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Charles James è stato uno stilista britannico naturalizzato statunitense. Noto per i suoi abiti da ballo e l’estetica altamente strutturata. James è stato uno degli stilisti più influenti del XX secolo e continua a influenzare le nuove generazioni di designer. Ritenuto l’unico americano a lavorare secondo la tradizione dell’haute couture, egli modellò e creò personalmente ogni abito che portava la sua etichetta.
Charles Wilson Brega James, anglo-americano, nacque il 18 luglio 1906 nel Surrey da un padre britannico, un istruttore presso la Royal Military Academy di Sandhurst, e una madre americana, che proveniva da ricca famiglia di Chicago. Nei primi anni della sua educazione si mise in luce per il talento nello studio della musica.
… sin dalla prima adolescenza mostrò i tratti salienti del suo carattere eclettico ed irriverente.
Nel 1919 frequentò la Harrow School dove incontrò lo scrittore Evelyn Waugh, Francis Cyril Rose e Cecil Beaton, con i quali strinse una lunga amicizia. Fu espulso dalla scuola per una “bravata a sfondo sessuale”.
Sembra che, preso atto della sua omosessualità, si divertisse con i compagni di teatro a travestirsi da donna, truccandosi ed esibendosi senza alcuna prudenza. Le chiacchiere arrivarono al padre, il quale da buon ufficiale dell’esercito di Sua Maestà trovò intollerabile la mancanza di disciplina della scuola e decise di dare una lezione al figlio inibendogli la possibilità di terminare gli studi e interrompendo le sue amicizie.
Si trasferì a Bordeaux per studiare musica e rientrò in patria soltanto perché un amico di famiglia gli trovò un impiego stabile. Il magnate dei servizi pubblici Samuel Insull, un amico di famiglia, gli trovò un posto nel dipartimento di progettazione architettonica dove acquisì le abilità matematiche che in seguito gli permisero di creare i suoi abiti.
Tanto che, quando alcuni anni dopo aprirà il suo primo atelier in un garage a New York, si presenterà come “un architetto di strutture sartoriali”.
All’età di diciannove anni, aprì il suo primo negozio di modista a Chicago, usando il nome di “Charles Boucheron“, poiché suo padre gli proibì di usare quello di James. Il padre gli impediva l’uso del proprio nome nella moda e quindi inventò il marchio “Boucheron”.
Nel 1906 James iniziò la sua carriera come cappellaio a Chicago, la città natale della madre, dove letteralmente scolpiva le sue creazioni sulle teste dei suoi clienti. Comincia a modellarsi cosi quello stile unico che influenzerà le generazioni future di stilisti con un approccio quasi scientifico-matematico alle sue creazioni.
In seguito aprì un negozio di modisteria sopra un garage a Murray Hill, Queens, New York, iniziando a creare i suoi primi modelli di abiti.
Charles si trasferisce nel ’28 a Long Island e una manicure porta i suoi cappelli. È il primo successo. Sono i primi guadagni con i quali apre uno show room a New York. Nel ’29, comincia a disegnare vestiti e nello stesso anno presenta la sua prima collezione a Londra. Negli anni ’30, è un continuo spostamento tra Londra, New York e Parigi.
Durante questo periodo si impadronì delle tecniche sartoriali e studiò con grande serietà il corpo ideale femminile e le forme che lo trasformavano in un potente ricettacolo di desideri. In breve tempo sviluppò il suo particolare metodo di lavoro ed emersero i concetti moda sui quali lavorò nel corso della sua carriera. La sua intelligenza e stravaganza gli procurarono preziose amicizie tra artisti, couturier, intellettuali prestigiosi. In breve tempo divenne uno degli dei creativi più ambiti, anche se cominciavano ad emergere le nevrosi da perfezione che spesso minavano le relazioni con le clienti.
Nel 1930, ha disegnato l’abito con cerniera a spirale e l’abito da taxi, avvolgendo per la prima volta una cerniera intorno al corpo di chi lo indossa, poi si distingue per le culottes.
… così facile da indossare che avrebbe potuto essere infilato sul sedile posteriore di un taxi.
James fu tra i primi a introdurre la cerniera lampo a spirale e la gonna pantalone.
Per rendere i suoi abiti ancora più scultorei, James li sosteneva con una struttura in filo di modisteria e tela rigida e anche se arrivavano a pesare persino dieci chili, la sua abilità tecnica consentiva a chi li indossava di muoversi con la stessa grazia di una ballerina.
Dal 1934 al 1935 è a Parigi per creare tessuti insieme a Paul Poiret.
Disegnò l’abito da sposa per Baba Beaton, la sorella di Cecil, per il suo matrimonio con Alec Hambro. Nel 1936 fondò la società Charles James (London) Ltd., utilizzando ufficialmente per la prima volta il proprio cognome.
