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Il Gruppo Marzotto S.p.A. è una fabbrica tessile italiana, con sede a Valdagno, in provincia di Vicenza. Oggi il gruppo Marzotto rappresenta il primo gruppo industriale tessile italiano per fatturato, dipendenti ed espansione internazionale.
Gruppo Marzotto è stata fondata nel 1836 come Lanificio Luigi Marzotto & Figli da Luigi Marzotto (1773-1869). Incominciò come piccola attività a conduzione familiare, con 12 operai, affiancata da un mulino per la macinatura del gesso che per una cinquantina d’anni fu la produzione principale. Nel 1842 la direzione viene assunta dal figlio Gaetano Marzotto Sr, sotto la sua gestione la produzione della fabbrica cresce, nel 1869 si impiantano innovative turbine e nel 1876 il numero degli operai è salito a 400, nel 1879 si aggiunge una filatura a Maglio di Sopra. Al principio del Novecento due stabilimenti alimentati dall’impianto idroelettrico costruito presso Recoaro, in provincia si Vicenza, occupano 1700 dipendenti.
Nel 1908 vennero inaugurati nuovi stabilimenti presso Manerbio (Bs) che contribuirono a incrementare notevolmente la produzione dell’industria e il suo personale addetto. Nel 1910, alla morte di Gaetano, subentra il figlio Vittorio Emanuele con spirito innovativo attraverso la meccanizzazione e la razionalizzazione del lavoro trasforma la Marzotto in una grande industria che serve il territorio nazionale ed estero. Dopo l’assassinio di Vittorio Emanuele, il figlio Gaetano comprò le varie parti della fabbrica dai parenti, in modo da evitare divisioni. L’azienda venne rinnovata sia nei macchinari sia negli edifici, secondo i sistemi fordiani.
Dopo una ripresa guidata dalle esportazioni nell’immediato dopoguerra, a partire dal 1948 il gruppo Marzotto comincia ad incontrare crescenti difficoltà a causa della domanda stagnante. Nel corso degli anni Cinquanta portano alla crescente automazione del processo di filatura e tessitura. A tale ristrutturazione si aggiunge poi una strategia di diversificazione delle attività del gruppo al di fuori del comparto tessile: vengono avviate una fabbrica di conserve e un caseificio, alle quali in seguito si aggiungeranno un cotonificio, un linificio, uno zuccherificio e un impianto per la produzione di flaconi di vetro. Nel 1949 è la volta del settore turistico, con la costituzione della Compagnia italiana Alberghi turistici (oggi Jolly Hotels). Nel giro di poco meno di un decennio, Gaetano Marzotto Jr porta a termine la costruzione di oltre cinquanta alberghi, buona parte dei quali concentrata al Centro-Sud e nelle isole.
Con l’industria cresce il paese di Valdagno, con l’edificazione della Città sociale da parte di Gaetano Marzotto Jr, forniva le case agli operai, le ville ai dirigenti e una serie di servizi per i lavoratori e le loro famiglie. Il villaggio operaio, cresciuto ai piedi del vecchio paese di Valdagno era dotato di: asilo, scuole, ospedale, casa dei balilla, casa di riposo, panificio e fattoria modello. Per lo svago vi era il dopolavoro e il teatro, per i piccoli la colonia estiva sulle Dolomiti e a Jesolo, per gli adulti l’albergo sul monte Albieri. Anche a Manerbio venne a realizzarsi la Città sociale e il dopolavoro con cinema e piscine, oltre che un asilo, un albergo, numerosi appartamenti, ville e un parco pubblico. La realtà “Marzotto” venne così a radicarsi profondamente in questa cittadina.La diversificazione più importante realizzata dalla Marzotto nel corso degli anni Cinquanta è però quella che porta allo sviluppo delle produzioni di abbigliamento confezionato, in particolare di abiti e pantaloni per uomo.
Viene attuato un processo di integrazione a valle nella distribuzione con la costituzione di società in compartecipazione con rivenditori commerciali nelle zone di Torino, Bologna, Napoli e Palermo, aventi come scopo la distribuzione delle confezioni. All’iniziale successo di queste iniziative fa seguito l’intervento diretto con la creazione di punti vendita interamente controllati e gestiti, fra cui spicca il grande negozio di Milano.
Gaetano Marzotto decide di ritirarsi progressivamente nel corso degli anni Cinquanta dalla direzione operativa del gruppo tessile, affidata al figlio Giannino, nominato direttore centrale nel 1953 e amministratore delegato nel 1956. Riassume, nell’estate nel 1969, la carica di presidente del gruppo, ceduta appena l’anno prima al figlio Giannino, che a sua volta si dimette da tutte le cariche operative per risolvere dei gravi problemi sorti per il periodo storico del momento. Gaetano muore a Valdagno nel 1972, dopo aver posto le basi per la ripresa aziendale, che sotto la guida dell’ultimogenito Pietro, nel corso degli anni Settanta e Ottanta si concretizzerà nella trasformazione della Marzotto in una multinazionale nei settori tessile e abbigliamento.Nel 1982 la guida del gruppo viene assunta da Pietro Marzotto che, negli anni ottanta, attua una politica di acquisizioni.
