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Francisco Rabaneda Cuervo, più comunemente noto con lo pseudonimo di Paco Rabanne, è uno stilista spagnolo che divenne noto come enfant terrible del mondo della moda francese degli anni ’60.

Rabanne è nato il 18 febbraio 1934 nella città basca di Pasajes, nella provincia di Gipuzkoa (Spagna). Il padre, un colonnello repubblicano, fu giustiziato dalle truppe franchiste durante la guerra civile spagnola. La madre di Francisco era la capo sarta della prima casa di moda di Cristóbal Balenciaga a Donostia, nei Paesi Baschi, e trasferì la famiglia di Rabanne quando aprì Balenciaga a Parigi nel 1937, a causa, appunto, della guerra civile spagnola. A metà degli anni ’50 a Parigi, mentre studiava architettura all’École Nationale des Beaux-Arts, dal 1952 al 1964, Rabanne per finanziare i propri studi realizza schizzi di moda Charles Jourdan e Roger Model, iniziando a farsi un nome nel mondo della moda.

Nel 1959, infatti, Women’s Wear Daily pubblica una serie di profili haute couture disegnati da Franck Rabanne: è la prima volta che il suo nome viene diffuso pubblicamente.

Nel 1963 Paco vince la Biennale di Parigi con una scultura vivente per giardino, esposta al Museo d’Arte Moderna.

Tuttavia in seguito ha accettato un lavoro con il principale sviluppatore francese di cemento armato, Auguste Perret, che vi lavora oltre dieci anni.

Paco Rabanne nasce col nome di Francisco Rabaneda y Cuervo nel 1934 nei Paesi Baschi in Spagna. All’età di soli 5 anni, insieme alla madre, una sarta di Balenciaga, scappa dalla guerra civile spagnola e si trasferisce in Francia dove prende il nome di Paco Rabanne. All’inizio degli anni ’60, dopo aver studiato come architetto, dedica le sue competenze al design di accessori all’avanguardia, proponendo le proprie creazioni uniche ad alcune case di Haute-Couture.

Ha iniziato la sua carriera nella moda creando gioielli per Givenchy, Pierre Cardin e Courrèges; fonda la sua casa di moda nel 1966, usando materiali non convenzionali come metallo, carta e plastica per la sua metal couture e design stravaganti e sgargianti. Fu il primo stilista in assoluto ad usare la musica nelle sue sfilate.

Per il debutto dell’omonimo brand, presenta all’hotel George-V la collezione  “Twelve Importable Dresses In Contemporary Materials“.

Per il debutto della sua Maison nel 1966 pubblicò il suo manifesto:”12 vestiti immettibili creati con materiali contemporanei”. Nei seguenti 5 anni sperimentò look creati modellando plastica, cesellando metalli, con strati di allumino o di pelliccia; modelli allo stesso tempo scultorei e seducenti.

1966 una seconda collezione è presentata al Crazy Horse Saloon con costumi da bagno rhodoid indossati da artisti locali durante la sfilata. Nello stesso anno architetto, artigiano e stilista, Paco Rabanne innova, sconvolge e seduce con i suoi modelli in pelle rivettata, piume di struzzo e alluminio esposti alla galleria d’arte Iris Clert di Parigi. E’ anche il 1966 quando si trasferì al 33 rue Bergère in un arredamento di tubi d’acciaio e pareti nere.

Il designer, dopo una serie di ricerche sui materiali provenienti da tutto il mondo, utilizza l’alluminio per un mini abito decorato con panelli. Si tratta di uno dei capi più fotografati del 1968. Disegna creazioni audaci che segneranno il grande pubblico come un abito in lastre d’oro tempestato di diamanti, indossato dall’attrice Françoise Hardy. Ha quindi creato la “Rob’auto”, una collezione limitata di prêt-à-porter destinata alla guida. Realizzerà anche abiti per Casino Royale.

Rabanne è nota per il costume verde indossato da Jane Fonda nel film Barbarella del 1968. La cantante Françoise Hardy era una grande fan dei modelli di Rabanne. Per il ToJur 1996 e il conseguente Live à Bercy, la cantante Mylène Farmer ha fatto realizzare a Rabanne i suoi costumi di scena.

Rabanne è stato tra i protagonisti anche della storia del cinema. Ha infatti firmato l’iconico abito nel film Due per la strada, in cui Audrey Hepburn indossa il capo ricavato da piccoli dischi di plastica, e che ora fa parte della collezione del Metropolitan Museum of Arts di New York, che diventa immediatamente un’icona della moda e fa salire alle stelle la visibilità del brand. E’ la svolta per Paco Rabanne che decide di dedicarsi al mondo del fashion.

Nel 1967, quando Françoise Hardy apparve per la prima volta vestita con un mini-abito creato con delle piccole lamine d’oro intarsiate di diamanti, rivelò un’immagine di Paco Rabanne che sarebbe rimasta impressa negli anni a venire. Tra le muse dello stilista figurano: Brigitte Bardot, Jane Birkin, Jeanne Moreau e Audrey Hepburn, che indosso un abito di pailettes metalliche nel film di Stanley Donen “Due per la strada”.