Espose la sua prima collezione nella capitale francese nel 1937. Nello stesso anno, creò una giacca trapuntata di raso bianco unica nel suo genere. Questa giacca è stata considerata il punto di partenza per “giacche a vento e persino giacche di pelliccia”.
È infatti nella Ville Lumière che Charles James presentò la sua prima collezione nel 1937, e sempre in Francia creò la sua celebre giacca imbottita in satin, definita da Salvador Dalì “una scultura morbida”, e che oggi è esposta al Victoria and Albert Museum di Londra.
Indossato dalla modella Pat Cleveland, questo soprabito è diventato un’icona anni ’70.
Da New York si è trasferì a Londra, nel ’40, aprendo un negozio a Mayfair, dove Charles James si stabilì definitivamente fondando la Charles James, Inc. Nel frattempo, concesse in licenza i suoi modelli di moda ai grandi magazzini statunitensi come Lord & Taylor e Bergdorf Goodman. Oltre ad essere un vero genio nel concepire abiti eleganti, James era un incredibile designer, capace di stilizzare oggetti, accessori da sottoporre allo sviluppo seriale.
Dal 1943 al 1945 disegnò una linea di abbigliamento per Elizabeth Arden (fondatrice dell’omonima azienda cosmetica). James divenne noto per i suoi abiti da ballo scolpiti e realizzati con tessuti sontuosi e per esigenti standard di sartoria,
Charles James è celebre per i suoi abiti da sera e da ballo, vere e proprie sculture che prendono vita una volta indossate. Vestiti mai prodotti in serie, ma sempre pensati per una donna specifica, per il suo corpo e per i suoi precisi movimenti.
ma è anche ricordato per le sue mantelle e cappotti, spesso rifiniti con pelliccia e ricami.
Il cappotto “cocoon”, un bozzolo caldo e confortevole che avvolge il corpo femminile e che riesce a valorizzare qualsiasi forma fisica.
C’è da aggiungere che James, quando entrò a far parte come creativo della couture, divenne famoso anche per le raffinate scelte delle musiche nei suoi coinvolgenti fashion show.
Tra le sue clienti si annoveravano star di Hollywood come Marlene Dietrich, ma anche e soprattutto personalità prominenti della politica, dell’arte, ambasciatrici, artista, filantrope. Una clientela di altissimo livello sociale e culturale che apprezza le forme fuori da ogni canone delle creazioni di James.
Nel 1947 presenta a Parigi una collezione che riscuote successo. L’anno successivo il Brooklin Museum gli dedicò una mostra per il decennale della sua attività: A Decade of Design for Mrs. Millicent H. Rogers di Charles James. Nel 1948 l’amico Cecil Beaton fotografò otto dei suoi più celebri modelli per Vogue.
Amico di Cecil Beaton e Gertrude Stein, traeva ispirazione dalla pittura usando disegni di artisti celebri per realizzare i suoi abiti. Famosa la blusa plissé ispirata a Matisse e la giacca bianca matelassé tratta da un disegno di Cocteau.
Negli anni ’50 , quando raggiunse l’apice, James lavorava principalmente nel suo studio al 699 di Madison Avenue a New York.
Vinse due Coty Award nel 1950 e nel 1954, mentre nel 1953 fu insignito di un Neiman Marcus Award.
Nel 1951 crea il Clover Leaf Ball Gown (Abito a Quadrifoglio), un abito da ballo per la giornalista Austine Hearst, che Charles James considererà per sempre il suo capolavoro, scatenò le invidie di tutte le donne dell’alta società.
Si tratta di un abito in seta e satin dal peso di quasi 6 kg, ma che grazie all’effetto di sospensione della gonna risulta leggerissimo non solo allo sguardo ma anche indossato.
La signora Hearst, moglie del magnate dell’editoria, lo indossò in diverse occasioni, tra cui il giuramento da presidente di Dwight Eisenhower il 2 gennaio del 1953. L’abito senza spalline, che James considerò il suo capolavoro, è interamente in bianco con una fascia nera sulla gonna. Il nome deriva dalla forma della gonna che somiglia ad un quadrifoglio senza gambo.
Charles gioca sul volume dei suoi abiti, sovrapponendo strati di seta, raso, taffetà o tulle, tutti in abbondanza. I suoi drappeggi a spirale e i tagli ispirati alle mode del passato rimangono emblematici del suo stile.
Importante anche, nello stile di Charles James, l’uso del colore. Aveva un grande capacità di distinguere ed esaltare i colori, abbinandoli e combinandoli in varie situazioni geniali e innovative per l’epoca.
