2019: Guido Lauri, è stato un danzatore, coreografo e maestro di danza italiano. Sposò Anna Maria Paganini, ballerina classica. La loro figlia è  la ballerina Tiziana Lauri. I danzatori Augusto, Alfonso, Fabrizio e Raffaele Paganini sono suoi nipoti. Lauri fu inoltre cognato di Giulio Neri, cantante lirico. (n. 1922)

2015: Betsy Drake, è stata un’attrice e scrittrice americana di origine francese. Era la terza moglie dell’attore Cary Grant.  (n.1923)

2004: Maria Fiore, nome d’arte di Iolanda Di Fiori, attrice italiana.  (n. 1935)

2004: Joe Eula, Joseph Eula, è stato un illustratore di moda americano. Illustratore di spicco negli anni ’60 e ’70, e ha ricoperto per dieci anni la carica di direttore creativo presso Halston. Le sue prime illustrazioni da studente furono pubblicate sulla rivista Town & Country, il cui editore all’epoca era il barone Nicolas de Gunzburg- e Saks Fifth Avenue. A metà degli anni ’50, Eula iniziò a lavorare con Eugenia Sheppard, illustrando la sua rubrica Inside Fashion sul New York Herald Tribune. Successivamente ha lavorato con Ernestine Carter per il Sunday Times di Londra, occupandosi della moda europea. Questa era una pratica comune all’epoca, poiché i saloni di moda erano troppo piccoli per ospitare fotografi e le coppie scrittore-artista dovevano essere presenti per riferire sulle tendenze e sulle sfilate. Tra i suoi lavori per American Vogue e The New York Times, Eula ha avuto anche una collaborazione di lunga data con l’italiano Harper’s Bazaar. In questa occupazione ha ricoperto in particolare la prima (1958) e l’ultima (2002) collezioni di Yves Saint Laurent, ed è stato artista di casa per molti altri designer, tra cui Coco Chanel, Hubert de Givenchy, Gianni Versace, Christian Dior e Karl Lagerfeld.  Pierre Bergé, co-fondato il marchio di moda Yves Saint Laurent, era il suo compagno. Intrattenne anche stretti rapporti personali e professionali con figure di spicco di altri campi artistici. Nel 1968, Eula entrò in teatro dove il suo lavoro in una produzione di Broadway gli valse un Tony Award. All’inizio degli anni ’70 Joe Eula era un consulente artistico creativo freelance per Halston Ltd., American Vogue, la rivista Interview e numerose pubblicazioni. Nel 1973, disegnò lo sfondo di una presentazione di cinque designer americani (tra cui Halston) a cinque couturier francesi a Versailles. Rimarrà alla Halston come direttore creativo per la maggior parte degli anni ’70. Nel 1974 divenne consulente per la neonata Halston Enterprise Inc. Il suo ruolo fu direttore creativo di tutte le immagini, campagne pubblicitarie e collezioni Halston dal 1974 al 1980. Eula morì in ospedale all’età di 79 anni. Era stato ricoverato per una polmonite e una brutta reazione alla chemioterapia. Nel 2020 diverse opere di Joe Eula sono state esposte alla mostra Fashion Illustration: The Visionaries: A Century of Illustrations from the Frances Neady Collection.(n. 1925)

1990: Ugo Tognazzi, è stato un attore, regista, sceneggiatore e comico italiano. È considerato uno dei “mattatori” della commedia all’italiana. Fu esperto di cucina ed ebbe fama di tombeur de femmes.  Morì nel sonno per una emorragia cerebrale a 68 anni.  (n. 1922)

1981: John Warburton, attore britannico apparso in numerosi film di Hollywood negli anni ’30 e ’60. Tra le cinque mogli c’erano Ruth Selwyn e Lucille Morrison. Morì di cancro all’età di 78 anni. (n. 1903)

1971: Linda Pini, nome d’arte di Gerlinda Filippini, attrice italiana. (n. 1896)

1964: Pierre Camille Cartier, è stato un gioielliere francese. Era uno dei tre figli di Alfred Cartier e fratello di Jacques Cartier e Louis Cartier. Il nonno di Pierre, Louis-François Cartier, aveva rilevato il laboratorio di gioielli del suo maestro Adolphe Picard, nel 1847, fondando così la famosa azienda di gioielli Cartier. (n. 1878)

1958: Marshall Neilan, nome completo Marshall Ambrose Neilan (detto Mickey), è stato un regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. (n. 1891)

1929: Rita de Acosta Lydig, Rita Hernandez de Alba de Acosta Stokes Lydig, era una socialite americana considerata “la donna più pittoresca d’America”. Il suo guardaroba personale divenne la base per l’avvio del Costume Institute al Metropolitan Museum of Art. (n. 1875)

Autore: Lynda Di Natale
Fonte: wikipedia.org, web
Immagini: IA