Nel 1968 iniziò a collaborare con la società di fragranze Puig, che portò l’azienda a commercializzare, dal 1969, i profumi di Rabanne. La prima fragranza, Calandre e nel 1973 lancia l’eau de toilette maschile Paco Rabanne Pour Homme.

La confezione è rimasta piuttosto invariata nel tempo. Il flacone, creato nel 1973 da Pierre Dinand, presenta linee semplici, a leggera somiglianza con una fiaschetta, in vetro verde, col logo e specifiche stampate in bianco. La scatola è rettangolare, verde scuro metallizzata con specifiche argentate. Nel tempo son state apportate lievi modifiche di stile, soprattutto a livello di dimensioni di logo, ma nel contesto forme e colori son rimaste invariate, donando alla confezione un tocco rétro.

Nel 1971, lo stilista diventa membro della Camera di Commercio Haute Couture.

Paco Rabanne integra nelle sue collezioni tessuti sfrangiati, lacerati o ritessuti, trasforma fazzoletti, sciarpe Cholet in abiti o calze in maniche pullover. Fu durante questo periodo che apparvero maschere, bustini e giubbotti di plastica modellata e avevano una trama a rete.

Nel 1976, l’azienda costruì una fabbrica di profumi a Chartres, in Francia, e Rabanne disegna una linea prêt-à-porter per uomo.

Nei primi anni ’80, le collezioni haute couture del brand vengono arricchite con nuovi e anticonvenzionali materiali: tessuti luminescenti, fogli metallizzati, metallo di finto camoscio intrecciato, tende di perle di legno, giornali, spugne, bottiglie d’acqua e molto altro ancora.

Tra il 1976 e il 1989, Rabanne decisamente interessato alla moda maschile, lancia una linea di prêt-à-porter maschile.

Le altre sue collezioni Couture si arricchiscono di nuovi materiali trattati in modo non convenzionale come tessuti luminescenti, carte metallizzate, camoscio traforato o intrecciato in metallo, tende con perline di legno e forme spettacolari. Ha disegnato il plastron con spalline in metallo martellato articolato, giacche scolpite in pelliccia, cappotti da aquilone, farsetti in cotta di maglia e scarpe “à la poulaine”. Dopo il successo dei suoi abiti al cinema, inizia a creare costumi per il teatro.

Dal 1979 al 1988, è il boom dei Profumi firmata Paco Rabanne che hanno un successo internazionale. In questo periodo vengono lanciati i profumi: Metal, La Nuit, Sport e Ténéré.

Qualche anno dopo, nel 1986, il brand viene acquistato dal gruppo spagnolo Puig, che mantiene Rabanne a capo della direzione artistica.

Puig è un’azienda spagnola di moda e fragranze fondata nel 1914 da Antoni Puig y Castelló a Barcellona, Spagna, e ancora gestita dalla famiglia Puig.

I dischi laser nel 1988, la fibra ottica nel 1993 e il plexiglas nel 1994, divengono materiali di ispirazione per lo stilista. Naomi Campbell nel 1991 indossa l’iconico costume da bagno realizzato con la maglia di metallo.

Dal 1990 al 1998: lancio di una linea di prêt-à-porter femminile firmata Paco Rabanne. Pallini a specchio, plexiglass, riflessi laser, fibra ottica firmano lo stile Rabanne. Gli accessori (gioielli, copricapi e scarpe) sono trattati come vere e proprie opere a sé stanti.

Nel 1993 e nel 1996 sono nati due nuovi profumi, ancora una volta coronati dal successo, XS con XS per Elle e Paco.  Se la prima è maschile, la seconda è destinata ad essere mista ed è abbinata al lancio di una linea di abbigliamento e accessori unisex. Inoltre, Paco Rabanne pubblica una serie di libri derivanti dal suo viaggio spirituale, tra cui la Trilogia sul tempo, una riflessione sulla condizione umana e la ricerca mistica.

Rabanne ha vinto molti premi.

Paco Rabanne è famoso per le sue eccentriche dichiarazioni in televisione. Afferma di aver vissuto diverse vite (tra cui quella di una prostituta al tempo di Luigi XV), di aver conosciuto Gesù in una vita precedente, di aver visto Dio tre volte, di essere stato visitato da extraterrestri, di aver assassinato Tutankhamon e avere 75 000 anni. Nel 1999 annunciò che, all’età di diciassette anni, aveva avuto visioni di parigini in fiamme che si gettavano nella Senna e che dopo aver studiato altre profezie concordanti, era giunto alla conclusione che la stazione spaziale Mir stava per schiantarsi in Francia al momento dell’eclissi solare dell’11 agosto 1999, i suoi detriti provocarono migliaia di morti a Parigi e nella regione del Gers. Il 10 maggio 1999, si impegna pubblicamente a non fare più previsioni se Mir non si schianta a Parigi l’11 agosto 1999. Tuttavia, afferma di aver avuto un’apparizione della Vergine Maria che gli diceva di continuare il predizioni. Nonostante il fallimento di quest’ultimo colpo di stato, che ha offuscato la sua reputazione presso il pubblico e i media, continua a comparire regolarmente su una stampa specializzata, occupandosi più dell’argomento delle sue cosiddette esperienze paranormali che di quello dell’alta moda.

