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2018: Roger Robinson, è stato un attore statunitense, attivo in campo cinematografico, teatrale e televisivo. Robinson è stato il primo afroamericano a ricevere il Richard Seff Award, assegnato ogni anno dalla Actors ‘Equity Foundation a un attore di almeno cinquant’anni per la sua interpretazione in un ruolo di supporto in una produzione di Broadway. Numerose le sue interpretazioni nel cinema e serie tv. (n. 1940)
2017: Barry Dennen, cantante, attore e sceneggiatore statunitense. Nel 1960 si trasferisce a New York dove rimarrà fino al 1963. In questo periodo ha una relazione con Barbra Streisand, con la quale convive per un anno. Durante quest’anno aiuta la Streisand a far nascere il suo nightclub, gesto che segna l’inizio della sua carriera come cantante e attore. Una volta finita la relazione si trasferisce a Londra per quindici anni e nel 1968 ottiene il ruolo da protagonista di maestro di cerimonia nella versione inglese di Cabaret. Nel 1970, interpreta Ponzio Pilato nel musical Jesus Christ Superstar, sia nell’album che nella versione a Broadway l’anno dopo. Nello stesso anno, ha interpretato Mendel nel film Il violinista sul tetto di Norman Jewison. Da quel momento in poi Dennen ha avuto una serie di piccole parti in diversi film e show televisivi americani. Dennen ha anche doppiato molti personaggi di videogiochi. (n. 1938)
2013: Aldo Reggiani, attore e doppiatore italiano. Esordisce giovanissimo nel mondo del cinema nel film Giorno per giorno, disperatamente (1961). Giunge però alla notorietà ventiduenne, nel 1968, interpretando il ruolo di Dick Shelton nello sceneggiato La freccia nera. Nello stesso anno esordisce in teatro nel Giulio Cesare di Shakespeare. Nel 1970 registra il 45 giri Sei bella nella sua unica esperienza dedicata al mondo della canzone italiana. Nel 1971 Dario Argento lo chiama a recitare nel film Il gatto a nove code. Intensa anche l’attività di doppiatore. Morta all’età di 66 anni per un ischemia. Suo figlio, Primo (nato dalla relazione con l’attrice Caterina Costantini), è a sua volta un attore. (n. 1946)
2012: Johnny Lewis, Jonathan Kendrick “Johnny” Lewis, attore statunitense. Ha partecipato a vari film, come Nata per vincere, Aliens vs. Predator 2 e Chiamata senza risposta. Nasce in una famiglia seguace di Scientology, fede che lui abbandona molto presto. Nei primi anni duemila ha avuto una relazione con la cantante Katy Perry. Oltre a partecipare ad alcuni film per il cinema, Lewis porta avanti una carriera televisiva. Ha recitato in 9 episodi della nota serie The O.C., ha avuto un ruolo in Settimo cielo, Bones e Malcolm. Ha partecipato alla serie televisiva Drake e Josh e ha partecipato ad un episodio di Smallville, mentre nell’ultimo periodo ha recitato in Sons of Anarchy, interpretando “Half-Sack” e un episodio di Criminal Minds, interpretando il ruolo di un serial killer. 2011 Lewis ha un incidente con la moto, guidando ad alta velocità. Nonostante vari accertamenti e una risonanza magnetica che diceva che non avrebbe avuto conseguenze, Lewis comincia a manifestare comportamenti bizzarri e illogici. Il referto medico riportava come diagnosi “fratture della base del cranio, con probabile emorragia interna”. I sintomi di un trauma cranico includono sensibilità alla luce, comportamento a volte illogico e violento e incapacità di prendere decisioni.
