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2021: Kikka Cavenati, Federica Cavenati, cofondatrice e stilista del brand londinese 16Arlington. Conosciuta come Kikka dai suoi amici, Cavenati, nata in Italia e che ha trascorso i suoi anni di formazione a Vienna, si è rapidamente affermata come uno dei giovani nomi più importanti della scena della moda londinese, insieme a Capaldo. La loro interpretazione divertente e senza pretese del glamour ha rapidamente trasformato 16Arlington in un’etichetta di riferimento per i party set. Federica e Marco Capaldo si sono incontrati per caso la sera prima di iniziare il loro corso di design all’Istituto Marangoni di Londra, e sono diventati presto inseparabili. Hanno lanciato il brand 16Arlington subito dopo essersi laureati, nel 2017, chiamandolo come il loro appartamento londinese quasi abbandonato in Arlington Street. Star e personaggi dell’alta società hanno da subito apprezzato il loro stile e le loro presentazioni sono sempre state un momento clou della London Fashion Week. Poco prima dell’epidemia di COVID-19 il duo ha organizzato la sua prima sfilata il giorno di San Valentino. Durante il lockdown hanno continuato, modificando il loro approccio con tessuti più disinvolti, approfondendo ulteriormente la ricerca fotografica, progettando una nuova gamma di abiti da sposa e presentando nuove collezioni su Zoom. Morta all’età di 28 anni, in seguito a una breve e improvvisa malattia, lo spirito creativo di Kikka continuerà a vivere nel cuore di 16Arlington, come dichiarato da Capaldo in un programma di presentazione nella prossima collezione in suo onore nel febbraio 2022. (n. 1993)

2021: Jo-Carroll Dennison, modella statunitense , eletta Miss Texas 1942 e in seguito Miss America 1942. In seguito si trasferì in California intraprendendo una breve carriera di attrice e comparendo in vari film fra cui Vittoria alata (1944) e Al Jolson (1946), che vinse due premi Oscar nel 1947. La Dennison fu sposata dal 1945 al 1950 con il comico Phil Silvers. Nel 1954 si risposò con il produttore cinematografico Russell Stoneham (da cui divorziò nel 1981), dal quale ebbe due figli. (n. 1923)

2021: Val Bisoglio, attore statunitense. Nato in una famiglia di origini italiane, entrò nel mondo del cinema soltanto dopo i 30 anni. Recitò in numerose serie televisive degli anni settanta. Bisoglio è più probabilmente conosciuto per aver interpretato il ristoratore Danny Tovo nella serie televisiva Quincy (1976-1983) e er il ruolo di Frank Manero senior  nel film La febbre del sabato sera (1977). (n. 1926)

2020: Alfredo Cerruti, è stato un produttore discografico, autore televisivo e cantante italiano, principalmente noto come voce degli Squallor. A metà degli anni settanta ha avuto una relazione con Mina, durata circa tre anni. Suo figlio Alfredo Cerruti jr., invece, è stato fidanzato per oltre dieci anni (fino al 2002) con Laura Pausini, di cui era anche manager. (n. 1942)

2017: Olga Tudorache, attrice e docente rumena.  (n. 1929)Olga_Tudorache_perfettamente_chic

Enrico_Luzi_perfettamente_chic2011: Enrico Luzi, pseudonimo di Enrico Cucuzza, talvolta accreditato come Enrico Luzzi, attore e doppiatore italiano. (n. 1919)

2010: Consuelo Crespi, Consuelo Pauline O’Brien O’Connor Crespi, è stata una giornalista e modella statunitense di origine italiana, editor di Vogue e direttrice di Vogue Italia.  Nel 1953 tenne a battesimo il cocktail/conferenza stampa tenuto dai designers Emilio Schuberth, Vincenzo Ferdinandi, Alberto Fabiani e le Sorelle Fontana per la fondazione del Sindacato Italiano Alta Moda. (n. 1928)

Luisa_Poselli_perfettamente_chic.jpg2007: Luisa Poselli, è stata un’attrice, cantante, soubrette e ballerina italiana.   (n. 1922)

Gwen_Verdon_perfettamente_chic2000: Gwen Verdon, Gwenyth Evelyn “Gwen” Verdon, è stata un’attrice, cantante e ballerina statunitense, attiva in campo teatrale, televisivo e cinematografico.  (n. 1925)

2000: Julie London, nome d’arte di Gayle Peck, cantante e attrice statunitense.   (n. 1926)

