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2016: Franca Faldini, attrice, giornalista e scrittrice italiana. Fu la compagna di Totò dal 1952 fino alla morte di lui nel 1967. Dopo aver incontrato casualmente Ben Stahl, era stata scelta dall’artista statunitense per rappresentare l’Italia nel suo “Momento a Villa d’Este: emozioni dall’album di un pittore americano in viaggio per l’Europa“. Negli Stati Uniti visse due anni, conoscendo molti attori famosi, e al suo ritorno in Italia fu oggetto di un servizio della rivista Oggi, che attirò l’interesse di Totò, il quale iniziò a corteggiarla. Franca era poco più grande di Liliana, la figlia che Totò aveva avuto nel 1933 dalla moglie. Totò e Franca furono additati come pubblici concubini ed oggetto di pettegolezzi; per interrompere i quali finsero nel 1954 un matrimonio a Lugano. Nello stesso anno ebbero un figlio, Massenzio, che però morì durante il parto. La Faldini partecipò a molti film di successo al fianco di Totò. Dopo la morte del compagno, avvenuta nel 1967, Faldini diventò giornalista e scrittrice. Nel 1977 scrisse il libro Totò: l’uomo e la maschera. Sposata dal 1975 con Niccolò Borghese, viveva a Roma nel quartiere Flaminio, dov’è morta a 85 anni. (n. 1931)
2013: Dennis Farina, figlio di genitori italo-americani, è stato un attore statunitense, noto caratterista, specializzato nei ruoli del buono o del cattivo poliziotto. La sua carriera come attore iniziò casualmente grazie al regista Michael Mann, che lo chiamò come consulente, grazie alla sua esperienza nella polizia, per il film Strade violente (1981) e che gli riservò una piccola parte tutta per lui. Si appassionò talmente alla recitazione da iniziare a calcare i palcoscenici teatrali senza nessun tipo di formazione. Lasciato il corpo di polizia, iniziò una lunga gavetta televisiva che lo portò a partecipare ad alcune delle serie tv di maggior successo degli anni ottanta tra cui Miami Vice. Fu sposato per dieci anni (dal 1970 al 1980) con Patricia, dalla quale ebbe tre figli, Dennis Jr., Joseph e Michael. Morì per embolia polmonare. (n. 1944)
2011: Linda Christian, nome d’arte di Blanca Rosa Henrietta Stella Welter Vorhauer, attrice messicana in voga negli anni quaranta e cinquanta. In Italia girò svariati film, fu tra i personaggi principali di Nel sole (1967), a fianco del genero Al Bano e della figlia Romina Power. Nonostante la nutrita filmografia, la sua popolarità fu dovuta principalmente al matrimonio con l’attore statunitense Tyrone Power, celebrato a Roma nel 1949. L’abito da sposa fu realizzato dall’Atelier delle sorelle Fontana. Le nozze furono un grande evento mediatico. La chiesa scelta per la cerimonia fu la Basilica di Santa Francesca Romana, a pochi passi dal Colosseo, ed ispirò il nome della loro primogenita, Romina Francesca Power, nata nel 1951 all’ottavo mese di gestazione, dopo ben due aborti spontanei. Dopo due anni, nel 1953, nacque la secondogenita Taryn Power (Taryn Stephanie Power), che come Romina seguì le orme artistiche dei genitori.
La travagliata unione con Power terminò con il divorzio nel 1956. Dopo circa un mese dal divorzio, iniziò una relazione con Alfonso de Portago, finita tragicamente per la morte del pilota nel corso dell’edizione del 1957 della celebre Mille Miglia, quando egli si schiantò con la sua Ferrari, uccidendo dieci spettatori. In seguito è stata sposata, tra il 1962 ed il 1963, con l’attore inglese Edmund Purdom, con il quale si stabilì prima a Roma e poi nel Kent, in Inghilterra. Tornò in Italia negli anni immediatamente successivi. Parlava correttamente francese, tedesco, olandese, spagnolo, inglese, italiano e superficialmente l’arabo e il russo. Fu la modella preferita del pittore Diego Rivera. Anche lei amava dipingere, soprattutto ritratti dei suoi otto nipoti. Morì a 87 anni. (n. 1923)
2008: Estelle Getty, nome d’arte di Estelle Scher, attrice statunitense, tranquilla casalinga fin oltre la mezza età, Getty debutta nel cinema a 55 anni, nel ruolo di un’insegnante in Team-Mates, del 1978. Nel 1982 diventa la “collega” di Dustin Hoffman nella commedia Tootsie. Nel 1985 viene scritturata per quello che sarà il ruolo più importante della sua vita, quello di Sophia Petrillo nella sitcom The Golden Girls, noto in Italia con il titolo Cuori senza età. Il suo è sicuramente il personaggio più carismatico e divertente della serie, una anziana donna americana di chiare origini italiane (alle quali fa riferimento quasi in ogni episodio), che lascia la casa di riposo dove vive per andare ad alloggiare in una bella villa in Florida, in compagnia della figlia Dorothy, interpretata da Beatrice Arthur, e ad altre due donne di mezza età, Rose e Blanche, interpretate rispettivamente da Betty White e Rue McClanahan. Le quattro donne vivranno anni felici, sia dentro che fuori dal set, fino alla fine della serie, dopo sette stagioni, nel 1992. Nel 1992 diventa la mamma “terribile” di Sylvester Stallone nella commedia Fermati o mamma spara. Nel 2000 Getty annuncia ufficialmente il ritiro dal mondo dello spettacolo per problemi di salute, essenzialmente dovuti alla malattia di Parkinson. Estelle ha sposato Arthur Gettleman nel 1946 e rimasero insieme fino al 2004, anno della morte dell’uomo. Hanno avuto due figli: Carl e Barry. (n. 1923)