Nel 1994 Rabanne ha scritto il libro Il conto alla rovescia è iniziato? Attraverso l’oscurità all’illuminazione, con le foto di Jean Clemmer.

Nel 1995 veste la cantante e attrice Hélène, per il suo tour Hélène 95. L’anno successivo, anche la cantante Mylène Farmer lo chiamò, per lo sviluppo dei costumi per il suo Tour 1996.

Nel 1999 nasce il profumo Ultraviolet, il cui colore e il cui flacone erano unici.

Nel 2000 Paco ha ricevuto la Medaglia d’Oro al Merito in Belle Arti dal Ministero dell’Istruzione, della Cultura e dello Sport.

Dal 2001 al 2009,  vengono lanciate le fragranze: Ultraviolet Man, Black XS, Black XS per lei, 1 Million e Lady Million.

Paco Rabanne è anche pittore e designer. Espone le sue opere pittoriche a Valbonne e presenta al salone Maison et objet una collezione di sei sedie ispirate alle sue famose trame.

Nel 1999, Rabanne si ritira per dedicarsi ad attività artistiche. Le collezioni haute couture cessano, ma il prêt-à-porter vede un nuovo sviluppo sotto la direzione artistica di Rosemary Rodriguez nel 2000 e di Patrick Robinson nel 2005.

Nel 2005 Rabanne ha aperto a Mosca, in Russia, la prima mostra dei suoi disegni. Il suo ragionamento per mostrare i disegni allora era:

Ho 72 anni e volevo presentare i miei disegni quest’anno prima di scomparire da questo pianeta. Non li ho mostrati a nessuno tranne Salvador Dalí 30 anni fa che mi ha detto di andare avanti.

Dopo un intervallo del brand per cinque anni, nel 2011 Manish Arora, nuovo direttore creativo, presenta la collezione Primavera/Estate Paco Rabanne 2012. A maggio dello stesso anno Arora annuncia le dimissioni ed è sostituita da Lydia Maurer. Maurer firma le collezioni Primavera/Estate 2013 e Autunno/Inverno 2013/2014, e successivamente abbandona il suo incarico.

Una riedizione della sua classica borsa “le 69” è stata rilanciata da Comme des Garçons, un marchio di moda giapponese con sede a Parigi.

Nel 2013 Julien Dossena viene nominato direttore artistico di Paco Rabanne.

Nato a Brittany nel 1982, studiò all’École d’Arts Appliqués Duperré a Parigi e ottenne il diploma in Fashion Design alla prestigiosa Camera della Moda di Bruxelles nel 2007. L’anno seguente Dossena viene nominato Senior Designer da Balenciaga sotto la guida di Nicolas Ghesquière, dove lavorò con lui fino al 2012. Dossena creò la collezione Ready-to-Wear “Atto” lo stesso anno, disegnando per due stagioni prima di venir nominato direttore artistico di Paco Rabanne nel luglio 2013.

Quando penso a Paco Rabanne, non penso a qualcosa di retrò. Penso a una rivoluzione, a una ribellione e a una rinascita.

Da look più urbani e comodi a creazioni composite, Julien Dossena ha reinventato lo spirito avanguardista di Paco Rabanne dandogli una nuova rilevanza. La sua visione audace della Maison innova il know-how esistente, associando sofisticatezza e comodità giornaliera.

Nel 2013 viene lanciato il profumo Invictus, a seguire, nel 2015, nasce Olympéa; una fragranza che rivisita i codici della mitologia (come Invictus, da uomo) e il cui flacone è stato disegnato dall’artista e designer Marc Ange.

I modelli David Trulik e Kris Grikaite, protagonisti della campagna di Phantom, la nuova fragranza maschile di Paco Rabanne. Juliette Karagueuzoglou, creatrice della fragranza insieme ai colleghi profumieri Loc Dong, Dominique Ropion e Anne Flipo:

Phantom è un profumo futuristico, che supera i limiti in ogni aspetto e che ha preso forma grazie a un processo che abbiamo chiamato Creatività Aumentata. Con l’intelligenza artificiale possiamo dimostrare scientificamente come agisce il profumo sui sentimenti.

aggiornato al 23 giugno 2022
Autore: Lynda Di Natale e Paola Moretti
Fonte: pacorabanne.com, wikipedia.org, it.frwiki.wiki, web