1983: Barbara Karinska, Varvara Jmoudsky, è stata la costumista vincitrice di vari Oscar nel cinema, balletto, teatro musicale e drammatico, opere liriche e spettacoli sul ghiaccio. Nel corso dei suoi 50 anni di carriera, iniziata all’età di 41 anni, Karinska ha guadagnato uno status leggendario grazie alle sue continue collaborazioni di grandi personaggi del tempo. IL padre era un ricco grossista di articoli di cotone, filantropo, e lei era la terza e la più anziana femmina dei dieci fratelli. Karinska ha imparato il ricamo vittoriano da bambina dalle sue governanti tedesche e svizzere. Ha studiato legge all’Università Imperiale di Kharkov. e, nel 1907, sposò Alexander Moiseenko, figlio di un altro ricco mercante di Kharkov. Il marito morì nel 1909, diversi mesi prima della nascita della loro figlia Irina. Nel 1910, ebbe anche la custodia del nipote Vladimir Anatolevich Jmoudsky. Varvara si risposò con un importante avvocato di Mosca, che risiedeva a Kharkiv. Varvara, assorbita dalle arti, ospitava nel suo famoso salone ogni sera dopo il teatro o il balletto, personaggi importanti del momento. Ha sviluppato la sua forma di pittura applicando pezzi di garza di seta colorata a fotografie e disegni. I suoi primi soggetti erano scene di balletto. Dopo aver fatto a pezzi e rifatto molto, ha esposto circa 12 delle sue opere in un’importante galleria di Mosca e ha avuto un discreto successo sia finanziario che critico. Dopo la separazione dal marito, nel 1921 Barbara incontrò e sposò Vladimir Mamontov, figlio di uno dei più ricchi industriali pre-rivoluzionari di Mosca. Karinska apre un salone da tè che diventa il luogo d’incontro di artisti, intellettuali e funzionari governativi di Mosca ogni pomeriggio alle cinque. Nello stesso complesso ha fondato un atelier di alta moda e modisteria per vestire le spose dell’élite sovietica. Apre un negozio di antiquariato e una scuola di ricamo dove insegna al proletariato l’arte dell’ago. Con la corruzione ampiamente praticata in tutto il governo sovietico, ottenne un visto di uscita per il marito che partì immediatamente per la Germania dove aveva dei cugini in esilio. Poche settimane dopo Karinska, Irina e Vladimir partirono insieme dalla stazione di Mosca su un treno diretto a Berlino. Irina, la figlia, salì sul treno sotto il peso di un enorme chapeau. Più tardi la ragazza di 14 anni venne a sapere che il cappello era pieno di diamanti. Riunendosi con Vladimir Mamontov a Berlino, la famiglia di quattro persone si diresse a Bruxelles e e dopo pochi mesi si trasferirono a Parigi. Dopo due anni di vita lussuosa a Parigi, tutti i tesori portati dalla Russia erano spariti. La famiglia fu costretta a trasferirsi in un quartiere popolare della città delle luci e Karinska cercò disperatamente qualsiasi tipo di lavoro usando le sue abilità di cucito e ricamo. Inizio ha cucire abiti per i balletti divenendo in breve tempo molto famosa nel settore. Nel 1936, Karinska decise di lasciare Parigi. Sua figlia rimase e l’attività riaperta con il nome “Irène Karinska”. Barbara e Vladimir si stabilirono a Londra dove affittarono la Sir Joshua Reynolds House di cui ognuno prese un piano superiore per i rispettivi appartamenti, mentre gli spaziosi piani inferiori ospitavano la sartoria. Qui Karinska ha iniziato il suo lungo rapporto di collaborazione con Cecil Beaton. Ma la guerra era in atto e all’inizio del 1939 Karinska abbandonò il suo impero londinese, con breve preavviso, e si trasferì definitivamente negli Stati Uniti, lasciando che suo nipote chiudesse l’attività. Karinska apparve a New York all’inizio del 1939 di sua spontanea volontà e riprese rapidamente il lavoro iniziato a Londra con la manifestazione newyorkese dei Ballets Russes de Monte Carlo che l’aiutò a immigrare e le fornì uno spazio di lavoro. Dall’occupazione tedesca di Parigi, Karinska aveva perso i contatti con sua figlia, Irène, che viveva a Sarthe presso la residenza di famiglia di suo marito, Xavier François. Fu Vladimir il soldato che trovò Irène giorni prima della liberazione di Parigi e dalla sua vicina caserma scrisse a Karinska un recapito speciale informandola che era nonna due volte. Vladimir entrò nell’esercito americano nel 1943 come soldato Vladimir Jmoudsky e tornò alla vita civile nel 1945 come tenente Lawrence Vlady. Tornata a lavorare con Karinska, Vlady ha portato alla grande costumista qualcosa che non aveva mai conosciuto: l’ordine, la disciplina e l’amministrazione militare americana. Durante gli anni della guerra, mentre Karinska prendeva ampi congedi per supervisionare la produzione di costumi per i film a Hollywood, affittava la sua villa sulla 56a strada e il suo staff a compagnie di balletto e teatro. Alla fine dell’occupazione tedesca di Parigi, Irène Karinska riaprì il suo atelier di costumi e lavorò con successo fino al pensionamento negli anni ’70. A causa del fatto che il lavoro di Irène è stato spesso accreditato come “Costumes par Karinska”, i ricercatori hanno attribuito gran parte del suo lavoro alla madre. (n. 1886)