2007: Ulrich Mühe, Friedrich Hans Ulrich Mühe, attore tedesco, noto al grande pubblico principalmente per la sua interpretazione del capitano Gerd Wiesler nel film Le vite degli altri, Premio Oscar nel 2007 per miglior film straniero. Dopo aver lasciato la scuola, Mühe fu impiegato dapprima come muratore e in seguito come guardia al muro di Berlino. Successivamente si dedicò alla recitazione e, dalla fine degli anni settanta fino agli anni ottanta, comparve in numerose rappresentazioni teatrali. Dopo la riunificazione, continuò ad apparire in numerosi film, programmi TV e produzioni teatrali. In Germania acquisì notorietà per l’interpretazione del dottor Robert Kolmaar nella serie TV Der letzte Zeuge (L’ultimo testimone). Mühe si sposò tre volte. La prima moglie fu la drammaturga Annegret Hahn, da cui ebbe due figli: Andreas, fotografo stabilitosi a Berlino, e Konrad, pittore. Mühe si unì poi in seconde nozze all’attrice Jenny Gröllmann, nel 1984. Ebbero una figlia, Anna Maria Mühe, anche lei attrice. Dopo la riunificazione tedesca, Mühe trovò negli archivi della Stasi alcuni documenti che lo riguardavano: erano le prove di essere stato sotto sorveglianza non solo da parte di quattro dei suoi colleghi attori al teatro di Berlino Est, ma anche da sua moglie Jenny. Mühe e la Gröllmann divorziarono nel 1990. Quando morì Mühe era sposato con la terza moglie, l’attrice teatrale Susanne Lothar, e viveva a Berlino con lei e i loro due figli, Sophie Marie e Jakob. (n. 1953)
2005: George D. Wallace, attore statunitense noto per aver preso parte al film L’uomo bicentenario, 1999. Dopo aver lasciato la Marina, Wallace ha lavorato come barista a Hollywood, in California. Una giornalista del gossip, Jimmie Fidler, ha sentito Wallace cantare insieme al jukebox e lo presentò ad alcuni contatti negli studi cinematografici. Uno dei suoi ultimi ruoli è apparso in un episodio della sitcom della CBS The King of Queens nel 2003. Wallace è morto per le ferite riportate durante una caduta mentre era in vacanza a Pisa, in Italia. (n. 1917)
1990: Lucy Knoch, attrice statunitense. Lavorò come modella in uno studio fotografico e nel 1941 si sposò con Michael Rose, ma divorziò tre anni dopo. L’incontro nel 1945 lei e la con l’attrice Paulette Goddard, le permise di avere un contratto. Tra i film di qualità in cui figurò, si contano i noir La dalia azzurra (1946) e Il tempo si è fermato (1948). Nel 1951 e fino al 1955 iniziò a interpretare una serie telefilm che le diedero popolarità. Dopo aver divorziato dal primo marito, si era sposata nel 1945 con Nicholas Cancellieri, proprietario di una società di autotrasporti, dal quale ebbe due figli. Lucy morì a 67 anni.(n. 1923)
1932: Florenz Ziegfeld, è stato un impresario teatrale statunitense. Cominciò a lavorare nel 1893, come manager del celebre culturista Eugen Sandow. Successivamente passò ad occuparsi dell’attrice teatrale Anna Held, che in seguito sarebbe divenuta sua moglie. Nel 1907 produsse a Broadway il suo primo spettacolo, The Follies of 1907, ispirato alle Folies Bergère di Parigi. Con questa rivista cominciò la lunga e trionfale serie di spettacoli che va sotto il nome di Ziegfeld Follies. Abile scopritore di talenti e dotato di un grande fiuto per ciò che riguardava il gusto del pubblico, Ziegfeld lancerà nomi del calibro di Will Rogers, Marilyn Miller, Bert Williams, Eddie Cantor, W.C. Fields, Fanny Brice, Paulette Goddard, Constance Bennett, Marion Davies e Joan Blondell. Questi spettacoli musicali continueranno col consenso della critica e del pubblico fino al 1931. Produsse inoltre commedie musicali di grande levatura artistica. Dopo il divorzio da Anna Held (il matrimonio durò dal 1897 al 1913), nello stesso anno sposò l’attrice Billie Burke, dalla quale ebbe la figlia Patricia, nata nel 1916. Billie rimase vedova di Ziegfeld quando l’impresario morì all’età di sessantacinque. (n. 1867)
Autore: Lynda Di Natale Fonte: wikipedia.org, web