Nonostante la famiglia notasse questi disturbi, come il costante desiderio di Lewis di stare al buio e comportamenti strani, i medici riferivano che tali problemi erano dovuti a un abuso di droghe. I test però non risultarono mai positivi alla droga. Tra il 2011 e il 2012, Lewis viene arrestato tre volte, per risse e per aver tentato di entrare nella casa di una donna. In nessuno degli arresti ha mai opposto resistenza. Riconosciuti i suoi problemi, viene rilasciato il 24 settembre 2012, due giorni prima della sua morte. Il suo corpo senza vita è stato trovato uori da un’abitazione di Los Angeles, insieme a quello dell’ottantunenne Catherine Davis, proprietaria della casa, che aveva affittato una stanza a Lewis. Lewis viene trovato morto davanti alla porta dell’abitazione, probabilmente caduto dal tetto soprastante, mentre Davis viene ritrovata morta all’interno dell’appartamento, con segni di percosse, dove sembra essere stata trascinata. Sempre dentro la casa viene trovato un gatto morto e vetri rotti. La morte di Davis viene indagata come omicidio, in cui Lewis sembra essere colpevole. Stando a molte testimonianze, la polizia è intervenuta dopo che alcuni vicini si erano allarmati alle urla della Davis. Un’autopsia effettuata il 29 novembre 2012 affermò che nel corpo di Lewis non c’era alcuna traccia di droghe o alcool. Prima di morire qualcuno aveva cercato di strangolarlo, lasciando evidenti segni delle unghie sul collo. Nessuna testimonianza o indagine ha portato a credere che Lewis sia stato spinto dal tetto oppure si sia volontariamente gettato nel vuoto. La sua morte è stata classificata come “accidentale”. (n. 1983)
2012: M’el Dowd, all’anagrafe Mary Ellen Dowd, attrice e cantante statunitense. Tra il 1955 ed il 1957, interpretò Lady Macbeth in Macbeth, Titania in Sogno di una notte di mezz’estate, Portia in Giulio Cesare e Lady Capuleti in Romeo e Giulietta. Dowd è stata sposata con il ristoratore francese Henri G. Eudes dal 1962 e la coppia ha avuto un figlio, Richard. (n. 1933)
2011: Enzo Mirigliani, all’anagrafe Vincenzo Mirigliani, è stato un personaggio televisivo italiano, storico organizzatore del concorso di bellezza Miss Italia. Dal 1953 si occupa di concorsi di bellezza: entra a far parte di Miss Italia quattro anni dopo, e nel 1959 ne assume la direzione succedendo a Dino Villani. Nel 1991 fonda anche Miss Italia nel mondo, concorso destinato alle giovani ragazze di origini italiane, nate e residenti in altre nazioni. Inoltre crea altre manifestazioni come “Un volto per il cinema“, “Il Meeting del Cinema Mediterraneo“, il premio letterario “Donna“, “Il televolto dell’anno“, “Il Festival del Pianobar“, “Il cane e il suo padrone“, “La Sartina d’Italia” e il concorso di bellezza internazionale “Ragazza in Gambissime“. Mirigliani è stato sposato con Rosy Ragno (1925-2017), dalla quale ha avuto due figlie, Rosaria e Patrizia; quest’ultima dal 2010 ha preso il posto del padre nell’organizzazione del concorso. (n. 1917)
2011: Simonetta Colonna di Cesarò, Donna Simonetta Colonna Romano dei duchi di Cesarò, stilista italiana. Nasce a Roma il 10 aprile 1922, figlia di Don Giovanni Colonna Romano duca di Cesarò del ramo siciliano della famiglia aristocratica dei Colonna e di Barbara dei conti Antonelli, nobildonna di origini russe. Il padre, deputato parlamentare e ministro delle Regie Poste e Telegrafi del primo governo Mussolini, fu un sorvegliato speciale del regime fascista dopo che, nel 1924, si dimise dalla carica con una requisitoria parlamentare contro gli abusi del fascismo. Ciò avrà una profonda influenza sulla vita della famiglia. Il 29 maggio 1942 Simonetta, ancora minorenne, viene processata per essersi presentata a una festa tenuta dalla contessa Giulianella Senni in compagnia del diplomatico statunitense Merrit Cootes in attesa di essere espulso dall’Italia. Condannata a quindici giorni di carcere presso il carcere femminile delle Mantellate a Roma, è poi condannata al confino per tre anni presso le località abruzzesi di Castiglione a Casauria e di Pescocostanzo. Dopo alcuni mesi le viene concesso di spostarsi a Sorrento, dove raggiunge la madre e la sorella Mita e comincia un’attività amatoriale di creatrice di moda, realizzando alcuni abiti per le figlie di Benedetto Croce. La pena viene infine condonata grazie alle pressioni esercitate dal Vaticano. Dalla madre Simonetta viene educata allo stile di vita e al gusto dell’aristocrazia del tempo, e da lei impara a parlare diverse lingue che le saranno utili nella futura attività imprenditoriale. Nel 1943 incontra il Conte Don Galeazzo Visconti di Modrone. Assieme a lui, alla sorella Mita e al fidanzato di lei, Uberto Corti di Santo Stefano Belbo, viene nuovamente arrestata nell’aprile del 1944 con l’accusa di fiancheggiamento della Resistenza.