1966: Elizabeth Arden, Florence Nightingale Graham, è stata un’imprenditrice canadese, fondatrice dell’omonima azienda di cosmetici. Nata in Ontario, dove ha vissuto fino all’età di 24 anni, nel 1909 abbandona la scuola per infermiere di Toronto, e raggiunge il fratello maggiore a New York, dove lavora per un breve periodo presso l’estetista Eleanor Adair. Nello stesso anno fonda il business chiamato Elizabeth Arden, che le viene suggerito dal nome di un’amica e dal poema Enoch Arden di Alfred Tennyson. Nel 1912 apprende le tecniche del massaggio del viso nei saloni di bellezza parigini, e tornata a New York rivoluziona il mondo dei cosmetici con nuove tonalità di rossetti. Dopo aver collaborato con il farmacista A. Fabian Swanson, crea una crema per il viso, chiamata Venetian Cream Amoretta, ed una corrispondente lozione, la Arden Skin Tonic che ottengono un grande successo. Ancora, crea fondotinta che si abbinano al colore naturale della pelle, e inventa l’idea del “total look”, in cui labbra, guance e unghie sono coordinate nello stesso colore. Elizabeth Arden è anche il primo brand ad essere pubblicizzato nell’industria cinematografica. Addirittura durante la seconda guerra mondiale sviluppa un rossetto di un colore coordinato alle uniformi delle donne nelle forze armate. Già nel 1915 il business di Elizabeth Arden si espande a macchia d’olio in tutto il mondo. Tutti i negozi erano personalmente gestiti dalla Arden, ad eccezione di quello di Parigi, di cui si occupava la sorella Gladys. 1934 fu messo in commercio il profumo Blue Grass ottenendo un grande successo, al punto da essere considerato il primo profumo americano, tutt’oggi in commercio. Con il nome Maine Chance, Elizabeth Arden aprì anche una lussuosa spa a Mount Vernon (Maine). Nel 1915 Elizabeth sposò Thomas J. Lewis, banchiere newyorchese, diventando cittadina americana. Nel 1934 la coppia divorziò, e la Arden si sposò nuovamente con un principe russo. Nel corso della sua carriera, l’imprenditrice ha avuto fra i propri collaboratori Oscar de la Renta. La società Elizabeth Arden fu venduta a Eli Lilly and Company nel 1971, che a loro volta la vendettero alla Fabergé nel 1987. Nel corso degli anni ottanta e novanta, testimonial storico del marchio è stata la modella svedese Vendela Kirsebom, sostituita dall’attrice Catherine Zeta Jones. Attualmente l’azienda è entrata a far parte del gruppo Unilever, che nel 2003 ha rilevato la Fabergé. Pur continuando a produrre principalmente linee di cosmetici, dopo la morte della fondatrice, la Elizabeth Arden ha sviluppato una vasta gamma di profumi. Dal 2006 la Elizabeth Arden ha rilevato anche i profumi della Riviera Concepts. Nel settembre 2016, Elisabeth Arden è stata acquistata dalla società di cosmetici statunitense Revlon. E. Scott Beattie, presidente e amministratore delegato di Elizabeth Arden, è entrato membro del consiglio di amministrazione di Revlon in qualità di vicepresidente non esecutivo. (n. 1878)

1995: Franco Fabrizi, all’anagrafe Francesco Fabbrizzi, attore italiano.  (n. 1916)Franco_Fabrizi_perfettamente_chic.JPG

Conchita_Montes_perfettamente_chic.jpg1994: Conchita Montes, nome d’arte di Maria de la Conception Caro, attrice e giornalista spagnola.   (n. 1914)

Jon-Erik_Hexum_perfettamente_chic.jpg1984: Jon-Erik Hexum, è stato un attore e modello statunitense di origine norvegese e islandese, che raggiunse la notorietà nei primi anni ottanta. (n. 1957)

1973: Crane Wilbur, nato Erwin Crane Wilbur, attore, sceneggiatore e regista statunitense. Appartenente a una famiglia di attori, è ricordato soprattutto per il ruolo di Harry Marvin in The Perils of Pauline (1914). È stato uno scrittore e regista prolifico di almeno 67 film dall’era del muto all’era del suono. Nipote di Tyrone Power Sr.  e era cugino di Tyrone Power.  Ha avuto cinque mogli: Edna Hermance divorziando nel 1914; Florence Dunbar Williams sposato nel 1917 e divorziato nel 1921;  Suzanne Caubert, sposata nel 1922 sino al 1928, divorziato; l’attrice Beatrice Blinn, sposata dal 1928 al 1933, divorziato; e l’attrice Lenita Lane, sposato dal 1936 al 1973 (la sua morte). (n. 1886)

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: wikipedia.org, web
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