Le sue collezioni nascevano pensando ogni singolo pezzo per una donna a sé, non per essere riprodotti, e questo modello di business poco sostenibile, inevitabilmente, lo penalizzò: era un artista, più che un uomo d’affari. Aveva anche un carattere irruente ed un perfezionismo maniacale che gli rendeva difficile collaborare e rapportarsi con il “fashion system” dell’epoca. Questo, unito all’inquietudine che lo accompagnava da sempre e che sfociò nell’abuso di sostanze stupefacenti, lo portò al ritiro dal mondo della moda all’apice del successo.
A metà degli anni Cinquanta forma il giovane designer canadese Arnold Scaasi; quest’ultimo ha poi lanciato una linea prêt- à -porter per Charles James e vi è rimasto per due anni. James non è in linea con la produzione di massa che ciò comporta; sospende questa seconda linea e sceglie quindi di disegnare modelli specifici per i grandi magazzini americani che si occupano di riprodurli e venderli.
Nel 1954, James sposò Nancy Lee Gregory del Kansas, di una ricca famiglia del Kansas e vent’anni più giovane di lui. Ebbero un figlio e una figlia. Insieme, avevano un figlio, Charles Jr. nato nel 1956, e una figlia, Louise nata nel 1957. Dopo la nascita del figlio, James produsse una collezione per bambini.
Ha disegnato, inoltre, abiti prémaman e vestiti per bambini. La principessa Grace Kelly, ad esempio, acquista cappotti firmati James per sua figlia Caroline
James si distaccò pochissimo da queste due produzioni (abiti da sera e cappotti), anche se disegnò una collezione di abbigliamento per bambini nel 1956 dopo la nascita del primo figlio Charles James Jr. Si dilettò anche nella progettazione degli interni e di svariati pezzi di arredamento della casa dei mecenati John e Dominique de Menil.
James si ritirò nel 1958 colpito da perdite, cause legali e fallimenti, sperando che quelle che considerava le sue opere d’arte entrassero nei musei. Il suo matrimonio non è sopravvissuto a questa prova, ha divorziato nel 1961.
Per alcuni anni la vita dello stilista sarà tormentata da avvocati, tribunali, problemi con il fisco. Nel frattempo a sua clientela storica frastornata anche dalle sue scelte esistenziali, da omosessuale felice era diventato marito di una milionaria dalla quale divorziò negli anni del tracollo finanziario, progressivamente l’abbandonò. La sua dipendenza da droghe cominciò ad essere devastante. Da quei giorni sarà costretto a vivere in un modesto hotel nel quale continuerà a ricevere e a lavorare per le pochi clienti rimaste, fino alla morte.
Dal 1964, James visse al Chelsea Hotel di New York, circondato da una cerchia di ammiratori e studenti, tra cui Homer Layne che divenne il suo nuovo assistente.
Charles James occupa tre stanze al 6 ° piano, che fungono sia da residenza, studio, laboratorio e magazzino. Halston, grande ammiratore di Charles James al quale doveva molto, lo assunse nel 1970 come ” ingegnere consulente di moda”. Questa collaborazione non dura a lungo.
Charles James continuò a insegnare couture fino agli anni ’70 e, il 23 settembre del 1978, morì di polmonite a New York.
Nel 2001, Charles James ha ricevuto una targa sulla “Fashion Walk of Fame” nel Garment District di New York. Questa targa simbolica rende omaggio al suo contributo alla storia della moda.
Il suo lavoro consisteva nel modellare la struttura dell’abito sulle forme della cliente, spesso imperfette rispetto la silhouette che aveva idealizzato, in modo tale che dal punto di vista percettivo la seconda emendasse il primo, valorizzandone le dinamiche. Per realizzare questo programma di ricerca, oltre allo studio rigoroso delle tecniche tradizionali, sperimentò soluzioni innovative che implicavano l’uso di spirali e quindi tecniche di taglio, cuciture che possono essere considerate l’equivalente di piccole scoperte empiriche.
Nel 2014, il Metropolitan Museum celebra Charles James dopo oltre 35 anni dalla sua morte: ‘Charles James: Beyond Fashion‘.
In concomitanza con la retrospettiva di James al Metropolitan Museum, The Weinstein Company (TWC) ha annunciato di aver firmato un accordo di licenza con gli eredi di James, Charles Jr. e Louise James, per produrre nuove collezioni e contribuire così al rilancio del marchio. Seguirono due anni di battaglia legale tra gli eredi e la società Luvanis, che aveva già registrato il marchio in una serie di giurisdizioni in tutto il mondo. Nel 2016, la TWC si è ritirata e Luvanis ha successivamente collaborato con gli eredi di James per rilanciare il marchio Charles James. Nel settembre 2018 hanno rivelato una nuova identità visiva per Charles James, e messo in vendita tutti i diritti del marchio, che si erano consolidati negli anni precedenti.
aggiornato al 14 settembre 2022
Autore: Lynda Di Natale e Paola Moretti
Fonte: dal libro "Charles James: Beyond Fashion", Charles James. The Calculus of Fashion by L. Cantoni, wikipedia.org, web