I quattro vengono incarcerati a Regina Coeli e alle Mantellate per circa due mesi, quando Roma viene liberata nel giugno del 1944. Simonetta sposa Galeazzo nel 1944. Nel 1947 ha da lui una figlia, Verde, ma dopo pochi anni ne ottiene il divorzio in Romania. Nel 1952 Simonetta sposa il sarto Alberto Fabiani (morto il primo ottobre del 1987), dal quale l’anno seguente ha un secondo figlio, Bardo, poi fotografo di moda. Simonetta e Alberto Fabiani mantengono attività separate fino al 1962, quando si trasferiscono a Parigi e debuttano assieme sulla scena della moda parigina, fino al divorzio avvenuto nel 1973. Alla fine degli anni sessanta si interessa di filosofie orientali, di yoga e incontra il guru indiano Swami Chidananda che segue a San Francisco e grazie al quale viene a contatto con la cultura hippy. Da allora e per molti anni compie diversi viaggi in Oriente, soggiornando in Ashram e svolgendo attività di volontariato. È nuovamente in Occidente dal 1985, dopo la morte della sorella Mita e di Alberto Fabiani, e torna a risiedere fra Roma e Parigi fino al 2011, anno in cui muore. Il fondo Simonetta è stato donato alla Galleria del costume di Palazzo Pitti e si compone di 43 unità archivistiche comprendenti rassegne stampa sia delle collezioni “Simonetta“ che di Simonetta e Fabiani, e alcuni disegni degli stilisti. (n. 1922)
2010: Gloria Stuart, nata Gloria Frances Stewart, attrice statunitense. Nel 1998 ricevette numerosi riconoscimenti internazionali per la sua interpretazione in Titanic e ottenne anche una candidatura all’Oscar come miglior attrice non protagonista. Cambiò il suo cognome in Stuart perché meglio si addiceva al palcoscenico. Nel 1930 sposò lo scultore Blair Gordon Newell, da cui divorzierà nel 1934. Grazie al suo talento divenne presto l’attrice preferita del cineasta americano James Whale che la diresse in Il castello maledetto (1932) e in L’uomo invisibile (1933). Pur non diventando mai una vera stella del cinema, ella recitò a fianco di grandi attori. Nel 1934, due mesi dopo il divorzio dal primo marito, sposò lo sceneggiatore Arthur Sheekman da cui ebbe una figlia, Sylvia. Nel 1939 la Stuart e suo marito partirono per un lungo viaggio intorno al mondo e, al loro ritorno in California, divennero inquilini del celebre complesso Garden of Allah dove avevano preso domicilio molte star hollywoodiane. Dal suo ritorno, nonostante partecipasse ad altre pellicole, la carriera cinematografica della Stuart andò sfumando fino a interrompersi. Nel 1954 si trasferì a Rapallo, nella Riviera ligure, dove iniziò a dedicarsi alla pittura a olio, diventando un’apprezzata artista. Nel 1957 divenne nonna per la prima volta di David Oxley. Nel 1975, dopo una lunga interruzione della sua carriera come attrice, fece alcune apparizioni televisive negli anni successivi. Nel 1981 tornò al cinema con il film L’ospite d’onore, affiancata dall’attore irlandese Peter O’Toole, che per quell’interpretazione conquistò una nomination al premio Oscar. L’attrice tornò ad essere richiestissima tanto da partecipare negli anni seguenti a numerose serie televisive statunitensi. Nel 1983, cinque anni dopo essere rimasta vedova del marito, si legò al tipografo Ward Ritchie che morì nel 1996. Paradossalmente, la Stuart raggiunse la celebrità mondiale in tarda età, con la sua partecipazione al kolossal cinematografico Titanic. 2010, ancora attiva e in buone condizioni fisiche, festeggiò il suo centesimo compleanno, risultando una delle attrici americane più longeve. (n. 1910)