Nel 1985 viene acquisito il Gruppo Bassetti, e nello stesso anno viene siglato l’accordo con Missoni e si conclude la trattativa con Philip Morris, con il quale si avviano due linee di confezionamento per il tempo libero e lo sport con Marlboro Classic, marchio che opera nel segmento del casual di grande qualità, con collezioni ispirate allo spirito libero del grande west americano. Nel 1987 venne acquisito la Lanerossi e della griffe dello stilista Gianfranco Ferrè.
Nel 1991 Hugo Boss in Germania, leader globale nelle confezioni maschili di alta gamma, il Lanificio Guabello e il lanificio Novà Molisana di Brno. Nel 2000 entra a far parte del Gruppo la lituana Liteksas e nel 2002 viene acquistata la Valentino S.p.A. uno dei più noti marchi della moda italiana che opera prevalentemente nella fascia alta dell’abbigliamento e degli accessori donna.
Nel 2005 il gruppo subisce uno scorporo, vengono separate le attività del settore tessile che confluiscono in Marzotto S.p.A da quelle dell’abbigliamento che costituiscono la Valentino Fashion Group.
Nel 2006 avviene un cambio ai vertice del gruppo: lascia l’incarico di amministratore delegato e direttore generale Stefano Sassi, al suo posto subentra Sergio Tamborini. Il fondo Permira assume il controllo di Valentino Fashion Group nel 2007 con un investimento di 5,3 miliardi di euro che ha consentito l’acquisizione anche del marchio Hugo Boss e delle licenze Mcs Marlboro Classics e Missoni.
Nel 2007 Marzotto subisce un cambio di gestione nell’assetto societario con l’acquisto del pacchetto di maggioranza da parte del Conte Andrea Donà dalle Rose e sorelle (figli della Contessa Italia Marzotto). Nel 2008 entrano nel gruppo il Lanificio G.B. Conte con il marchio Estethia & nbsp e viene acquisito il Lanificio Fratelli Tallia di Delfino e il controllo del 100% di Linificio e Canapificio Nazionale.
Anche nel 2009 continua lo sviluppo del gruppo Marzotto: acquisisce il marchio NTB Nuova Tessilbrenta, specializzato nella produzione di abbigliamento di cotone casual e sportivo; stipula anche l’accordo di collaborazione col Gruppo Schneider, importante e riconosciuto marchio del settore nell’acquisizione e nella pettinatura di lana e fibre nobili che prevede la realizzazione di una joint venture produttiva per la lavorazione di pettinatura di lane, partecipata da Marzotto al 30%, con sede in un nuovo stabilimento in Egitto. Nell’ottobre 2009 la Marzotto rileva, insieme a Faber Five, società partecipata da Antonio Favrin, il 66,7% della Ratti, una delle più importanti aziende comasche nel mondo della seta e quotata alla Borsa di Milano dal 1989. Nel 2012 acquisisce i marchi Redaelli, Girmes, Christof Andreae, Niedieck, tutti specializzati nel velluto. L’acquisizione comprende due stabilimenti nella Repubblica Ceca. Nel luglio 2018 Davide Favrin, laurea in ingegneria gestionale e figlio di Antonio, lo storico manager e azionista dell’azienda prima come amministratore delegato nel 2002 e poi come presidente dal 2004, è nominato amministratore delegato. Sostituisce Sergio Tamborini, alla guida del gruppo dal 2006.
Tra gli esponenti più recenti ha acquisito notorietà Matteo Marzotto (nato nel 1966), l’ultimo dei cinque figli di Umberto e Marta Marzotto
Il gruppo Marzotto – 15 stabilimenti nel 2019 di cui dieci in Italia – opera nel settore dei tessuti di lana e di cotone per abbigliamento, nel settore dei filati in lino e nell’arredo casa e, attraverso partecipazioni, nel settore della seta.
Nel settore tessuti è presente con i marchi: Marzotto Fabrics, Guabello, Marlane, Estethia, G.B. Conte, Fratelli Tallia di Delfino, Tessuti di Sondrio, Nuova Tessilbrenta, Niedieck, Redaelli Velluti, Girmes, Marzotto Home e Lanerossi – tessile arredo casa. Il settore filati di lino produce attraverso il gruppo Linificio e Canapificio Nazionale, controllato al 100%. Come già detto l’attività tessuti di seta è svolta dal gruppo Ratti, specializzata nella produzione di tessuti e accessori in seta per la donna, l’uomo e l’arredo casa.
aggiornato al 02 aprile 2020
Autore: Lynda Di Natale Fonte: marzottogroup.it, marzottotessuti.it, wikipedia.org, web