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2023: Sheila Smith, attrice statunitense. Ottenne il suo primo ruolo di rilievo nel 1962 e nel 1962 esordì a Broadway. Rimase attiva sulle scene anche nei primi anni duemila, recitando un’ultima volta in Mame a Raleigh nel 2003, in My Fair Lady nel 2004 e dando l’addio allo scene nel 2009 in A Little Night Music. (n. 1933)

2023: Marcello Marziali, attore italiano. Dal 1986 è stato attore nella compagnia teatrale in vernacolo livornese Le Maschere del Carrozzone con cui ha recitato in tante commedie. Ha fatto anche qualche apparizione nel cinema.  (n. 1939)

2020: Enrico Bertorelli, attore e doppiatore italiano. Fratello degli attori Nanni e Toni Bertorelli. (n. 1942)

2018: Sandro Mayer, Sandro Michele Emilio Mayer, giornalista, scrittore e personaggio televisivo italiano. (n. 1940)

2014: Paolo Mosca, è stato un giornalista, scrittore, cantautore, poeta, autore televisivo, conduttore televisivo, regista teatrale e drammaturgo italiano. Fratello di Maurizio. (n. 1943)

2013: Paul Walker, Paul William Walker IV, attore e produttore cinematografico statunitense. (n. 1973)

2013: Jean Kent, pseudonimo di Joan Mildred Summerfield, è stata un’attrice cinematografica e televisiva britannica. (n. 1921)

2005: Jean Parker, nome d’arte di Lois Mae Green, è stata un’attrice cinematografica e televisiva statunitense. Nel 1951 si sposò per la quarta volta con l’attore Robert Lowery.   (n. 1915)

1994: Lionel Stander, Lionel Jay Stander, attore statunitense. (n. 1908)

1984: Christopher Adler, Christopher Edward Adler, è stato un paroliere e regista teatrale statunitense. Le sue opere più note come paroliere sono state il musical Jean Seberg e lo spettacolo Shirley MacLaine a Broadway. Adler era figlio del compositore e paroliere Richard Adler e la matrigna era Sally Ann Howes. niziò la sua carriera a New York City con produzioni off-Broadway. Adler morì di cancro correlato all’AIDS all’età di 30 anni. (n. 1954)

1975: Fausto Pirandello, Fausto Calogero Pirandello, pittore italiano, figlio di Luigi Pirandello. (n. 1899)

1957: Beniamino Gigli, è stato un tenore e attore italiano, uno dei più celebri cantanti d’opera del XX secolo.  (n. 1890)

1900: Oscar Wilde, Oscar Fingal O’Flahertie Wills Wilde, è stato uno scrittore, aforista, poeta, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese dell’età vittoriana, esponente del decadentismo e dell’estetismo britannici.  (n. 1854)

1852: Junius Brutus Booth,  è stato un attore inglese, fu padre dell’attore teatrale John Wilkes Booth; anche gli altri suoi figli Edwin Booth, Junius Brutus Booth Jr. e Asia Booth Clarke, seguirono tutti le orme paterne come attori di teatro. Nato nel quartiere londinese di St. Pancras, era figlio di Richard Booth, avvocato e fervido sostenitore della causa americana e di Jane Elizabeth Game. Sin da giovane il padre cercò di avviarlo ad una lunga sequela di professioni, ma senza successo. 1814 incontrò Marie Christine Adelaide Delannoy, che lo seguì a Londra e che sposò dopo aver compiuto il suo diciannovesimo compleanno nel 1815. La loro prima figlia, Amelia, morì in fasce. Sin dall’adolescenza Junius Brutus aveva manifestato una forte attrazione per il teatro e il suo esordio come attore teatrale avvenne nel 1813. Nel 1819 nacque un secondo figlio, Richard Junius Booth, ma, nonostante questo evento che avrebbe dovuto rinforzare il suo legame con la moglie Adelaide, Booth si innamorò di una fioraia del Covent Garden, Mary Ann Holmes, con la quale decise di partire per gli Stati Uniti dove cominciare una nuova vita nel 1821. L’attore inglese fece il suo debutto sui palcoscenici americani a Richmond. Spesso anno nacque il primo figlio dalla nuova compagna, Junius Brutus Booth Jr., e la coppia si mise alla ricerca di una sede stabile per il loro nuovo nucleo familiare, trovando una dimora presso la Contea di Harford, nel Maryland, acquistando un appezzamento di terreno dove fecero costruire una Blockhaus. L’anno successivo furono raggiunti in America dal padre di Junius Brutus, Richard, il quale desiderava trascorrere il resto della propria esistenza in territorio americano e che, insieme alla nuora Mary Ann, soprintendeva la fattoria dove lavoravano operai di colore liberi, dal momento che l’intero nucleo familiare avversava la pratica dello schiavismo, mentre Junius Brutus continuava con le sue recite in tutto il territorio statunitense. Fu in questo periodo che Booth iniziò a mostrare i segni dell’alcoolismo e di gravi problemi di salute mentale, che lo conducevano spesso ad essere una minaccia per i suoi stessi colleghi di palcoscenico. A seguito di tali difficoltà la famiglia Booth si trasferì nel 1825 nuovamente a Londra, dove Junius Brutus aveva ottenuto un importante ingaggio. Appena giunto in madrepatria l’attore fu travolto dallo scandalo montato dai giornali londinesi che lo accusarono di aver abbandonato la moglie Adelaide Delannoy ed il loro figlio, Junius Brutus Jr; pur negando tali accuse Booth evitò di tornare a recitare nei teatri londinesi preferendo quelli della provincia, ma ciò non fu sufficiente e venne costretto a fare ritorno in America nel 1829, stabilendosi a Boston. Al suo ritorno in America, tuttavia, corrispose il riemergere dei suoi problemi mentali che divennero di dominio pubblico quando si manifestarono mentre stava recitando sul palco; Booth fu costretto a fuggire per non essere internato, e si trasferì prima a Providence, dove le sue condizioni mentali migliorarono. Tuttavia il suo profondo stato depressivo peggiorò a causa della morte del figlio Henry Byron Booth nel 1836, mentre si trovava in Inghilterra per una serie di rappresentazioni al Drury Lane. Tornato in America il 4 luglio 1837 venne ingaggiato dall’Olympic Theatre di New York e l’anno successivo, mentre era in battello per tour nel profondo sud statunitense, tentò il suicidio gettandosi in acqua, ma venne salvato. Nel 1838 si verificarono due eventi importanti: la nascita del figlio John Wilkes Booth e l’incidente dell’aggressione al suo caro amico e collega Thomas Flynn, a seguito del riemergere dei suoi problemi legati al suo imperversante stato depressivo. Nel 1843 il figlio Richard Booth raggiunse suo padre in America, ma non seppe mai nulla della sua famiglia americana se non nel 1846. Appena avuta notizia del fatto che suo padre avesse formato un nuovo nucleo familiare, ne diede notizia alla madre che in ottobre di quello stesso anno giunse in America per affrontare suo marito, dal quale ottenne il divorzio solamente due anni dopo. Nel 1851 Junius Brutus e Mary Ann, che avevano già avuto dieci figli, convolarono a nozze. Nel 1852 Junius Brutus Booth Jr. invitò suo padre ed il fratello Edwin ad una tournée in California per degli ingaggi ottenuti a San Francisco e Sacramento. Di ritorno da questi ingaggi, Junius Brutus Booth si fermò a New Orleans per un ingaggio di una settimana, e morì a bordo della nave a vapore J. S. Chenoweth. (n. 1796)

Autore: Lynda Di Natale 
Fonte: wikipedia.org, web
Immagini: IA