2008: Paul Newman, Paul Leonard Newman, è stato un attore, regista, produttore cinematografico e filantropo statunitense. Nella sua lunga carriera Newman vinse tre Oscar, sette Golden Globe e un Emmy Award, oltre a ricevere una stella sull’Hollywood Walk of Fame e altri riconoscimenti. Assieme a Ennio Morricone, Henry Fonda, Spike Lee e Laurence Olivier, detiene il singolare primato di aver ricevuto prima l’Oscar alla carriera e poi come vincitore tra i candidati (per Il colore dei soldi). Nel 1949 sposò Jacqueline E. Witte e decise di intraprendere la carriera cinematografica: Newman somigliava in viso a Marlon Brando, altra stella di Hollywood. Dal matrimonio nacquero tre figli: Scott Allan (1950-1978, morto a 28 anni per un’overdose di droghe), Susan Kendall (1953) e Stephanie (1954). 1958, a Las Vegas, convolò in seconde nozze con l’attrice Joanne Woodward, con la quale rimase sposato fino alla morte; insieme ebbero tre figlie: Elinor “Nell” Teresa (8 aprile 1959), Melissa “Lissy” Stewart (17 settembre 1961), e Claire “Clea” Olivia (1965). Lo stesso anno la moglie riceveva il suo premio Oscar come migliore attrice per il suo ruolo in La donna dai tre volti e recitava con il marito in Missili in giardino e La lunga estate calda; avrebbero interpretato ancora insieme i film Dalla terrazza (1960), Paris Blues (1961), Il mio amore con Samantha (1963), Indianapolis, pista infernale (1969), Un uomo oggi (1970), Detective Harper: acqua alla gola (1975, sequel di Detective’s Story una decina di anni dopo), Mr. & Mrs. Bridge (1990) e la miniserie televisiva Empire Falls – Le cascate del cuore (2005), mentre Newman diresse poi la moglie da regista nei film La prima volta di Jennifer (1968), Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilda (1972), Harry & Son (1984), Lo zoo di vetro (1987) e nell’adattamento televisivo del testo teatrale di Michael Cristofer The Shadow Box (Prima dell’ombra, 1980).
Tra la fine degli anni cinquanta e la metà degli anni settanta fu protagonista di alcuni fra i più grandi successi della storia di Hollywood (La gatta sul tetto che scotta, Exodus, Lo spaccone, Hud il selvaggio, Intrigo a Stoccolma, Il sipario strappato, Nick mano fredda, Butch Cassidy, La stangata, L’inferno di cristallo), diventandone una delle stelle più famose di sempre, al punto da essere spesso definito una “leggenda del cinema“. Paul si appassionò alle corse automobilistiche prendendo lunghi periodi di pausa dalle riprese cinematografiche per partecipare alle gare nei circuiti statunitensi, dove si recava in camper con famiglia e amici. Oltre che pilota è stato titolare di alcune scuderie professionistiche. 2007 l’attore ha dichiarato in un’intervista alla rete televisiva ABC la sua decisione di ritirarsi dalle scene, considerandosi troppo vecchio per continuare a recitare. 2008 è stata data ufficialmente notizia di una diagnosi di cancro ai polmoni. Dopo aver scelto di smettere le cure, si è ritirato a vita privata per passare gli ultimi giorni di vita con la famiglia. (n. 1925)
2002: Enzo Andronico, all’anagrafe Vincenzo Andronico, è stato un comico, attore e doppiatore italiano che ha recitato in oltre cento pellicole. Raggiunta la popolarità, ha modo di entrare nel mondo del cinema, dove debutta ne I vitelloni (1953) ma è una parentesi d’autore irrilevante: per il grande pubblico, infatti, sarà la più celebre spalla di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, divenendo una presenza fissa nei loro film di grande successo popolare. È infatti presente in quasi in tutte le loro pellicole. Terminata la collaborazione cinematografica con il duo siciliano verso la fine degli anni settanta, nel tempo si afferma come uno dei più valenti e prolifici caratteristi del cinema italiano, recitando in numerosi cult movie della commedia sexy, ma anche in diverse produzioni del filone poliziesco. Ha svolto anche l’attività di doppiatore, specializzandosi nel doppiare i cartoon giapponesi e diversi caratteristi. Muore per cause naturali a Palermo poco dopo aver terminato le riprese del suo ultimo film Andata e ritorno, uscito postumo. La notizia passa inosservata. (n. 1924)
