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Swarovski è il marchio di punta della Swarovski International Holdings, specializzata nella produzione di manufatti in cristallo, e deve la sua fama sia all’alta qualità della lavorazione che a quella del materiale utilizzati.
Il particolare cristallo Swarovski è stato ideato da Daniel Swarovski, ed è una composizione in vetro e piombo (circa il 30% ma l’esatta formula è gelosamente custodita come segreto industriale). Il logo aziendale è rappresentato da un cigno che è apposto su ogni prodotto come segno di autenticità. La materia prima viene utilizzata per diverse linee di prodotto: dai componenti per bigiotteria all’ottica di precisione, dall’oggettistica per la casa alla gioielleria.
Daniel Swarovski brevettò nel 1892 una macchina da taglio, incrementando la produzione e la lavorazione di cristalli. Da giovane Daniel osservava spesso gli operai al lavoro nell’azienda paterna che lavorava il vetro e dove svolse i suoi anni di apprendistato. All’età di 21 anni, quando visitò, a Vienna, la I Esposizione di Articoli Elettrici, ebbe l’idea che avrebbe dato una svolta alla sua vita: le nuove tecniche di Siemens e Edison gli diedero l’ispirazione per lo sviluppò di una molatrice meccanica per il vetro.
Nove anni dopo (1892), fu in grado di presentare una domanda di brevetto per una macchina che, per la prima volta, consentiva di molare i cristalli ad un altissimo grado di perfezione in un modo molto più rapido di quanto si potesse fare fino ad allora con il faticoso lavoro manuale. Ebbe iniziò una nuova era nel mondo del cristallo.
Nel 1895 lo stesso Swarovski, il finanziere Armand Kosmann e al cognato Franz Weis fondarono la Swarovski company, conosciuta originariamente come A. Kosmann, Daniel Swarovski & Co., successivamente abbreviata come K.S. & Co. L’industria di taglio di cristalli fu stabilita nel comune austriaco Wattens per avvalersi della fonte energetica garantita dalla locale centrale idroelettrica, in grado di soddisfare le esigenze dei processi brevettati da Daniel. Swarovski e i suoi partner scoprirono il sito ideale per l’azienda nelle Alpi austriache, dove oltre le risorse di energia idraulica erano sufficienti per azionare le macchine, erano lontani dalla concorrenza e c’erano le pratiche vie commerciali che portavano al centro della moda, Parigi, dove i gioielli di cristallo erano molto richiesti.
Nel 1899 Swarovski iniziò a utilizzare il logo di una stella alpina. Il logo con un cubo e le lettere SC venne utilizzato dal 1976 al 1988, quando la Swarovski decise di continuare con il logo del cigno oggi così conosciuto. Sebbene il cristallo vintage con entrambi i loghi sia molto prezioso, alcuni collezionisti cercano quello con il cigno mentre altri preferiscono il logo SC.
Nel 1908 Swarovski, i cui figli nel frattempo erano entrati nell’azienda paterna, iniziò esperimenti per la produzione di cristallo, che venivano svolti in un laboratorio creato appositamente accanto alla villa della famiglia a Wattens. Nel 1912, con i suoi tre figli Wilhelm, Friedrich e Alfred, Daniel costruì un impianto per la produzione di cristallo al fine di produrre materiale grezzo di qualità particolarmente alta. Alta qualità che ancora oggi è la base del successo dell’azienda Swarovski. Inizialmente Swarovski si concentrò sulla produzione di pietre per ornamenti come grande richiesta dei gioiellieri parigini, ben presto seguirono però altri settori produttivi, che oggi lavorano in una sinergia armoniosa ricca di sfaccettature. Tra la icone della moda che hanno collaborato con Swarovski ci sono Balenciaga, Coco Chanel e Christian Dior.
Durante la guerra mancavano apparecchi e attrezzi per la molatura e dato che Daniel Swarovski considerava sempre la crisi come chance, colse l’occasione per sviluppare direttamente utensili. Dopo due anni di ricerca e sviluppo, nel 1917 riuscì a realizzare mole a disco che venivano utilizzate per la lavorazione delle pietre di cristallo. Nel 1919 furono registrati con il marchio Tyrolit. Attualmente Tyrolit è un leader in Europa ed è tra i tre più grandi offerenti di mole al mondo.
Il destino dell’azienda è stato plasmato da quattro persone nella fase successiva: oltre al mecenate Daniel, ci sono i suoi tre figli Wilhelm, Friedrich e Alfred. Alfred era il responsabile delle finanze, Friedrich della produzione e Wilhelm della chimica.
Nel 1935 il figlio maggiore di Daniel, Wilhelm, realizzò il suo primo prototipo di binocolo: questo cannocchiale con il marchio Habicht aprì le porte per l’industria ottica e durante la due guerre mondiali fu l’ancora di salvezza dell’azienda. C
on strumenti ottici di precisione, come telescopi, cannocchiali di puntamento e binocoli la ditta è riuscita ad assumere un ruolo di punta sul mercato internazionale con il marchio Habicht. Swarovski è il leader internazionale degli strumenti ottici di precisione. Nel 1948 viene fondata Swarovski Optik.
In molti film di Hollywood troviamo i cristalli Swarovski indossati da attrici famose. A esempio gli orecchini indossati da Marilyn Monroe in Gli uomini preferiscono le bionde sono firmati Swarovski, come il vestito luccicante di Sarah Jessica Parker in Sex and the City e anche Audrey Hepburn resta un’icona associata ancora al marchio Swarovski. Senza dimenticare il leggendario abito in cristallo indossato da Monroe mentre cantava Happy Birthday, mr. President. Da allora attrici del jet internazionali, e non solo, si sono affidate proprio all’azienda di Wattens per apparire splendenti sotto i riflettori e nei loro défilé sui red carpet più importanti.
