta da una miscela massimalista di colori, tessuti, motivi e silhouette over. Non fossero bastati gli outfit presentati ci ha pensato il coreografo Michele Rizzo a fugare ogni dubbio. Rizzo è noto per il suo Higher xtn un progetto ispirato all’esperienza di clubbing messa in relazione all’energia trasformativa della musica techno. Da Marni i modelli sono stati dapprima impegnati in una serie di movimenti fluenti utili a creare la suggestione di una performance, poi con uno scatto improvviso il collettivo ha iniziato a marciare e in marcia è apparsa una sartoria fatta di camicie al ginocchio, dolcevita over, divise monocromatiche stampate a cuore, top crop rosa, cappotti non accoppiati, fodere trapuntate rovesciate. E ancora completi realizzati in tessuto che pare mangiato dalle tarme… Va sottolineato che Risso sta dando prova non solo di una creatività fuori dal comune, ma si cimenta con nuovi metodi di produzione: riciclaggio, assemblaggio, riutilizzo. Risso sembra aver scavato a fondo tra i deadstock di Marni: la sua aggressiva decostruzione (mai però celebrale e secca come quella dei maestri giapponesi) si traduce in un senso di giustapposizione “casuale” e l’impatto visivo della collezione, ha fatto pensare a un guardaroba teatrale rinvenuto per caso. Per realizzarlo sono stati realizzati assemblaggi di vecchi ritagli di tessuti, avanzi di velluti floreali dipinti a mano, ibridi realizzati in raso e pelle. Tutto senza senso al primo impatto, eppure tutto fuso in una sorta di elegante follia. Permettetemi una divagazione finale: da decenni ormai i connoisseur si chiedono se non esista un modo un po’ meno noioso della classica sfilata per presentare una collezione tessile: qualche tentativo in passato è stato fatto, ma nessuno sino ad ora ha abbandonato definitivamente questo cliché. Non c’è pendolone (Gucci) o piazza virtuale (Prada) che tenga…
Nel 2018 la società ha nominato Stefano Biondo come suo amministratore delegato. Nel 2019 Barbara Calò è divenuta amministratrice delegata.
Nel 2019 Francesco Risso è entrato a far parte della lista BoF500 come uno dei personaggi più influenti nell’industria della moda.
Nel 2021 è stata fondata la Marni Japan.
La linea di Marni è prodotta in Italia e non ha licenziatari.
aggiornato al 14 marzo 2023
Autore: Lynda Di Natale e Paola Moretti
Fonte: marni.com, iodonna.it, moda.mam-e.it, artribune.com, wikipedia.org, web