1976: Silvio Bagolini, è stato un attore italiano di cinema, teatro e televisione. Dal ’36 fino agli anni settanta, interpreta una quantità innumerevole di pellicole divenendo uno dei caratteristi più noti ed apprezzati del cinema italiano. Dotato di una fisiognomica unica ed originale, risulterà l’attore ideale nei ruoli di uomini timidi, spesso scapoli ed in difficoltà con l’altro sesso ma quasi mai negativi. Bagolini era in possesso di una voce molto particolare che evidenziava le sue origini emiliane, recita accanto ai comici più importanti della storia del cinema nazionale. Bagolini apparirà anche in televisione in svariati sceneggiati. Sposatosi nel 1941 con Adele Conca, non trascurò mai la sua adolescenziale passione per l’arte dedicandosi anche alla pittura e scultura e partecipando a diverse mostre. Ritiratosi dalla attività di recitazione diviene, un paio d’anni prima della morte, direttore di uno stabilimento di filatura. (n. 1914)
1973: Anna Magnani, all’anagrafe Anna Maria Magnani, attrice italiana. Considerata una delle maggiori interpreti femminili della storia, attrice simbolo del cinema italiano, è altresì particolarmente conosciuta per essere stata, insieme ad Alberto Sordi e Aldo Fabrizi, una delle figure preminenti della romanità cinematografica del XX secolo. Celebri le sue interpretazioni, soprattutto in film come Roma città aperta, Bellissima, Mamma Roma e La rosa tatuata. Nel 1935 sposa Goffredo Alessandrini, un regista teatrale con il quale visse una storia d’amore molto tormentata fatta di scenate di gelosia continue da parte di Anna e che culminò con la loro “separazione”. Anna, dopo essersi lasciata con il registra Alessandrini, inizia una relazione tormentata con l’attore Massimo Serato, l’uomo che le darà nel 1942 il suo unico figlio, Luca, e che la lascerà appena venuto a conoscenza della gravidanza. Anna si trovò sola e la sua straordinaria forza la dovette trovare per affrontare la malattia del figlio Luca, colpito da poliomielite a soli tre anni. Raggiunge la fama mondiale nel 1945 nel film manifesto del Neorealismo, Roma città aperta di Roberto Rossellini (con il quale instaura una relazione sentimentale).
L’unione artistica e sentimentale con Rossellini durerà sino al ’48 e si interruppe con l’arrivo in Italia di Ingrid Bergman della quale Rossellini si innamorò. Per Anna di nuovo delusione e sconforto per una storia d’amore finita male; si dice anche che accettò di girare “Vulcano” solo come polemica risposta a Rossellini che stava girando in quello stesso periodo con la Bergman “Stromboli”.Nel 1952 interpreta Anita Garibaldi nel film Camicie rosse, affiancata da Raf Vallone come co-protagonista e diretto dall’ex marito Goffredo Alessandrini, con cui si scontrerà molto aspramente, tanto che quest’ultimo abbandonò il set prima della fine delle riprese (che furono portate a termine dall’aiuto regista, l’allora debuttante Francesco Rosi). “La rosa tatuata” del 1955, con Burt Lancaster, l’interpretazione in questo film le valse l’Oscar, prima attrice italiana a conquistare l’ambita statuetta. Nel 1971 si cimenta con la televisione, fino a quel momento guardata da lei con sospetto. Nel 1972 la sua ultima apparizione cinematografica, nel cameo fortemente voluto da Federico Fellini per il suo film Roma. Di notte, una dolente Anna Magnani attraversa i vicoli di Roma. Risponde a Fellini e, ridendo, chiude il portone davanti alla macchina da presa e lì conclude la sua carriera cinematografica. Morì all’età di 65 anni, stroncata da un tumore al pancreas, assistita fino all’ultimo dal figlio Luca e da Rossellini, al quale si era riavvicinata negli ultimi tempi. (n. 1908)
Autore: Lynda Di Natale Fonte: wikipedia.it, web