Nel 1956 la collaborazione tra Christian Dior e Swarovski ha dato vita a gioielli di cristallo molto speciali. Uno dei figli di Daniel Swarovski, Alfred, ha creato un sottile rivestimento metallico blu vaporizzato sui cristalli. L’effetto delle luci riflettono come quelle dell’arcobaleno ed è stato denominato Aurora boreale o Aurora polare.
Nel 1976, con il topolino di cristallo Swarovski della linea del marchio Silver Crystal, che oggi comprende più di 120 articoli da regalo e collezione, lancia una nuova era per l’azienda. Animali, frutta, fiori e altri oggetti ornamentali dalla lucidatura brillante, sono disponibili in oltre 13.000 negozi specializzati in tutto il mondo. Dal topolino di cristallo, che nelle olimpiadi invernali di Innsbruck andò a ruba, nacque una serie ricca di sfaccettature di brillanti monili. Un successo che portò nel 1987 a fondare il Club di Collezionisti Swarovski (SCS), un club che univa i collezionisti di tutto il mondo dei cristalli Swarovski. Incoraggiata dal successo nel pubblico e da un’ondata di richieste scritte, fu chiamata la Swarovski Collectors Society, che forniva agli amanti del cristallo informazioni sulla collezione, sugli oggetti e sull’azienda. Quattro volte all’anno viene pubblicato un periodico per collezionisti SCS in sette lingue con dati su vari highlight e attività. Ultimi dati, a oggi, portano a contare oltre 450.000 soci in 35 nazioni – sono più di 30 mila solo in Italia- , per i quali ogni anno vengono realizzati pezzi esclusivi, acquistabili da ciascuno in un solo esemplare.
Nel 1995, in occasione del centesimo anniversario della ditta, fu aperto a Wattens il museo aziendale denominato I mondi di cristallo, una creazione dell’artista multimediale André Heller. In questo straordinario centro di 2.000 metri quadrati il visitatore può vivere il magico mondo del cristallo. Sempre per l’occasione viene pubblicato il libro di Vivienne Becker Swarovski – Il Fascino del Cristallo e la spilla a forma di cigno, a parte eventi di spettacolo e ballo.
Nel 2004 Swarovski ha creato una stella di cristallo di oltre 2,5 metri di diametro, per un peso di quasi 250 kg, che è stata da allora in cima all’albero di Natale del Rockefeller Center a New York per cinque anni consecutivi.
Swarovski è stato anche uno degli sponsor del film Il fantasma dell’opera di Joel Schumacher, in cui il celebre lampadario era creato con cristalli Swarovski. In un’altra scena viene anche inquadrata la vetrina di un negozio Swarovski. Da concludere che la presenza Swarovski è stata e continua ad essere molto presente nel campo moda e cinema.
Swarovski Crystal Business, conta numerose divisioni, perché non solo vengono progettati, realizzati e distribuiti cristalli di pregio, pietre preziose di colore e pietre artificiali, ma anche articoli finiti come gioielli, accessori e sistemi d’illuminazione. Il brand affiancandosi la collaborazione con stilisti, gioiellieri e designer realizza accessori originali – Swarovski Atelier – e con il mondo cinematografico – Swarovski Entertainment – e la gestione dello Swarovski Kristallwelten, luogo d’attrazione che combina il cristallo con l’arte.
Membri della famiglia Swarovski occupano ancora oggi posizioni dirigenziali e la società è a conduzione familiare.
Swarovski ha circa 2.800 negozi in 170 Paesi. Oltre 27.000 persone lavorano per il marchio e nel 2016 Swarovski ha realizzato un utile di € 2,6 miliardi.
Per festeggiare il 120esimo anniversario, la linea Crystal Living propone delle riedizioni di speciali oggetti simbolo della storia del marchio. Il topolino, che segnò la nascita della collezione proposto con effetto boreale, il cigno, icona della maison con sfumature dorate, e la coppia di aquile, composta da 73 cristalli in Jet Hematite (in nero) con taglio in rodio.
«We make diamonds for normal people », letteralmente «produciamo diamanti per le persone normali». – Daniel Swarovski
Swarovski celebra 125 anni di tradizione, innovazione e glamour con una Collezione per il 125°. Rendendo omaggio al DNA unico di Swarovski, la collezione è incentrata su design bestseller e intramontabili, ora reinventati nella iconica sfumatura blu intenso. Gioielli, accessori, un orologio glamour e scintillanti creazioni in Cristallo commemorano la ricca tradizione e maestria artigianale del brand.
Tra i suoi articoli speciali, la collezione vede il ritorno della l primissima creazione in Cristallo di Swarovski, il Topo, reinterpretato in stile più contemporaneo. Il nuovo effetto Shimmer aggiunge ancora più brillantezza e vivacità cromatica e la rifrazione della luce accentua ogni singola sfaccettatura del cristallo. Un’altra icona di questa collezione è l’elegante collana Dancing Swan: il cristallo blu dal taglio Marquise, delicatamente incastonato nel pavé, danza ad ogni movimento e rende omaggio all’iconico simbolo di Swarovski.
aggiornato al 25 gennaio 2021
Autore: Lynda Di Natale Fonte: swarovski.com, hall-wattens.at, wikipedia.org, catawiki.it, businesspeople.it, web
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