Marni
Castiglioni, che è sempre stato il chief designer del marchio, è responsabile dell’estetica di Marni di “bohémienismo europeo”. Altri aggettivi che sono stati applicati ai disegni di Marni includono “eccentrico”, “femminile”, e […]
Castiglioni, che è sempre stato il chief designer del marchio, è responsabile dell’estetica di Marni di “bohémienismo europeo”. Altri aggettivi che sono stati applicati ai disegni di Marni includono “eccentrico”, “femminile”, e […]
Joan Baez, J. K. Simmons, Imelda Staunton, Joely Richardson, Andrea Zanchini, Lara Fabian, Sean Paul, Kate Middleton, Nicola Coughlan, Anna Tatangelo, Nina Dobrev, Flo Gennaro, Kerris Dorsey, Sangiovanni
Héctor Elizondo, Kazuo Hirai, Roberto Boribello, Ralph Fiennes, Massimiliano Ossini, Chris Carmack, Federico Russo, Nicolas Vaporidis, Diana Dondoe, Meghan Trainor, Alexis Floyd, Neel Sethi
Outfit ispirato al personaggio di Emily in Emily in Paris interpretato dall’attrice Lily Collins con i brand: Victoria Beckham, Ganni, Le Silla, Maison Michel Paris, Estée Lauder, L’Oréal, Kate Spade, Andrea Fohrman, Valentino
[…] Fondata in Italia nel 1973 da un gruppo di designer, byblos (in minuscolo) nasce come divisione di Genny S.p.A., che Arnoldo Girombelli e sua moglie Donatella fondarono nel 1961 ad Ancona, prendendo il
nome da un hotel di […]
[…] Samuel Albert Bozeman Jr. è nato il 30 agosto 1924, nella piccola città rurale di Haynesville, Louisiana, situata appena a sud del confine di stato dell’Arkansas; in una famiglia di medici ed è stato incoraggiato a seguire le loro orme. Samuel Albert ha studiato medicina alla Tulane University di New Orleans, ritirandosi nel 1946, dopo tre anni di studio. Bozeman Jr si trasferì a […]
[…] Nel 1906 James iniziò la sua carriera come cappellaio a Chicago, la città natale della madre, dove letteralmente scolpiva le sue creazioni sulle teste dei suoi clienti. Comincia a modellarsi cosi quello stile unico che influenzerà le generazioni future di stilisti con un approccio quasi scientifico-matematico alle sue creazioni. […]
Proenza Schouler si caratterizza per la fusione di artigianalità e cura dei dettagli con un senso di raffinata semplicità. L’ispirazione tratta dall’arte contemporanea e dalla cultura giovanile si combina con l’enfasi sulla sartoria e l’uso di tessuti sviluppati su misura.
Alain Ducasse, Luigi Petrucci, Cesare Bocci, Adolfo Margiotta, Emma Wiklund, Stella McKartney, Jérome Ruggiero, Cristina Capotondi, Riccardo Trombetta, Valentina D’Agostino, Alice Merton, Niall Horan, Robbie Kay, Lili Reinhart
[…] Non ha mai conosciuto suo padre, morto in Manciuria durante la seconda guerra mondiale; è stato cresciuto dalla madre vedova Yumi, sarta di professione, che incoraggia il figlio a diventare avvocato. Si laurea in legge all’Università di Keio nel 1966 e ma decide di proseguire i suoi studi in Fashion Design al Bunka Fashion College. […]
[…] Aveva pianificato una carriera in medicina ma rimase affascinato dai vestiti all’età di 19 anni, quando un amico lo portò a vedere una sfilata di moda. Nel 1946, Guy, si trasferì a Parigi dove un suo cugino, che già lavorava per Jean Patou, lo inserì nello organico lavorativo dello stesso. All’epoca Laroche non aveva nessuno interesse per la moda ma attraverso questo lavoro, che lo portava a visitare molte sartorie francesi, ben presto […]
[…] all’età di 16 anni, prima di trasferirsi a Tolosa dove ha lavorato per Mirra, una sarta che ha seguito le collezioni parigine. Dal 1936 al 1939, alla chiusura, lavorò con Madeleine Vionnet come tagliatore, prima di lanciare la propria casa di moda di prêt-à-porter nel 1942: Jacques Griffe Evolution, con il sostegno di Robert Perrier – un fornitore di tessuti di alta moda francese […]
[…] Quando aveva quattro anni, Sui sapeva che voleva diventare una stilista. La madre di Sui le insegnò, da subito, come mettere insieme un guardaroba coinvolgendola negli acquisti dei tessuti. Sui restava ore a osservare la madre cucire e raccogliendo gli avanzi dei tessuti, realizzava abiti per vestire la sua Barbie. Attraverso questo processo, Sui ha appreso le basi nel realizzare una sua linea di abiti. Da adolescente, legge un articolo, su Life Magazine, sui risultati di Mia Fonssagrives, diplomata alla […]
[…] In giovane età ha iniziato a disegnare costumi storici. Dopo aver studiato storia dell’arte all’Università di Montpellier, nel 1973 si trasferisce a Parigi dove si iscrive alla Sorbona ed alla École du Louvre, studiando come curatore di musei. Fu durante questo periodo che incontrò la sua futura moglie Françoise Rosenthiel, che sposò nel 1974. Nel 1978 diventa assistente di Guy Paulin di Hermès e dal 1981 lavora presso la casa di moda di Jean Patou. […]
[…] Faccio le cose senza décolleté; nulla è trasparente… Sono in sovrappeso, quindi sono molto, molto consapevole di cosa mostrare e cosa non mostrare, e sono sicuro che c’è un enorme legame con l’essere un designer in sovrappeso e il lavoro che faccio. La mia fantasia è essere magri, vedi? Porto quella fantasia nella leggerezza: mi tolgo il corsetto e porto conforto e tutte queste cose che non ho. Quello che porto è tutto ciò che non ho. Questa è la fantasia. […]
[…] Non frequenta nessuna scuola di moda, un autodidatta appassionato che disegna bozzetti e riutilizza tessuti casalinghi. Ma Gaultier ha un sogno: diventare un grande stilista. Così invia i suoi schizzi ai principali atelier parigini. Il giorno del suo diciottesimo compleanno arriva la proposta lavorativa come assistente da Pierre Cardin, è il 1970. Viene chiamato anche a collaborare con Jean Patou e Jaques Esterel, fin quando non lancia la sua prima collezione nel 1974. […]